ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00851

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 367 del 07/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: PAPIRO ANTONELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 07/07/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00851
presentato da
PAPIRO Antonella
testo di
Martedì 7 luglio 2020, seduta n. 367

   La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, per sapere – premesso che:

   con precedenti interrogazioni a risposta scritta (n. 4/05582 e n. 4-05654), unitamente ad altri colleghi, è stato chiesto al Governo anche di tutelare i diritti dei viaggiatori, assicurare condizioni di sicurezza e introdurre opportune norme di salvaguardia che vietassero, in queste fasi di ripartenza economica, il ricorso da parte delle compagnie aeree alla pratica dell'overbooking, nonché eventuali misure sanzionatorie relative a presunti comportamenti scorretti delle compagnie aeree o agenzie intermediarie;

   diversi quotidiani online, tra cui blogsicilia, riportano le denunce dei viaggiatori che, non avendo possibilità di prenotare con largo anticipo, devono affrontare costi che frequentemente superano 400 euro, un importo considerevole se rapportato alle criticità economiche e sociali affrontate dai cittadini in questo periodo; appare evidente la necessità di garantire collegamenti aerei, da e per la Sicilia, a tariffe sottoposte ad un «price cap»;

   molte compagnie, in questi mesi, hanno cancellato numerosi voli senza possibilità di rimborso dei costi se non esclusivamente con voucher nominali, come previsto dall'articolo 88-bis del decreto-legge n. 18 del 2020 convertito dalla legge n. 27 del 2020 cosiddetto «Cura Italia», disposizione applicabile nel periodo di emergenza;

   tra l'altro, in taluni casi, avrebbero venduto biglietti pur consapevoli dell'incertezza del volo e, nonostante la cancellazione non fosse riconducibile all'emergenza, si sarebbero avvalsi delle disposizioni dell'articolo citato;

   sono tuttora in atto cancellazioni per i voli tra luglio e ottobre 2020, con opzioni di rimborso non ancora attive;

   per tutelare i consumatori, Confconsumatori ha lanciato questa petizione su change.org: «voucher al posto del rimborso in denaro, oltre che non condivisibile, è oggettivamente ingiusto perché non garantisce al consumatore la restituzione effettiva del servizio acquistato. Infatti, nel momento in cui il turista sceglierà di utilizzare il voucher per l'acquisto di un nuovo pacchetto turistico, di un titolo di viaggio o di un soggiorno, si potrebbe trovare di fronte ad una lievitazione dei prezzi, che lo costringerebbe ad un ulteriore esborso per garantirsi un servizio di qualità equivalente a quello annullato. Per tali motivi il voucher, è una soluzione del tutto ingiusta di per sé. Confconsumatori chiede la modifica delle attuali previsioni legislative con l'introduzione della possibilità per il consumatore di ottenere il rimborso in denaro»;

   in Europa i diritti dei passeggeri vengono tutelati dal regolamento (CE) n. 261/2004; in data 18 marzo 2020 la Commissione europea ha pubblicato gli «Orientamenti interpretativi relativi ai regolamenti UE sui diritti dei passeggeri nel contesto dell'evolversi della situazione connessa al Covid-19»; in merito ai «DIRITTI DEI PASSEGGERI DEL TRASPORTO AEREO (REGOLAMENTO (CE) N. 261/2004)» interviene il punto «3.2. Diritto al rimborso o all'imbarco su un volo alternativo: in caso di cancellazione di un volo da parte delle compagnie aeree (indipendentemente dalla causa), l'articolo 5 impone al vettore aereo operativo di offrire al passeggero la scelta tra: a) il rimborso, b) l'imbarco su un volo alternativo non appena possibile, o c) l'imbarco su un volo alternativo ad una data successiva di suo gradimento»;

   sulla questione è intervenuta anche l'Enac sostenendo che «addurre come motivazione per la cancellazione dei voli, con il riconoscimento di un voucher invece che il pagamento del prezzo versato, l'emergenza sanitaria dopo il 3 giugno, data in cui sono state rimosse le restrizioni sulla circolazione delle persone fisiche in territorio nazionale, nell'area europea Schengen, Regno Unito e Irlanda del Nord, appare più come una scelta imprenditoriale e commerciale dei vettori aerei, che una decisione intrapresa a garanzia delle misure anti-Covid»;

   quanto elencato determina delle condizioni insostenibili per chi ha la necessità e l'urgenza di effettuare un viaggio e lo scenario che si prospetta non è certo dei migliori per garantire continuità territoriale e rilancio del turismo;

   in data 2 luglio 2020 la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro Italia e Grecia per quello che ritiene il mancato rispetto delle norme dell'Unione europea a tutela dei diritti dei passeggeri, riconducibile all'adozione di una legislazione che permette alle compagnie aeree (e non solo) di offrire i buoni come unica forma di rimborso, mentre ai sensi dei regolamenti sui diritti dei passeggeri dell'Unione europea i passeggeri hanno il diritto di scegliere tra il rimborso in denaro e altre forme di rimborso, come un voucher –:

   quali iniziative intenda adottare il Governo per affrontare la complessa situazione descritta e per trovare una soluzione definitiva alla problematica dei rimborsi per i voli annullati e del «caro voli» da e per la Sicilia;

   quali iniziative di competenza intendano adottare i Ministri interpellati per garantire una effettiva continuità territoriale ai residenti nelle regioni del Sud Italia e per tutelare il diritto alla mobilità e alla sicurezza, assicurando un adeguato numero di aerei e un prezzo equo delle tariffe;

   se e quali iniziative intenda adottare il Governo per applicare su tutto il territorio nazionale delle tariffe al cosiddetto «price cap».
(2-00851) «Papiro».