ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01229

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 514 del 24/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: ZANICHELLI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SPESSOTTO ARIANNA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 20/05/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 21/05/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01229
presentato da
ZANICHELLI Davide
testo di
Lunedì 24 maggio 2021, seduta n. 514

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della transizione ecologica, per sapere – premesso che:

   nel gennaio 2020 i Carabinieri forestali del nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale di Reggio Emilia (Nipaaf) hanno scoperto e sequestrato a Novellara (RE) una discarica abusiva di rifiuti pericolosi, situata presso un cantiere di sistemazione carraia e piazzale di una struttura agricola: oltre 8 mila tonnellate di materiale definito «Concrete green» proveniente dal Veneto spacciati come conglomerato cementizio non strutturale e destinati a essere collocati definitivamente sul posto. Sei persone sono state denunciate alla procura della Repubblica di Reggio Emilia. Arpa Emilia-Romagna ha analizzato il conglomerato cementizio depositato in loco;

   il Consorzio Cerea spa, produttore dei materiali denominati «In.Ar.Co Extra» e «Concrete Green 80x», quest'ultimo tramite la Tavellin Greenline S.r.l. è già stato oggetto di atti di sindacato ispettivo per le medesime questioni (si veda al riguardo l'interrogazione presentata nella scorsa legislatura n. 4-15071), nonché di sentenze amministrative sfavorevoli (Tar Veneto, Sez. II, n. 124 del 4 febbraio 2020) e delle attenzioni della Commissione bicamerale d'inchiesta nel ciclo dei rifiuti per l'interramento di rifiuti tossici nella costruzione dell'autostrada A31 «Valdastico»;

   pur non esistendo disciplina univoca circa le attività di recupero dell'«InArCo Extra», destinato alla produzione del succitato conglomerato cementizio utilizzato per la realizzazione di opere civili non strutturali (Concrete Green), la materia è disciplinata da un'autorizzazione integrata ambientale rilasciata con decreto n. 72 del 23 novembre 2010 della regione Veneto che detta i criteri e le prescrizioni specifiche per il recupero dei rifiuti e la loro sottrazione al regime dei rifiuti e impone al consorzio Cerea spa dei vincoli chiari e disattesi sia per i rifiuti in ingresso che per l'EoW in uscita, in particolare il test di cessione, come ribadito dalla sentenza del Tar Veneto, Sez. II, n. 124 del 4 febbraio 2020);

   nella carraia di Novellara (RE) è stato fatto un rilevato e il test di cessione, di cui alla tabella dell'Allegato 3 del decreto ministeriale 5 febbraio 1998 e successive modificazioni e integrazioni, non è stato eseguito. Il Concrete Green è considerato un conglomerato cementizio e i trattati ingegneristici indicano un quantitativo di cemento pari o superiore al 30 per cento. Le analisi sui campioni di Concrete Green prelevato nella carraia di Novellara hanno evidenziato, nel test di cessione, il superamento di livelli limite per Cod, cloruri, rame, cromo totale, cromo esavalente (il cromo esavalente – questo è il dato più allarmante – si attesta a circa il 370 per cento oltre il limite);

   le operazioni di recupero dei rifiuti devono essere eseguite in conformità all'articolo 181-bis «materie, sostanze e prodotti secondari» del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni e integrazioni, garantendo l'ottenimento di sostanze, materie o prodotti secondari aventi caratteristiche fissate dal decreto ministeriale 5 febbraio 1998;

   Tavellin Greenline s.r.l., vende il Concrete Green a un prezzo molto contenuto a tonnellata, comprensivo di trasporto e messa in opera con realizzazione del rilevato carrabile. Considerato che il cemento costa 75 euro alla tonnellata, i soli costi di acquisto del cemento ammontano ad euro 5,6 euro alla tonnellata. Aggiungendo le spese di trasporto, i costi per la messa in opera (manodopera, mezzi e altro) e l'acquisto dell'In.Arc.Co Extra l'operazione appare agli interpellanti alquanto improbabile dal punto di vista commerciale;

   attualmente il Concrete Green è diffuso, soprattutto nel Nord Italia per la realizzazione di opere civili come strade e autostrade; deriva anche da ceneri di inceneritori e combustioni varie; uno dei problemi è che la bolla cementizia che lo riveste può avere una parete molto sottile con progressivo rilascio di inquinanti una volta collocata in sede;

   altre importanti inchieste hanno riguardato il «tenax» a Viadana (MN), il «keu», un'altra materia prima secondaria (Mps) da scarti di concia e ceneri di combustione varie, utilizzata in Toscana per i sottofondi stradali ma rivelatasi inquinante;

   inchieste di questo genere si ripetono in maniera sempre più frequente e si rilevano inquinamenti ambientali sempre più gravi e scarsa solidità dei manti stradali per l'erosione chimica esercitata dai materiali tossici sottostanti; nel 2020 Ispra, stima circa 5 milioni di tonnellate di capacità residua degli inceneritori e riduzione della produzione dei rifiuti –:

   se il Ministro interpellato sia a conoscenza della vicenda di Novellara;

   se ritenga di adottare iniziative per normare la materia dei conglomerati cementizi e dei rifiuti collocati nei sottofondi stradali in generale, in modo da evitare inquinamento ambientale, anche ricorrendo a una migliore tracciabilità, a migliori prescrizioni tecniche (norme Uni e altro), e a parametri economici che certifichino il valore commerciale della materia prima secondaria (Mps);

   se ritenga di adottare le iniziative di competenza per incrementare i controlli;

   se intenda adottare iniziative per avviare il progressivo spegnimento degli inceneritori nazionali che producono le ceneri che determinano anche le criticità del settore dei sottofondi stradali, stante anche il progressivo incremento della capacità residua degli inceneritori (circa 5 milioni di tonnellate nel 2020 secondo i dati Ispra).
(2-01229) «Zanichelli, Spessotto».