ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01078

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 452 del 15/01/2021
Firmatari
Primo firmatario: ZANETTIN PIERANTONIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 14/01/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/01/2021
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 29/01/2021
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01078
presentato da
ZANETTIN Pierantonio
testo di
Venerdì 15 gennaio 2021, seduta n. 452

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:

   l'articolo 39 del decreto-legge n. 18 del 2020 ha previsto, in particolare, che fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, i lavoratori dipendenti che abbiano nel proprio nucleo familiare una persona con disabilità, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile ai sensi dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione;

   sebbene tale disposizione preveda espressamente un termine di applicazione certo, ovvero la data di cessazione dello stato di emergenza, la medesima è stata oggetto di due specifici provvedimenti di proroga e, in particolare, il decreto-legge n. 23 del 2020 (allegato 1, n. 14), che ne ha disposto la proroga fino 15 ottobre 2020 e il decreto-legge n. 125 del 2020, articolo 1, comma 3, che ne ha previsto la proroga fino al 31 dicembre 2020;

   risulta all'interpellante che, in assenza di successivi provvedimenti normativi, a partire dal 1° gennaio 2021, non è più riconosciuto ai dipendenti che abbiano nel proprio nucleo familiare una persona con disabilità grave il diritto di svolgere attività lavorativa in modalità agile nei termini previsti dal richiamato articolo 39 del decreto-legge n. 18 del 2020;

   tale vuoto normativo appare ingiustificabile, considerata la maggiore esposizione al rischio di contatto da Covid-19 delle persone affette da disabilità grave e la conseguente necessità di salvaguardare al massimo i contatti esterni delle persone appartenenti al medesimo nucleo familiare;

   il disagio appare ancora più evidente nel caso in cui la persona affetta da disabilità sia un figlio del dipendente, in quanto alle richiamate esigenze di precauzione sanitaria si aggiungono ulteriori compiti di assistenza dei genitori connessi alle restrizioni imposte dall'emergenza sanitaria, come ad esempio, lo svolgimento della didattica a distanza –:

   se il Governo intenda avviare ogni iniziativa di competenza affinché l'articolo 39 del decreto-legge n. 18 del 2020 sia applicato in senso letterale e venga pertanto riconosciuta la possibilità di svolgere attività lavorativa in modalità agile ai dipendenti, che abbiano nel proprio nucleo familiare una persona con disabilità grave fino alla cessazione dello stato di emergenza.
(2-01078) «Zanettin».