ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01188

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 495 del 27/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: PITTALIS PIETRO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 27/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA CULTURA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA CULTURA delegato in data 27/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01188
presentato da
PITTALIS Pietro
testo di
Martedì 27 aprile 2021, seduta n. 495

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della cultura, per sapere – premesso che:

   inaugurato il 20 luglio 2002, il Museo archeologico nazionale di Nuoro ha sede nel palazzo ottocentesco – concesso dal comune di Nuoro al Ministero della cultura in comodato d'uso – appartenuto a Giorgio Asproni, intellettuale e uomo politico sardo del XIX secolo;

   tale Museo custodisce beni materiali di interesse paleontologico e prestigiosi reperti preistorici e protostorici provenienti dagli scavi condotti in siti archeologici di tutti i comuni della provincia del nuorese che, in passato, ricomprendeva anche il territorio delle Baronie, dell'Ogliastra, del Sarcidano, della Barbagia di Seulo, di Ollolai e del Mandrolisai, per un totale di 105 comuni. Inoltre, con le più recenti scoperte il museo si è arricchito con reperti d'importazione Cipriota, Etrusca; Egizia, Fenicia e Greca che hanno contribuito a riscrivere la storia sarda dei primordi, tacciata erroneamente di isolamento culturale rispetto alle altre civiltà del Mediterraneo e del Vicino Oriente;

   tuttavia, il prezioso servizio culturale offerto dal museo è stato interrotto nel dicembre 2018: in particolare, l'abbandono e l'incuria del sito culturale è coincisa con l'entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 agosto 2014, volto all'adozione di misure per il contenimento della spesa pubblica. La cosiddetta «Riforma Franceschini» è stata contrastata vivamente dai funzionari delle Soprintendenze che, dopo aver contribuito all'accrescimento del patrimonio archeologico, si sono visti sostituire nella gestione dei musei archeologici nazionali di Cagliari, Sassari e Nuoro, affidata a dirigenti storici dell'arte del Polo museale della Sardegna privi di conoscenze specifiche e completamente slegati dalle peculiarità del territorio;

   con la nascita dei 17 poli museali regionali e la creazione della direzione generale dei musei (articolo 20 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 171 del 2014), due dei tre musei archeologici nazionali sono stati chiusi o lasciati aperti per pochi giorni alla settimana. In particolare, il Museo di Nuoro ha avuto una drastica riduzione degli addetti ai servizi di vigilanza e molti servizi sono stati affidati alla società A.l.e.s., nata nel 1998 all'interno dello stesso Ministero, che viene alimentata da ingenti finanziamenti che hanno attirato l'attenzione dell'Antitrust e della stampa nazionale;

   le associazioni di categoria Ana, Api, Assotecnici, Cia denunciano la consuetudine di attribuire incarichi di esclusiva competenza degli archeologi specializzati a soggetti interni al Ministero, privi di titoli professionali adeguati ai quali vengono affidati non solo la direzione dei musei ma anche la direzione dei lavori di scavo –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di risolvere i problemi che affliggono i musei considerati minori, non annoverati nella lista dei trentuno musei nazionali con gestione autonoma.
(2-01188) «Pittalis».