ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00963

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 408 del 14/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: LAPIA MARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/10/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/10/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/10/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00963
presentato da
LAPIA Mara
testo di
Mercoledì 14 ottobre 2020, seduta n. 408

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della salute, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, per sapere – premesso che:

   i punti chiave, del report del Ministero della salute sullo stato del Covid-19 del 14-20 settembre 2020, sulla situazione in Italia hanno confermato che il virus oggi circola in tutto il Paese, dieci Regioni hanno riportato un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente;

   sono stati riportati complessivamente 2.868 focolai attivi di cui 832 nuovi (la definizione adottata di focolaio prevede la individuazione di 2 o più casi positivi tra loro collegati), entrambi in aumento per la ottava settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 2.397 focolai attivi di cui 698 nuovi);

   il giornale La Nuova Sardegna riporta il 29 settembre 2020 la notizia che i contagi di un giorno nell'isola hanno avuto un'impennata di 139 nuovi casi, ipotizzando che il picco si verificherà tra dieci giorni;

   il dato della Sardegna è preoccupante perché l'isola ha avuto un maggiore numero di contagi rispetto a regioni come il Piemonte, l'Emilia, Romagna, la Toscana, la Sicilia che hanno una popolazione più numerosa;

   dall'ultimo aggiornamento sui contagi in Sardegna risultano che tra i 139 nuovi casi, ben 104 sono stati riscontrati tramite l'attività di screening e 35 da sospetto diagnostico. Sul territorio dei 3.730 casi positivi complessivamente accertati, 581 (+10) sono stati rilevati nella città metropolitana di Cagliari; 384 (+30) nel Sud Sardegna; 301 (+ 29) a Oristano, 454 (+ 33) a Nuoro, 2010 (+37) a Sassari;

   il sito de Il Sole 24 ore del 1° ottobre 2020 riporta una notizia dal titolo: «Il numero dei focolai è cresciuto in miniera esponenziale, passando dai 5 dell'estate agli attuali 79». L'impennata dei contagi ha fatto scattare le restrizioni, soprattutto nei piccoli centri, dato che i nuovi casi si registrano nei comuni minori;

   l'amministrazione comunale di Aidomaggiore, in provincia di Oristano, ha emanato un'ordinanza che prevede un lockdown locale con chiusura di uffici, scuole; altre restrizioni a Orune, comune di 2.200 abitanti in provincia di Nuoro, dove si registrano 109 contagiati; nel comune di Gavoi, si è in presenza di un semi-lockdown dal 28 settembre e fino al 4 ottobre 2020 con scuole e attività chiuse; altre restrizioni sono in atto nel comune di Orgosolo, dopo il riscontro di decine di cittadini residenti risultati positivi; i comuni di Bono, di Sedilo, di Gonnesa sono nelle stesse condizioni;

   il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 prevede il riordino della rete ospedaliera in relazione all'emergenza Covid-19 e che «le regioni e le province autonome, al fine di rafforzare strutturalmente il Servizio sanitario nazionale in ambito ospedaliero, tramite apposito piano di riorganizzazione volto a fronteggiare adeguatamente le emergenze pandemiche, come quella da Covid-19 in corso, garantiscono l'incremento di attività in regime di ricovero in terapia intensiva (...)»;

   il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, all'articolo 29, dispone che: «al fine di corrispondere tempestivamente alle richieste di prestazioni ambulatoriali, screening e di ricovero ospedaliero non erogate nel periodo dell'emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del virus Sars-Cov-2, e, contestualmente allo scopo di ridurre le liste di attesa (...), le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano e gli enti del Servizio sanitario nazionale possono avvalersi degli strumenti straordinari di cui al presente articolo (...)»;

   le regioni e i comuni possono disporre prescrizioni più restrittive rispetto a quelle statali, esclusivamente nell'ambito delle attività di loro competenza per contrastare l'espandersi della pandemia da Covid-19 –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare per introdurre misure sanitarie e di prevenzione per contrastare la diffusione dei contagi dal Covid-19 in tutto il Paese;

   se non ritenga di adottare tutte le iniziative di competenza per coordinare l'azione di prevenzione e di vigilanza sanitaria tra le misure nazionali e quelle delle regioni che hanno un aumento esponenziale dei contagi da Covid-19, tenuto conto dell'entità della loro popolazione;

   quali iniziative di competenza intenda intraprendere il Governo, in collaborazione con la regione Sardegna, affinché venga verificato se l'aumento dei casi di contagio da Covid-19 corrisponda anche a un incremento della disponibilità dei posti letto di terapia intensiva;

   di quali elementi disponga, per quanto di competenza, circa i provvedimenti che la regione Sardegna sta attuando per la riduzione delle liste di attesa e circa la predisposizione del piano operativo regionale per il recupero delle liste di attesa per le visite e per i ricoveri di pazienti affetti da altre patologie non afferenti al Covid-19;

   se non valuti, in collaborazione con la regione Sardegna, di assumere tutte le iniziative di competenza per verificare lo stato del coordinamento tra le ordinanze predisposte dai sindaci, le leggi regionali e leggi nazionali in merito ai provvedimenti di contrasto al propagarsi della pandemia da Covid-19;

   se sia a conoscenza di quali siano le iniziative di sensibilizzazione verso la popolazione sarda per indicare le misure di sicurezza e di prevenzione in vista del sopraggiungere della stagione fredda e dell'insorgere dell'influenza stagionale, concomitante con l'epidemia da Covid-19.
(2-00963) «Lapia».