ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00931

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 396 del 10/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 10/09/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/09/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/09/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 15/09/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00931
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Giovedì 10 settembre 2020, seduta n. 396

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'interno per sapere – premesso che:

   risultano in corso iniziative che vedono alcune direzioni regionali dei vigili del fuoco offrire a pagamento servizi di sorveglianza e prevenzione incendi ai Gestori di tratte autostradali sui cui insistono gallerie non conformi ai requisiti di sicurezza prescritti dal decreto legislativo n. 264 del 2006 e per le quali la Commissione permanente per le gallerie, istituita dal medesimo decreto legislativo ha dettato misure compensative per la mitigazione del relativo rischio;

   sarebbe in fase di stipula la Convenzione tra la direzione regionale dei vigili del fuoco della Liguria e Autostrade per l'Italia s.p.a. (Aspi), avente a oggetto l'«impiego di risorse umane e strumentali VVF in orario straordinario per la costituzione di presidi continuativi per la sorveglianza antincendio delle gallerie autostradali con lunghezza superiore ai 500 metri, nelle tratte del A7, A10, A12, A26 nelle province di Genova e Savona», con durata biennale e importo presunto pari a euro 6.254.560,00;

   ed ancora, risulta una convenzione stipulata tra il Consorzio per le autostrade siciliane e la direzione regionale dei vigili del fuoco della Sicilia «per l'istituzione di presidi antincendio lungo le autostrade A18 e A20» con durata dal 27 aprile 2020 al giugno 2020 per un importo di euro 931.392,00;

   le predette iniziative fanno leva, in modo fuorviato, su una nota del presidente della Commissione permanente per le gallerie, che, quantunque senza esplicitarlo in modo chiaro, prospetta quale ipotesi di estrema ratio la possibilità di fare ricorso ai vigili del fuoco, per il servizio di sorveglianza antincendio, ovviamente sul presupposto che siano rispettate le normative sull'attività svolta dai vigili del fuoco in materia di affidamento di servizi pubblici e le prescrizioni della stessa Commissione permanente;

   invece, si sta verificando che, con una lettura strumentale ed erronea, della citata nota, i gestori intendano far ricorso al servizio di vigilanza antincendio dei vigili del fuoco: in via ordinaria e continuativa, anziché in via di eccezionale urgenza, al di fuori dei casi tassativamente previsti dalla normativa in materia; richiamando impropriamente l'articolo 1, comma 439, della legge n. 296 del 2006 che è inapplicabile ai predetti casi e presuppone un'intesa con la regione o l'ente locale e non con una società privata o con un ente pubblico non economico; ad avviso dell'interpellante ciò avverrebbe in violazione delle norme e dei principi dell'evidenza pubblica, oltre che senza il rispetto di contratti già stipulati con operatori economici privati, sovrapponendosi la convenzione, tra Aspi e la direzione dei vigili del fuoco Liguria, al rapporto in essere con un operatore economico- privato, che impiega oggi per la stessa attività 300 lavoratori circa e che era stato selezionato mediante procedura a evidenza pubblica; determinando, un esborso maggiore per il gestore autostradale rispetto al ricorso al mercato del settore, anche considerando che i vigili del fuoco intenderebbero applicare prezzi maggiori rispetto a quelli degli operatori economici privati e secondo l'interrogante integrando anche un danno erariale, considerato che i vigili del fuoco applicano prezzi inferiori rispetto a quelli previsti dalle tariffe ministeriali; questa soluzione sarebbe in contrasto con i «requisiti minimi di sicurezza per le gallerie della rete stradale transeuropea», posto che le misure cosiddette compensative vengono affidate propria ai vigili del fuoco che sarebbero istituzionalmente deputati a verificare il conseguimento dell'obiettivo (S.c.i.a.), venendosi a creare, nelle convenzioni, un'unificazione tra controllante e controllato; ciò, ad avviso dell'interpellante, sarebbe in violazione delle prescrizioni della Commissione permanente per le gallerie, in quanto, i vigili del fuoco resterebbero prevalentemente dislocati presso le loro sedi di servizio, mentre è imposta la loro presenza continuativa quali operatori antincendio nell'immediata prossimità dell'ingresso di tutte le gallerie stradali con lunghezza superiore a 3000 metri prive dell'adeguamento richiesto dal decreto legislativo n. 264 del 2006, con obblighi di intervento in tempi stringenti;

   inoltre, per espletare il servizio antincendio, verrebbero impiegati vigili del fuoco in lavoro straordinario, a discapito del personale costituito dai vigili cosiddetti «discontinui», che non solo continuano a subire il danno della mancata stabilizzazione, ma rischiano ora di trovarsi senza lavoro, rimpiazzati da colleghi stabilizzati che godranno delle maggiorazioni per lavoro straordinario –:

   se il Governo non ritenga che con le predette convenzioni verrebbero violate le prescrizioni disposte dalla Commissione permanente per le gallerie, oltre a ulteriori disposizioni di legge, come espresso in premessa;

   se e quali iniziative il Governo intenda adottare per garantire la sicurezza antincendio delle gallerie nelle more della loro messa a norma, escludendo indebite unificazioni, tra la figura del controllore e quella del controllato;

   se il Governo ritenga che le richiamate convenzioni, se non illegittime, siano opportune e remunerative per l'erario;

   se e quali conseguenze sul piano economico finanziario di Aspi e quindi sulle tariffe pagate dai cittadini-utenti, derivino dal maggior esborso che Aspi paga rispetto al servizio già prestato dall'operatore economico-privato;

   se e come si intenda tutelare la posizione dei 300 lavoratori di tale operatore privato, che rischiano di perdere il lavoro, in piena emergenza da COVID-19, a vantaggio di vigili del fuoco operanti in regime di lavoro straordinario.
(2-00931) «Rizzetto».