ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00742

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 326 del 15/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: TARTAGLIONE ANNAELSA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 15/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00742
presentato da
TARTAGLIONE Annaelsa
testo di
Mercoledì 15 aprile 2020, seduta n. 326

   La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   con la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, è stato dichiarato lo stato di emergenza per il rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;

   con i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri che si sono succeduti in queste settimane e con il decreto-legge n. 19 del 2020 sono state imposte restrizioni alla libera circolazione dei cittadini, ed è stata disposta la chiusura di attività economiche, produttive e culturali;

   il ritorno alla normalità appare purtroppo ancora lontano e renderlo compatibile con i pericoli legati alla persistenza del virus nelle comunità, come ha recentemente sottolineato il Ministro della salute, non sarà per nulla semplice;

   nessuno vorrà tornare al lavoro e alle consuete attività quotidiane, se non in tranquillità, e questo sarà uno dei problemi principali da affrontare nelle prossime settimane dal quale dipenderà la ripresa economica e sociale, sia nazionale che internazionale;

   la prima priorità sarà mettere in sicurezza il personale sanitario, sia per potere continuare a garantire l'assistenza ai malati, sia per evitare che medici e infermieri possano diventare vettore di contagio per la popolazione;

   è altresì ormai urgente affrontare i bisogni di salute sinora rinviati di tutti quei malati non affetti da Covid-19, che presentano patologie croniche o di altra natura e che hanno importanti necessità di assistenza e, anche per questo, bisognerà essere certi che chi lì prenderà in cura non rischi di contagiarli;

   lo sviluppo di una chiara strategia, attraverso una mappatura della popolazione generale, è assolutamente indispensabile per la riapertura delle attività produttive e, ad oggi, l'unica ipotesi che sembrerebbe percorribile è quella di processare test anticorpali su siero;

   i test sierologici sono molto utili per dimostrare l'estensione della diffusione virale in una comunità e fornire utili informazioni sulla salute pubblica. Questi test sono in grado di evidenziare anticorpi di tipo IgG e IgM direttamente sul sangue, plasma, o siero del soggetto. Le immunoglobuline M (IgM) sono prodotte alla prima risposta dell'organismo a una nuova infezione o a un nuovo antigene estraneo, fornendo una protezione a breve termine. La concentrazione delle IgM aumenta per alcune settimane e poi diminuisce quando inizia la produzione di IgG. Le immunoglobuline G (IgG) aumentano, invece, dopo qualche settimana dal contatto, per poi diminuire e stabilizzarsi. L'organismo mantiene la memoria delle diverse IgG, che possono quindi essere riprodotte ad ogni esposizione allo stesso antigene. Le IgG sono responsabili della protezione a lungo termine contro i microrganismi;

   il rischio di una ripresa incerta con possibili effetti boomerang e riaccensioni di focolai, esponendo così al contagio la popolazione ancora Covid-19 negativa, va assolutamente scongiurato. Il modello ospedale-centrico che ha guidato la difesa dal virus della prima ora deve spostarsi verso il territorio, mettendo insieme sorveglianza epidemiologica, medicina generale e ricerca clinica, solo così si potrà riavviare il motore economico e sociale del Paese;

   si evidenzia che la regione Molise, con una popolazione di circa 300 mila abitanti, non presentando ad oggi particolari criticità legate all'emergenza in atto, potrebbe essere la candidata ideale per avviare una verifica a tappeto sulla popolazione attraverso i test anticorpali su siero. In pochissimi giorni, infatti, con un esiguo stanziamento di risorse, sarebbe possibile avere una mappatura di tutta la popolazione regionale e questo risultato andrebbe a costituire il dato su cui basare la prosecuzione della ricerca sull'intero territorio nazionale –:

   quali iniziative urgenti di competenza si intendano adottare per stanziare adeguati fondi e consentire all'azienda sanitaria regionale del Molise di processare test anticorpali sierologici sull'intera popolazione, al fine di verificare l'estensione della diffusione virale del Covid-19.
(2-00742) «Tartaglione».