ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01163

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 479 del 01/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: DAGA FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 07/04/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 01/04/2021
Stato iter:
13/04/2021
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 07/04/2021

RITIRATO IL 13/04/2021

CONCLUSO IL 13/04/2021

Atto Camera

Interpellanza 2-01163
presentato da
DAGA Federica
testo presentato
Giovedì 1 aprile 2021
modificato
Mercoledì 7 aprile 2021, seduta n. 481

   La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro della transizione ecologica, il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, per sapere – premesso che:

   il complesso sistema di distribuzione delle risorse idriche all'interno del nostro Paese, la vetustà di alcune infrastrutture e l'esigenza di accelerare gli investimenti, soprattutto per la manutenzione ordinaria e straordinaria di tali infrastrutture, nonché l'annoso problema della dispersione idrica e l'urgenza di affrontare l'effetto dei cambiamenti climatici e i pesanti effetti delle crisi idriche che si succedono annualmente, rilevano la necessità di far ripartire quanto prima gli investimenti nel settore idrico;

   l'urgenza di assumere impegni concreti è stata ribadita da parte delle istituzioni interessate in occasione della «Giornata mondiale dell'acqua 2021», celebrata il 22 marzo 2021;

   come noto, al fine di programmare e realizzare gli interventi necessari a promuovere il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture idriche, l'articolo 1, comma 516, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, prevede l'adozione del Piano nazionale di interventi per il settore idrico, da aggiornarsi ogni due anni, tenendo conto dello stato di avanzamento degli interventi;

   al fine di accelerare la predisposizione e l'attuazione del predetto piano, il comma 154 dell'articolo 1 della legge di bilancio 2019 ha recato una serie di modifiche all'articolo 21 del decreto-legge n. 201 del 2011, con riferimento alle disposizioni ivi previste in materia di soppressione dell'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione Fondiaria in Puglia e Lucania (Eipli) e di trasferimento delle funzioni a una società per azioni a totale capitale pubblico e soggetta all'indirizzo e al controllo analogo degli enti pubblici soci, costituita dallo Stato e partecipata dai Ministeri competenti individuati dalla norma;

   per consentire la costituzione della predetta società, nella legge di bilancio 2018, sono state stanziate risorse, pari a 200.000 euro, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, programmazione 2014-2020;

   nell'ambito della Missione 2, componente IV, «Tutela del Territorio e della risorsa idrica» del Piano nazionale di ripresa e resilienza in via di definizione e in particolare, secondo quanto previsto dalla riforma 2.4, uno dei cui obiettivi e dei conseguenti investimenti dovrebbe essere quello di ridurre il divario esistente nei servizi idrici, tra il centro-nord e il sud del Paese, dove vi è una carenza di gestori industriali;

   secondo quanto previsto dalle note tecniche al suddetto testo, sarà il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ad occuparsi della predisposizione di tali riforme e della loro conseguente attuazione, in accordo con il Ministero della transizione ecologica e con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;

   nelle predette note tecniche si legge, inoltre, che: «La qualità delle risorse idriche è da tempo in crisi, aggravata negli ultimi anni dalle variazioni climatiche, dallo sviluppo di agglomerati urbani con un consumo di terreno sempre più intenso e dalla presenza di inquinanti emergenti, con conseguenti problemi di salvaguardia delle risorse idriche e della salute umana. I sistemi idrici presentano un'elevata obsolescenza; in particolare, i sistemi fognari, di drenaggio urbano e di depurazione, che non sempre sono presenti, spesso non sono adeguati alle norme europee, con conseguenti onerose procedure di infrazione. Dal 2016 è prevista l'istituzione di un commissario unico per accelerare l'attuazione dei lavori di collegamento, fognatura e depurazione»;

   rileva inoltre segnalare che l'Arera, durante l'audizione sul Pnrr al Senato ha ritenuto opportuno porre in risalto che, «dalla ricognizione condotta dalla medesima nello scorso mese di settembre ai fini dell'aggiornamento della sezione “acquedotti” del Piano nazionale è emerso un fabbisogno di investimenti aggiuntivo, per il prossimo quinquennio, di circa 10 miliardi di euro (riferito a circa 1.200 progetti/interventi), prevalentemente concentrato nelle regioni del Centro e del Sud Italia» –:

   quale sia lo stato di avanzamento delle iniziative per la costituzione della suddetta società per azioni a totale capitale pubblico, necessaria per implementare una più efficace progettazione e realizzazione degli interventi relativi alle grandi infrastrutture idriche delle regioni afferenti all'Autorità di distretto dell'Appennino meridionale;

   se e con quali modalità si intenda coinvolgere il Parlamento nella discussione delle riforme di settore che, come delineato nelle note tecniche del Pnrr verranno predisposte dal Ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili e del relativo stato di avanzamento;

   come si intenda realizzare il processo di semplificazione delle procedure istruttorie e autorizzative al fine di realizzare gli investimenti secondo le tempistiche previste a livello europeo, garantendo, in ogni caso, un elevato livello di protezione ambientale;

   se i Ministri interrogati ritengano sufficienti i fondi previsti per il settore idrico o se, anche alla luce di quanto emerso nelle audizioni svolte in Parlamento, non intendano adottare iniziative per stabilire un consistente aumento della dotazione dei fondi attualmente previsti per la Missione 2, componente IV «Tutela del Territorio e della risorsa idrica» del Piano nazionale di ripresa e resilienza, anche al fine di superare l'annosa questione delle procedure di infrazione europee relative alle reti fognarie e agli impianti di depurazione.
(2-01163) «Daga, Grippa».