ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00754

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 330 del 23/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: BOND DARIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 23/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 23/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00754
presentato da
BOND Dario
testo di
Giovedì 23 aprile 2020, seduta n. 330

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

  l'8 aprile 2020, alle ore 10,20, è crollato il ponte gestito da Anas che collega Albiano e Caprigliola, coinvolgendo gli unici 2 furgoni che in quel momento vi transitavano. Il ponte era lungo 258 metri ed è crollato da un'altezza di oltre 10 metri. La tragedia infrastrutturale non ha fortunatamente coinvolto delle vittime, nonostante fossa catalogata come arteria stradale ad alta intensità di traffico, grazie alle note e stringenti limitazioni di movimento dovute al lockdown per Covid-19;

  i sindaci dei comuni coinvolti hanno reso pubblica la copiosa corrispondenza ufficiale intercorsa con Anas sino al dicembre 2019 con cui veniva richiesto un urgente intervento di risanamento statico, della cui necessità Anas ha ripetutamente e pubblicamente negato, in maniera assoluta e diversamente da quanto stabilito nel «decreto Genova», la necessità;

  da direzione generale strade del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con la nota del 15 aprile 2020, ha reso pubblici tutti gli impegni nazionali ed europei cui Anas, nel corso della gestione 2019, è consapevolmente venuta meno, causando, non solo inestimabili danni diretti per la popolazione già gravemente colpita, non solo degli irrecuperabili danni di immagine internazionale per il nostro sistema Paese, ma anche quello che l'interpellante ritiene un ingente danno erariale per l'Italia, dal momento che sono stati deliberatamente disattesi, nei tempi e nei termini, tutti gli adempimenti comunitari prescritti;

  il 30 marzo 2020 è stato approvato il primo bilancio Anas con una perdita di oltre 71 milioni di euro. L'esercizio precedente (2018) era stato chiuso con ricavi superiori ai 2 milioni di euro;

  tali pessimi dati gestionali ufficializzati nel bilancio 2019 stanno subendo tali ulteriori ingenti aggravi, nel primo trimestre 2020, da lasciare senza liquidità proprio l'Azienda attraverso la quale si sarebbe potuto ricominciare a investire nelle infrastrutture;

  accreditate fonti di stampa riportano come lo stesso Massimo Simonini, amministratore delegato di Anas dal 21 dicembre 2018, si sia recato in «destinazioni esotiche» nei primi dieci giorni di questo tragico marzo 2020, in piena emergenza pandemica e a pochi giorni di distanza dall'approvazione dei dati del peggior bilancio di Anas e soprattutto della ingiustificabile e rovinosa caduta del Ponte di Albiano. Negli stessi articoli si fa esplicito riferimento alle assidue prossimità familiari e continue frequentazioni dell'amministratore delegato Simonini con personaggi malavitosi, come Giovan Battista Papello – dal 5 febbraio 2020 in carcere per corruzione – utili al presunto mantenimento e alla tessitura di posizioni e privilegi –:

  se il Governo non ritenga utile approfondire quale sia stato l'iter di nomina con il quale la capogruppo Ferrovie dello Stato italiane abbia scelto Massimo Simonini, dirigente di III fascia, come amministratore delegato di Anas, la più grande stazione appaltante italiana, ad avviso dell'interpellante senza quei minimi requisiti obbligatori di professionalità previsti dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296;

  se non si ritenga di adottare ogni iniziativa di competenza, ferme restando le attribuzioni della Corte dei conti, affinché siano verificate le responsabilità in capo all'attuale amministratore delegato di Anas per i danni diretti, derivati e conseguenti, che la popolazione italiana, tutta, sta subendo e dovrà continuare a subire;

  se non si ritenga urgente avviare verifiche sullo stato e sulla qualità delle ispezioni effettivamente compiute da Anas sui ponti e sui viadotti in gestione diretta;

  quali urgenti iniziative si intendano adottare per l'immediato riavvio del sistema infrastrutturale del Paese e la relativa doverosa messa in sicurezza.
(2-00754) «Bond».