ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01130

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 467 del 11/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: ANZALDI MICHELE
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 11/03/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 11/03/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01130
presentato da
ANZALDI Michele
testo di
Giovedì 11 marzo 2021, seduta n. 467

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'università e della ricerca, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   il Conservatorio S. Cecilia (da non confondersi con l'Accademia) di Roma è gestito, ad avviso dell'interpellante, in modo insostenibile;

   la conduzione del direttore, eletto nel 2016 e riconfermato nel 2019, è stata oggetto di innumerevoli interpellanze e interrogazioni parlamentari nelle legislature XVII e XVIII (si veda da ultimo l'interrogazione n. 5-04487 della XVIII legislatura) senza che tuttavia il Ministro competente sia mai intervenuto a rimediare alla situazione;

   il conservatorio è stato oggetto di un'ispezione ministeriale da parte del Ministero dell'economia e delle finanze nel 2018. Tra le anomalie gestionali rilevate ci sarebbe la mancata rotazione negli affidamenti diretti, il mancato funzionamento della rilevazione delle presenze del personale con il cartellino marcatempo, l'affidamento di incarichi extraistituzionali ai docenti avvenuto senza autorizzazione e altri. Risulterebbe anche la modifica di verbali e la convocazione indebita di riunioni (come emerge anche dall'interrogazione in Senato n. 3-01419);

   il conservatorio è stato sottoposto a una nuova ispezione dal novembre 2019 fino al mese di settembre 2020 (in seguito a una proroga, come risulta dalla sentenza del Tar Lazio, sezione terza-bis di Roma, 14 settembre 2020, n. 9561, di rigetto di un ricorso del conservatorio medesimo) per le numerose irregolarità che sono state esposte nei citati atti di sindacato ispettivo e per il fatto di non aver approvato in tempo il bilancio d'esercizio del 2019;

   in gran parte dei contenziosi giudiziari di cui esso è parte, è risultato soccombente. Si tratta di cause di lavoro, di giudizi per illegittimo diniego dell'accesso agli atti amministrativi e per illegittimo aumento delle rette;

   più in particolare, con la sentenza della sezione terza-bis del Tar Lazio (Roma) del 15 luglio 2020, resa sul ricorso 14775 del 2019, è stata annullata la delibera del conservatorio S. Cecilia di Roma, che arbitrariamente innalzava le quote d'iscrizione degli studenti stranieri;

   con la sentenza della sezione lavoro del tribunale di Roma n. 1410 del 2020, emanata l'11 febbraio 2020, il conservatorio S. Cecilia di Roma è stato condannato a risarcire il danno nei confronti di una dipendente a tempo determinato, la quale era stata illegittimamente esclusa dalle graduatorie d'istituto;

   già con la sentenza della sezione terza-bis del Tar Lazio (Roma) del 16 ottobre 2017, resa sul ricorso 4158/2017, il conservatorio S. Cecilia di Roma è stato condannato a rifondere le spese di giudizio per aver illegittimamente denegato il diritto d'accesso a un dipendente;

   nel corpo studentesco è diffuso il malcontento per il fatto che per oltre un anno la componente degli studenti in consiglio d'amministrazione è stata rappresentata da una giovane donna che studentessa non era più (in ragione del conseguito diploma) e che è decaduta insieme al consiglio d'amministrazione soltanto il 2 agosto 2020;

   il 10 giugno 2020 sul sito di Micromega è apparso un articolo riepilogativo delle forzature gestionali del direttore; storture sono state anche riferite a Radio Radicale dall'ex presidente del coonservatorio, Adolfo Vannucci, nell'edizione del 10 agosto 2020;

   il Consiglio di Stato, con la sentenza del 19 febbraio 2021 (sezione VI, n. 1503) – con riferimento alla gestione delle graduatorie d'istituto – ha ribadito che il comportamento del conservatorio è «violativo (...) degli obblighi di legge» e ha respinto l'appello contro una precedente condanna del 2019 –:

   quali siano gli esiti dell'ispezione appena conclusa e se non si ritenga di adottare le iniziative di competenza per nominare un commissario straordinario per la gestione del conservatorio S. Cecilia di Roma per ripristinarvi la legalità e il buon andamento, in vista del rinnovo degli organi con nuove elezioni.
(2-01130) «Anzaldi».