ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00857

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 371 del 14/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 14/07/2020
CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 14/07/2020
DI GIORGI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 14/07/2020
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 14/07/2020
LORENZIN BEATRICE PARTITO DEMOCRATICO 14/07/2020
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 14/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 14/07/2020
Stato iter:
17/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/07/2020
Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 17/07/2020
Resoconto ASCANI ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE)
 
REPLICA 17/07/2020
Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/07/2020

SVOLTO IL 17/07/2020

CONCLUSO IL 17/07/2020

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00857
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo presentato
Martedì 14 luglio 2020
modificato
Venerdì 17 luglio 2020, seduta n. 374

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, per sapere – premesso che:
   la sospensione dei servizi educativi per l'infanzia, resa necessaria dalla necessità di contenere l'epidemia da Covid-19, ha causato un aumento del carico di cura legato alla gestione dei figli. Tale aumento ha pesato, in particolare, sui nuclei monoparentali, su chi pur avendo figli a carico non ha una rete familiare di supporto, e sulle neo mamme, in un quadro che già vede l'occupazione femminile in Italia tra le più basse in Europa, sotto al settanta per cento, un divario occupazionale padre-madre tra i più ampi nell'Unione europea e con quasi 40 mila madri con figli fino a 3 anni che, nel solo 2019, sono state costrette a lasciare il lavoro;
   la partecipazione ad attività educative nella fascia 0-6 anni è essenziale per un sano sviluppo del bambino, sia in termini di socializzazione, che di apprendimento e di accesso a una alimentazione sana. Come riportato da un documento dell'Ocse, la prolungata assenza dall'istruzione danneggia maggiormente i bambini appartenenti alle fasce più svantaggiate, esponendoli a forti rischi di scorretta alimentazione, oltre a causare un maggiore rischio di esposizione alla violenza domestica, fenomeno purtroppo in crescita durante il lockdown;
   nonostante le modalità di diffusione del virus per fasce d'età non siano completamente note, ad oggi i casi registrati di istituti scolastici diventati focolai o coinvolti nella diffusione appaiono molto limitati, mentre con certezza si sa che la fascia 0-14 è esposta ad un rischio sanitario contenuto;
   è palese la difficoltà nel garantire il distanziamento e il mantenimento delle norme igienico-sanitarie nei bambini d'età 0-6, a causa delle loro esigenze caratteristiche legate alla corporeità e al movimento. La loro formazione è fortemente basata sulla relazione di cura, la vicinanza fisica e il contatto come mezzo di formazione e condivisione di esperienze. La necessità di garantire ai bambini il contatto col loro gruppo di pari e con gli adulti di riferimento, pone una sfida per il mantenimento della sicurezza sanitaria nell'attuale contesto epidemiologico;
   le attuali linee guida per la riapertura dei servizi educativi della fascia 0-6, contenute all'interno del Piano scuola 2020-2021, tracciano alcune indicazioni, tra le quali il non uso delle mascherine per i bambini, il massimo utilizzo degli spazi interni ed esterni, e l'uso di protezioni sanitarie specifiche per gli educatori che non impediscano il riconoscimento da parte dei bambini. Mancano invece indicazioni più specifiche sul rapporto tra numero di educatori e di bambini, sulle capienze massime degli spazi disponibili, sui protocolli di sanificazione di giochi, arredi e oggettistica, oltre che sulle specifiche dotazioni di Dpi necessarie agli educatori;
   gli enti gestori dei servizi educativi si stanno misurando con alcune difficoltà di programmazione del prossimo anno di attività, dovendo stimare il numero di bambini fruitori che potranno accogliere, la quantità di personale necessario e gli eventuali investimenti propedeutici al riallestimento degli spazi. Tale incertezza complica dunque l'apertura delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico –:
   se sia allo studio del Ministero la pubblicazione di linee guida esaustive per i servizi educativi per l'infanzia, con riferimento a tutti i servizi di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, che definiscano, tra l'altro, modalità di ingresso, organizzazione di pre-scuola e post-scuola, rapporto tra numero di bambini e di educatori, capienza massima degli spazi;
   se siano previste altre iniziative di sostegno economico e operativo nell'ottica della riapertura di tali servizi per il prossimo anno scolastico, oltre a quelle previste dall'articolo 233 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 come forma di sostegno economico in relazione alla riduzione o al mancato versamento delle compartecipazioni da parte dei fruitori, determinato dalla sospensione dei servizi.
(2-00857) «Quartapelle Procopio, Cenni, Ciampi, Di Giorgi, Gribaudo, Lorenzin, Rotta».