ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01200

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 496 del 28/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
Data firma: 28/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/04/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 04/05/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01200
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Mercoledì 28 aprile 2021, seduta n. 496

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della transizione ecologica, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   di recente, gli organi di stampa hanno riferito della crisi del settore dell'auto in Italia a causa della forte contrazione di ordinativi e vendite determinata dalla pandemia;

   secondo gli organi di stampa, alla crisi si aggiungono le forti preoccupazioni in merito al futuro del settore dell'auto in Italia anche in relazione alle incertezze attorno agli esiti della transizione in corso, dalla motorizzazione termica alla motorizzazione elettrica, e al ruolo che aziende e produzioni italiane potranno ricoprire nel futuro mercato internazionale al termine di questo processo, con particolare riguardo all'acquisizione della leadership nella produzione di accumulatori e batterie per automobili;

   il Foglio del 20 aprile 2021 ha riferito delle preoccupazioni dei principali operatori del settore in Italia circa la contrazione dei volumi di vendita registrati nel corso del 2020, rispetto ai competitor stranieri, e in merito alle strategie da adottare, compreso l'intervento pubblico, per una ripresa del comparto;

   in particolare, si segnala che il settore «impiega 1,25 milioni di addetti, produce 344 miliardi di fatturato e garantisce un gettito fiscale di 76,3 miliardi (gettito del 2019)» e che «nel 2020 ha perso il 27,9 per cento nelle autovetture, il 15,1 nei veicoli commerciali, il 14,4 nei veicoli industriali, il 21,7 nei rimorchi e semirimorchi e il 24,8 per cento negli autobus»;

   a fronte di questa situazione, i rappresentanti di Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica), Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri) e Federauto (Associazione concessionari italiani) hanno sollecitato il coinvolgimento dell'Esecutivo nella stesura di un piano strutturale: in particolare di «una pianificazione politica per guidare, nel breve e nel lungo periodo, la transizione verso la mobilità green compatibile con le esigenze economiche e sociali di un comparto da sempre trainante per l'economia del nostro Paese»;

   in particolare, le associazioni segnalano la necessità di intervenire con un piano strategico sui seguenti «quattro punti: 1) nuovi strumenti di politica industriale; 2) incentivi strutturali per il rinnovo del parco; 3) diffusione delle infrastrutture di ricarica; 4) riforma fiscale sull'auto»;

   oltre alla fase di crisi, determinata in buona parte dalla pandemia, sussistono, come detto, forti incertezze sul ruolo dell'industria dell'auto italiana nella conversione green delle produzioni, con particolare riguardo alla realizzazione in Italia di batterie per veicoli elettrici;

   in questo senso, desta molte perplessità quanto pubblicato il 20 aprile 2021 dal Fatto quotidiano in merito alle strategia della multinazionale Stellantis – nata dalla fusione di Psa (Peugeot S.A.) ed Fca (Fiat Chrysler Automobile) – proprio sulla «sostituzione del motore termico con modelli elettrici, capaci di raggiungere il 70 per cento della produzione entro il 2030»;

   per conseguire l'obiettivo, l'amministratore delegato di Stellantis ha precisato che «bisognerà attrezzare degli hub per la ricerca e la produzione di batterie elettriche di nuova generazione»;

   il gruppo ha già allestito «due giga-factory in Francia e in Germania, con la collaborazione di Total, e ha annunciato che, entro il 2025, ne serviranno altre due: negli Stati Uniti e in Europa»; la scelta del Paese europeo potrebbe essere fatta sulla base «dei volumi delle vetture», circostanza che potrebbe favorire la Spagna a discapito dell'Italia, dove sono presenti sette stabilimenti gruppo Stellantis;

   la costruzione della giga-factory europea di Stellantis in un Paese diverso dall'Italia rappresenterebbe un gravissimo danno per tutta la filiera dell'automotive del nostro Paese, con grave compromissione dei livelli produttivi e occupazioni;

   alcuni osservatori hanno confermato che «non agganciare la filiera auto italiana all'innovazione elettrica potrebbe essere fatale almeno per una parte dei sette stabilimenti del gruppo»;

   questa circostanza rafforza la necessità e l'urgenza di predisporre, soprattutto in una fase di grande trasformazione del settore automobilistico, un piano industriale che metta in evidenza gli obiettivi strategici, le risorse necessarie e le criticità del settore, con riferimento al più ampio contesto internazionale;

   la mancanza di un piano industriale potrebbe compromettere lo sviluppo dell'automotive in Italia, soprattutto in considerazione del fatto che molti Paesi stranieri stanno dimostrando, viceversa, di avere elaborato una chiara visione strategica sullo sviluppo industriale ed, in particolare, del settore auto –:

   quali siano le politiche del Governo in merito alla necessità, indicata dagli operatori del settore auto, di predisporre un piano industriale che definisca obiettivi, risorse e potenzialità, al fine di superare la situazione di crisi e sostenere lo sviluppo dell'automotive in questa fase di transizione;

   quali siano le politiche del Governo in merito al rilancio del settore dell'auto in Italia, con adeguate misure finanziarie, fiscali e infrastrutturali, per favorire la conversione del settore verso motorizzazioni elettriche;

   quali siano le politiche del Governo in merito alla necessità di promuovere in Italia lo sviluppo della ricerca e delle produzioni di batterie e accumulatori per autoveicoli, al fine di collegare la filiera dell'auto italiana all'innovazione elettrica.
(2-01200) «Vallascas».