ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00681

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 318 del 18/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: MOLLICONE FEDERICO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/03/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/03/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/03/2020
MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE 24/03/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 07/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00681
presentato da
MOLLICONE Federico
testo di
Mercoledì 18 marzo 2020, seduta n. 318

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro dello sviluppo economico – per sapere premesso che:

   il presidente di Huawei Italia ha spiegato che «in questi giorni drammatici per la vita del Paese» l'azienda sta «mettendo sul piatto, oltre alla donazione di una serie di apparati di protezione, la possibilità di collegare in cloud gli ospedali italiani tra di loro, comunicando con le unità di crisi»;

   inoltre, Huawei Italia ha annunciato che fornirà dispositivi di protezione e soluzioni tecnologiche per far fronte alla situazione di emergenza causata dalle infezioni da Covid-19;

   secondo il politologo e presidente di Eurasia Group Ian Bremmer, l'operazione di sensibilizzazione cinese dell'Italia e dell'Europa nel corso dell'emergenza Covid-19 renderà gli Stati europei «molto più dipendenti dalla Cina, e più propensi a resistere agli Stati Uniti su questioni come la concessione del 5G a Huawei»;

   al marzo 2019 erano già tredici i Paesi dell'Unione europea ad aver firmato un memorandum di intesa con il Governo cinese sull'adesione alla Bri – Belt and Road Initiative – strategia economica e geopolitica che progetta una serie di investimenti di massa nell'ambito delle infrastrutture di collegamento tra Eurasia e Cina;

   il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio ha recentemente affermato, dopo l'acquisto di aiuti sanitari cinesi da parte dello Stato italiano, che «ci ricorderemo di chi ci ha aiutato come ha fatto la Cina»;

   il 14 novembre 2019 il Ceo di Huawei Italia ha pronunciato il discorso di apertura dell'evento «Smart company» organizzato a Milano dalla Casaleggio associati, la società di Davide Casaleggio che, in quanto presidente, tesoriere e amministratore unico dell'Associazione Rousseau, gestisce la piattaforma informatica e incassa ogni mese trecento euro da ogni parlamentare del Movimento 5 Stelle;

   ad ottobre 2019, in occasione della inaugurazione dei nuovi uffici romani di Huawei erano presenti alcuni esponenti di governo del Movimento 5 Stelle;

   l'apertura alle aziende hi-tech cinesi presenti nel mercato italiano delle telecomunicazioni, pronte a contribuire alla fornitura della rete 5G, significherebbe creare una rete di telecomunicazioni interoperabile con quella cinese, cioè permettere un «travaso» di dati che metterebbe potenzialmente a rischio la sicurezza e la privacy delle comunicazioni;

   ciò avverrebbe in base al principio contenuto nell'articolo 7 della legge cinese sull’intelligence emanata nel 2007, secondo cui tutte le aziende hanno l'obbligo di fornire ai servizi segreti di Pechino qualsiasi informazione ottenuta nell'esercizio del proprio lavoro all'estero;

   il documento conclusivo dei lavori dell'indagine sulla sicurezza delle telecomunicazioni del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica spiegava: «È stato posto in rilievo che in Cina gli organi dello Stato e le stesse strutture di intelligence possono fare pieno affidamento sulla collaborazione di cittadini e imprese, e ciò sulla base di specifiche disposizioni legislative»;

   va considerato, inoltre, che l'affidabilità delle aziende cinesi nell'area delle telecomunicazioni è messa in discussione dalla caratteristica della rete di nuova generazione in grado di collegare centinaia di dispositivi contemporaneamente, andando senza dubbio ad aumentare le vulnerabilità degli stessi;

   i costi per la violazione dei dati sanitari degli utenti oscillano, nelle perdite subite dal sistema sanitario nel 2019, secondo un report Ibm, da 40 a 450 milioni di euro;

   secondo il rapporto Clusit 2019, la sanità è il campo più bersagliato dagli attacchi informatici;

   come citato da Cybersecurity360 il singolo colpo messo a segno da un criminale digitale vale 150 dollari, mentre se il bersaglio è in ambito sanitario la cifra sale sopra i 400 dollari;

   a livello di direzione centrale di Asl e ospedali, solo il 4,3 per cento del budget informatico è destinato alla sicurezza; inoltre, la spending review del 2018 ha effettuato un taglio della spesa informatica per la sanità di circa 160 milioni di euro in 3 anni;

   quasi il 20 per cento delle strutture sanitarie non avrebbe le capacità di rispondere velocemente a un attacco hacker –:

   se si intenda valutare l'adozione di iniziative per l'esclusione, dalla gestione delle reti e dei dati in ambito sanitario, di operatori i cui legami, più o meno indiretti, con gli organi di governo della rispettiva nazione di provenienza appaiono evidenti, al fine di salvaguardare la sovranità digitale italiana;

   quali iniziative intendano intraprendere per tutelare le reti dal furto, dalla perdita o dalla corruzione dei dati clinici dei pazienti, evitare l'interruzione dei servizi di assistenza sanitaria, migliorare il controllo di dispositivi medici utilizzati dai pazienti, evitare il furto o l'inquinamento dei risultati della ricerca scientifica, evitare la perdita della reputazione e della credibilità delle strutture sanitarie;

   quali iniziative intendano adottare per aumentare la consapevolezza di medici, infermieri e «personale IT» delle strutture sanitarie, incrementare la quantità e la qualità delle risorse deputate alla sicurezza cibernetica in ambito sanitario e reperire figure professionali qualificate, in grado di prevenire, identificare e rispondere in tempi brevi alle minacce cibernetiche.
(2-00681) «Mollicone».