ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01051

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 444 del 22/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: FICARA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASA VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 01/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01051
presentato da
FICARA Paolo
testo di
Martedì 22 dicembre 2020, seduta n. 444

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, per sapere – premesso che:

   da mesi a Siracusa è in corso un acceso confronto riguardante la richiesta in prestito del dipinto del Caravaggio «Il Seppellimento di Santa Lucia», di inestimabile valore, conservato nella Chiesa Santa Lucia alla Badia, da parte del Mart di Rovereto;

   in città è forte il dissenso allo spostamento dell'opera, soprattutto per la poca chiarezza che ha contraddistinto la vicenda. Lo stesso sindaco ha dichiarato di aver appreso dai giornali del prestito e della necessità di un urgente restauro, per il quale il Mart avrebbe messo a disposizione 350 mila euro, per trasporto, intervento conservativo, installazione teca e realizzazione di copia del dipinto;

   tuttavia, a seguito del sopralluogo del 22 e del 24 giugno 2020 dell'Istituto centrale per il restauro (Icr), emergeva che l'opera era in buono stato di conservazione e per il completamento del monitoraggio sarebbe stato necessario il trasferimento temporaneo presso i laboratori di Roma, salvo poi apprendere dalla nota del centro regionale progettazione e restauro, inviata alla Soprintendenza a luglio 2020, che le analisi e l'intervento manutentivo si sarebbero potute effettuare in loco, e che sarebbe stata una questione di costi e i tempi non apparivano compatibili con l'eventuale trasferimento per la mostra;

   ulteriori aspetti poco chiari riguardano l'autorizzazione alla riproduzione del dipinto e le parole del presidente del Mart che, a mezzo stampa il 10 agosto 2020, avrebbe dichiarato di avere la certezza (anche se non ufficialmente) del prestito a seguito di un non meglio definito contatto con il Ministro dell'interno;

   il 24 settembre 2020, al fine di provare a fare chiarezza sulla questione, l'interrogante predisponeva richiesta di accesso agli atti al Fondo edifici di culto (Fec), dalla quale emergeva che:

    il 21 gennaio 2020 veniva predisposta richiesta prestito da parte del Mart per l'esposizione della tela tra giugno/ottobre 2020, con allegato foglio di prestito. Il Fec, tuttavia, specificava che non era stato stipulato alcun contratto di prestito e che la concessione era stata formalizzata, al termine dell'iter istruttorio, con lettera di autorizzazione ministeriale. Da essa si evinceva un non meglio precisato intervento dell'Icr sull'opera e la necessità di effettuare una seconda copia della stessa. Non venivano forniti all'interrogante foglio e/o scheda conservativa di prestito. Il 15 giugno 2020 veniva acquisita al protocollo Fec richiesta di autorizzazione ad eseguire copia dell'opera da parte del Mart, alla quale veniva dato riscontro negativo, vincolandone la realizzazione agli esiti di procedura del prestito, non ancora conclusa;

    il 24 giugno 2020 venivano autorizzate operazioni di scansionamento della Factum Foundation «funzionali alla realizzazione di modelli che l'ICR andrà a realizzare» ma, pare, mai l'autorizzazione alla realizzazione della (prima) copia con precisazione che il materiale elaborato doveva essere trasmesso al Fec;

   il 10 settembre 2020 il dipinto giungeva a Roma per le indagini previste (non si faceva riferimento al restauro, solo alla scansione in corso di elaborazione che «costituirà un parametro di verifica oggettivamente preciso dello stato conservativo attuale, rendendo ridondante una mappatura grafica...») e l'Icr esprimeva parere favorevole sulla trasportabilità a Rovereto. A questo punto, sfugge all'interrogante quali siano le ulteriori analisi presso i laboratori romani e, ad oggi, l'Icr rappresenta all'interrogante che «diagnostica e attività effettuate nei laboratori ICR... sono tutt'ora in corso di elaborazione»;

   alla seconda richiesta di chiarimenti dell'8 ottobre 2020, il Fec precisava di non aver acquisito alcuna documentazione concernente l'affidamento dell'incarico da parte del Mart per la digitalizzazione dell'opera, per cui non è chiaro se fosse a conoscenza delle modalità di scansione. Quanto alla richiesta di chiarimenti sulla necessità di eseguire una seconda copia, dalla nota prot. 0008080/18 settembre 2020 emergeva che il consiglio di amministrazione del Fec, nella seduta del 18 settembre 2020 aveva deliberato di autorizzare il prestito «al termine degli interventi dell'ICR... fino al... 4 dicembre», «considerato che, in occasione delle indagini ancora in corso presso la propria sede l'ICR, ha rilevato necessità di procedere ad un intervento conservativo... (braccio di uno dei seppellitori), il CdA ha richiesto che, a conclusione del restauro, codesto MART provveda a far eseguire... una nuova scansione... sulla base della quale si realizzerà la copia digitale». Solo a seguito di una seconda richiesta di chiarimenti, pertanto, si veniva a conoscenza del restauro, per il quale e solo a seguito di una terza richiesta, l'interrogante veniva a conoscenza del fatto che «la necessità dell'intervento conservativo è emersa dopo il trasferimento del dipinto nella sede romana dell'ICR dove le sofisticate attrezzature hanno consentito di completare le indagini avviate a Siracusa e rilevare l'opportunità dell'intervento, per il quale non è stata redatta alcuna relazione». Rimane ancora il dubbio secondo l'interrogante sulla tipologia di analisi effettuate per decidere per il restauro, atteso che nella nota prot. 00026545/15 settembre 2020 (dell'Icr ma comunque fornita all'interrogante), l'indagine sul dipinto sembrerebbe essersi fermata alla «scansione (...) in corso di elaborazione...», forse, eseguita in maniera diversa rispetto a Siracusa;

   quanto riportato, assieme ad ulteriori aspetti, è stato oggetto di esposto da parte del Dracma, associazione di promozione sociale di Siracusa, alla procura di Siracusa;

   all'interrogante, non venivano comunque forniti atti relativi all'iter istruttorio conclusosi col parere favorevole al prestito da parte del consiglio di amministrazione del Fec, più volte richiesti, con la precisazione del Fec che «non rientra nelle competenze della Direzione fornire atti emessi da soggetti diversi dalla Scrivente»;

   infine, la copia (forse non l'unica) che sarebbe dovuta giungere a Siracusa per il periodo di permanenza a Rovereto dell'originale, è stata esposta al Mart per permettere il confronto con l'originale il giorno dell'inaugurazione della mostra ed è giunta in città solo a novembre 2020 –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti sopra riportati e se non ritengano opportuno chiarire, per quanto di competenza, ogni aspetto della vicenda al fine di verificare il corretto svolgimento delle procedure di prestito dell'opera in questione da parte del Fec se sia stato rispettato il quadro normativo di riferimento, soprattutto con particolare attenzione al coinvolgimento o meno di tutti gli attori necessari all'iter di rilascio dell'autorizzazione al prestito e rispetto alla documentazione che sembrerebbe lacunosa.
(2-01051) «Ficara, Casa».