ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00683

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 319 del 25/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: ROSSELLO CRISTINA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 25/03/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 25/03/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00683
presentato da
ROSSELLO Cristina
testo di
Mercoledì 25 marzo 2020, seduta n. 319

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:

   in questi ultimi tempi non è azzardato affermare che l'economia mondiale si sta fermando e che, in alcuni casi, si è già fermata; la pandemia del nuovo Coronavirus Sars-Cov-2 sta già impattando negativamente sull'economia globale: prima la Cina, poi l'Europa, e infine gli Stati Uniti stanno bloccando fabbriche e attività commerciali;

   tra i molti settori colpiti in questa situazione di disagio globale, nel nostro Paese ha subito forti conseguenze il settore della pesca, che ha visto crollare ai minimi storici il prezzo del pesce;

   dallo strascico alla piccola pesca, con l'emergenza Coronavirus, sono ferme in porto la maggior parte delle imbarcazioni, mentre quelle che avrebbero dovuto iniziare a fine marzo la loro stagione hanno deciso al momento di non armare le barche, non potendo garantire la distanza necessaria tra l'equipaggio e non avendo, una volta giunti a terra, garanzia di vendita del loro pescato a miglio zero, essendo chiusi i classici canali, che stagionalmente, attendono il pesce locale, come ristoranti e alberghi;

   attualmente, sono chiusi i ristoranti, in molti casi bacino primario per il pescato nazionale, e così viene a mancare una fetta importante per il mercato ittico; rimangono aperte le pescherie e la vendita diretta, ma gli italiani, pare, comprano meno pesce, che pure risponde perfettamente alle istanze di una alimentazione sana;

   oltre a queste difficoltà, il settore ittico sta subendo anche un ulteriore duro colpo, dettato dal vertiginoso calo dei prezzi del pescato, per evitare che rimanga invenduto; ciò determina allo stato attuale una débâcle per il comparto della pesca di Europa e Stati confinanti, che a breve riguarderà anche i Paesi del resto del mondo;

   a breve, come accade ogni anno, scatterà il fermo biologico della pesca, un provvedimento che, da consumatori, coinvolge tutti: si tratta di un periodo di tempo nel quale è proibita la pesca in determinate aree, decisione che è in vigore da ormai 30 anni e che l'Unione europea ha fortemente voluto per tutelare il patrimonio ittico dei mari, favorendo la riproduzione naturale delle specie più pescate;

   bloccare la pesca per un certo numero di giorni consecutivi, infatti, significa dare tempo ai pesci di portare a termine il loro ciclo riproduttivo senza pericoli, salvaguardando, così, la fauna dei mari più battuti dai pescherecci;

   a questo punto, in una fase critica che a causa dell'avanzamento del Coronavirus vede minata ogni giorno di più l'economia italiana, potrebbe essere utile anticipare la chiusura temporanea della pesca sia a livello nazionale che europeo;

   anticipando il fermo pesca che solitamente ha inizio tra la fine del mese di luglio e la prima metà del mese di agosto per i successivi 42 giorni, infatti, si salvaguarderebbe la salute dei pescatori che non rischierebbero di metterla a repentaglio, non potendo per forza di cose rispettare le minime norme di sicurezza per evitare di contrarre il virus; inoltre, si lascerebbe riposare e ripopolare tutta la fauna marina con tempi più idonei perché più lunghi di quelli soliti;

   se così si facesse, quando l'emergenza sarà rientrata i mari avrebbero avuto il tempo adeguato per ripopolarsi, al fine di poter soddisfare al meglio le richieste della grande distribuzione, della ristorazione e delle tavole dei consumatori –:

   tenendo conto che attualmente non ci sono le condizioni economiche per lavorare, essendosi ridotta al minimo la richiesta di pescato e considerando che, al tempo stesso, risulterebbero impraticabili a bordo delle imbarcazioni le disposizioni stabilite dal Governo volte a garantire la sicurezza degli equipaggi, se non si intenda valutare la possibilità di anticipare il fermo biologico previsto come ogni anno tra fine luglio e inizio agosto.
(2-00683) «Rossello».