ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01013

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 428 del 17/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: D'ARRANDO CELESTE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 17/11/2020
GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 17/11/2020
MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/11/2020
PENNA LEONARDO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 17/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01013
presentato da
D'ARRANDO Celeste
testo di
Martedì 17 novembre 2020, seduta n. 428

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   come segnalato nel Rapporto dell'istituto superiore della Sanità (Iss) «Prevenzione e risposta a COVID-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale», i luoghi di lavoro si sono dimostrati, fin dalla fase acuta della pandemia, un importante serbatoio di infezioni, non solo in ambienti a rischio specifico, come quello sanitario, ma anche in contesti che, in Italia e non solo, sono stati caratterizzati da cluster anche di notevoli dimensioni, ad esempio nel settore agroalimentare (aziende agricole, trasformazione delle carni, mercati) e in quello delle spedizioni mediante corriere. Inoltre, la ripresa delle attività lavorative in presenza, anche se in percentuali variabili a seconda dei settori, potrebbe contribuire alla attivazione di ulteriori focolai epidemici;

   il contagio da Covid-19 è stato equiparato all'infortunio sul lavoro dall'articolo 42 del decreto-legge n. 18 del 2020;

   dai dati rilevati dalla Scheda nazionale infortuni Covid-19 Inail, aggiornata al 30 settembre 2020, le denunce di contagio sul lavoro da Covid-19 sono state 54.128 e provenienti dai seguenti settori: sanità e assistenza sociale (ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari, residenze per anziani e disabili...) (70,3 per cento); amministrazione pubblica (attività degli organismi preposti alla sanità – Asl – e amministratori regionali, provinciali e comunali) (8,9 per cento); noleggio e servizi di supporto (servizi di vigilanza, di pulizia, call center e altro) (4,4 per cento); settore manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, stampa, industria alimentare) (3,3 per cento) e dalle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione con il 2,7 per cento;

   le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale a seguito di Covid-19 sono state 319 e registrate nel settore della sanità e assistenza sociale (ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche e policlinici universitari, residenze per anziani e disabili...) (21,3 per cento); attività del manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, stampa, industria alimentare) (13,8 per cento); trasporto e magazzinaggio (12,0 per cento); amministrazione pubblica (attività degli organismi preposti alla sanità – Asl – e amministratori regionali, provinciali e comunali), dal commercio all'ingrosso e al dettaglio con il 10,7 per cento ciascuna; costruzioni (8,0 per cento); attività professionali, scientifiche e tecniche (dei consulenti del lavoro, della logistica aziendale, di direzione aziendale) (4,9 per cento); attività dei servizi di alloggio e ristorazione e finanziarie e assicurative con il 4,0 per cento ciascuna;

   tra le misure organizzative di prevenzione e protezione dal rischio previste dal «Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro» del 14 marzo 2020 e la sua integrazione del 24 aprile 2020 e dai protocolli di settore, a tutela della salute e sicurezza di 23 milioni di lavoratori interessati, si prevede, tra l'altro, che le aziende assicurino la pulizia giornaliera e sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago e garantiscano la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi –:

   se si ritenga di adottare le iniziative di competenza, anche narrative, al fine di potenziare i controlli del personale ispettivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e delle aziende sanitarie locali per verificare che i datori di lavoro (pubblici e privati) adempiano alle prescrizioni contenute nei protocolli e nelle linee guida per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19.
(2-01013) «D'Arrando, Del Sesto, Grippa, Mammì, Penna».