ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01178

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 488 del 16/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: FICARA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VIANELLO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 14/04/2021
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 14/04/2021
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 15/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 16/04/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01178
presentato da
FICARA Paolo
testo di
Venerdì 16 aprile 2021, seduta n. 488

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della transizione ecologica, per sapere – premesso che:

   i siti d'interesse nazionale sono stati individuati con norme di varia natura e di regola sono stati perimetrati mediante decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, d'intesa con le regioni interessate. In particolare, il decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni e integrazioni stabilisce sia i criteri per definirli, sia le misure e gli interventi per gestirli, metterli in sicurezza e bonificarli. Procedure affidate al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, oggi Ministero della transizione ecologica, che le attua in collaborazione con Ispra, le Arpa, l'Istituto superiore di sanità e altri soggetti pubblici e privati;

   con la legge n. 426 del 1998 è stato individuato il sito di interesse nazionale (Sin) di Priolo Gargallo, Melilli, Augusta e Siracusa. La perimetrazione del Sin di Priolo è stata definita con decreto del Ministro dell'ambiente del 10 gennaio 2000 (estesa poi nel 2006) e comprende circa 15.900 ettari, di cui 5.815 ettari di aree a terra, che si sviluppano lungo la fascia costiera con un affaccio a mare complessivo di oltre 30 chilometri e 10.185 ettari di aree a mare che si spingono a largo per circa 3 chilometri;

   ad oggi, dopo 13 anni dalla firma dell'accordo di programma quadro, per svariate ragioni non sono state effettuate la maggior parte delle bonifiche previste nell'Apq per suolo, acqua di falda e mare. Per le aree a mare, in particolare la rada di Augusta e il porto di Siracusa, è stata completata solo la caratterizzazione. Particolarmente critica la situazione della rada di Augusta, dove dalle indagini realizzate sono state rilevate elevate concentrazioni di mercurio, Pcb, esaclorobenzene, policlinici aromatici, metalli, e altro, di due/tre ordini di grandezza superiori rispetto a quelli previsti dalla normativa anche nei centimetri superficiali di sedimento;

   all'inquinamento di suolo, acqua di falda e acqua marina si aggiunge l'emissione in atmosfera di sostanze proveniente dagli impianti industriali, causa ancora oggi di numerosi eventi di molestie olfattive. Questo lungo periodo di inquinamento, iniziato negli anni '50, ha determinato, e determina tutt'oggi, conseguenze sullo stato di salute delle popolazioni residenti. Il Sin di Priolo è stato definito «particolarmente preoccupante» dallo studio Sentieri (Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento) del 2014 per quanto riguarda la situazione di incidenza tumorale. L'Asp (Azienda sanitaria provinciale) di Siracusa ha confermato, nel corso dell'audizione parlamentare dell'aprile 2015 (Commissione di inchiesta sui rifiuti), la relazione diretta tra l'inquinamento dell'aria e delle acque con l'aumento dell'incidenza di tumori e malformazioni, fornendo alla commissione i dati raccolti ed elaborati secondo criteri scientifici;

   nel 2008 Icram, sulla base dei risultati della caratterizzazione nonché di uno studio di fattibilità elaborato da Sviluppo Italia, ha predisposto il «Progetto Preliminare di Bonifica della Rada di Augusta inclusa nel sito Bonifica del Sito di Interesse nazionale di Priolo – Fase I e II», approvato nella Conferenza di servizi decisoria del 7 ottobre 2008, che prevedeva la rimozione mediante dragaggio sino a 2 metri di profondità dei sedimenti contaminati della rada per un volume di 18.018.265 metri cubi ed il loro successivo smaltimento in casse di colmata;

   l'iter di bonifica della rada di Augusta, assai complesso dal punto di vista tecnico, è stato altresì oggetto di un elevato numero di ricorsi in sede amministrativa e su numerosi di questi ricorsi riuniti si è, infine, pronunciato il Tar Catania (sentenza n. 2117/2012) che, in esito ad apposita Ctu, ha annullato il progetto di bonifica della rada, sul presupposto che un simile intervento comporterebbe l'inevitabile risospensione dei sedimenti contaminati, ed ha stabilito che «date le dimensioni della rada stessa sarebbe più ragionevole limitare gli interventi alle sole zone più contaminate»;

   ad oggi risulta esserci un evidente ritardo negli interventi di bonifica del Sin di Priolo che vede per solo l'8 per cento delle aree perimetrate un procedimento concluso –:

   se il Ministro interpellato sia a conoscenza di quanto sopra esposto, quale sia ad oggi lo stato di avanzamento degli interventi di bonifica, sia nell'area marina che nell'area terrestre e nella falda, del Sin di Priolo e quali iniziative intenda adottare per accelerare l'attuazione di tali interventi sia nelle aree private che in quelle pubbliche;

   quali iniziative di competenza il Ministro interpellato intenda porre in essere per avviare la bonifica dei fondali della rada di Augusta, anche attraverso l'utilizzo di tecnologie all'avanguardia e procedure che riducano il pericolo di dispersione degli inquinanti contenuti nei sedimenti.
(2-01178) «Ficara, Vianello, Scagliusi, Martinciglio».