ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00637

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 302 del 11/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: ASCARI STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/02/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 10/02/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 31/07/2020

SOLLECITO IL 11/09/2020

SOLLECITO IL 30/09/2020

SOLLECITO IL 14/12/2020

Atto Camera

Interpellanza 2-00637
presentato da
ASCARI Stefania
testo di
Martedì 11 febbraio 2020, seduta n. 302

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro della giustizia, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

   l'attività delle mafie straniere in Italia, come descritto in maniera esaustiva dalle ultime relazioni della Direzione nazionale antimafia e della Direzione investigativa antimafia, è in preoccupante crescita e impone nuovi interrogativi sull'attività di gruppi criminali stranieri con interessi nel nostro Paese, incluse intense attività di riciclaggio e rischi di collegamenti con gruppi criminali di tipo terroristico; d'altronde, la convergenza di inquietanti interessi, mercati e iniziative illegali tra le reti terroristiche e la criminalità organizzata è emersa anche dagli incontri che membri della Commissione parlamentare competente hanno avuto a New York con i competenti uffici delle Nazioni Unite nel mese di gennaio 2020;

   il Comitato di sicurezza finanziaria (Csf), istituito con decreto-legge n. 369 del 2001 e perfezionato con decreto legislativo n. 109 del 2007, decreto legislativo n. 231 del 2007 e da ultimo con decreto legislativo n. 125 del 2019, in ottemperanza agli obblighi internazionali assunti dall'Italia nella strategia di contrasto al finanziamento del terrorismo, al finanziamento della proliferazione delle armi di distruzione di massa e all'attività di Paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale, ha il compito di monitorare il funzionamento del sistema di prevenzione e di sanzioni del finanziamento del terrorismo e del riciclaggio, rappresenta il punto di raccordo fra tutte le amministrazioni ed enti operanti in questo settore ed è dotato di poteri particolarmente penetranti;

   nel giugno 2019 è stata pubblicata l'Analisi nazionale dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo elaborata dal Csf, che individua, tra l'altro, i settori economici legali e illegali di interesse per la criminalità organizzata di tipo mafioso, inclusa quella di origine straniera;

   l'Unità di informazione finanziaria (Uif), istituita presso la Banca d'Italia dal decreto legislativo n. 231 del 2007, è incaricata di acquisire i flussi finanziari e le informazioni riguardanti ipotesi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, principalmente attraverso le segnalazioni di operazioni sospette trasmesse da intermediari finanziari, professionisti e altri operatori; di dette informazioni effettua l'analisi finanziaria e valuta la rilevanza ai fini della trasmissione agli organi investigativi e della collaborazione con l'autorità giudiziaria, per l'eventuale sviluppo dell'azione repressiva; partecipa inoltre alla rete mondiale delle Fiu per scambi informativi essenziali a fronteggiare la dimensione transnazionale del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo;

   ai sensi dell'articolo 6, comma 4, lettera e), decreto legislativo n. 231 del 2007, l'Uif, «al fine di agevolare l'individuazione delle operazioni sospette, emana e aggiorna periodicamente, previa presentazione al Comitato di sicurezza finanziaria, indicatori di anomalia, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e in apposita sezione del proprio sito istituzionale»; inoltre, ai sensi del comma 7 del predetto articolo, l'Uif «svolge analisi e studi su singole anomalie, riferibili a ipotesi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo su specifici settori dell'economia ritenuti a rischio, su categorie di strumenti di pagamento e su specifiche realtà economiche territoriali, anche sulla base dell'analisi nazionale dei rischi elaborata dal Comitato di sicurezza finanziaria; elabora e diffonde modelli e schemi rappresentativi di comportamenti anomali sul piano economico e finanziario riferibili a possibili attività di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo» –:

   se non intenda attivarsi al fine di promuovere iniziative, anche di tipo normativo, anche in collaborazione con la Guardia di finanza, l'Agenzia delle entrate e la Banca d'Italia, volte a potenziare le attività di analisi per il contrasto dell'evasione fiscale in quei settori economici particolarmente vulnerabili all'infiltrazione da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso, anche straniera, e prevenire il riciclaggio di proventi illeciti ottenuti dalle mafie straniere operanti in Italia, nonché dalle reti terroristiche di matrice straniera residenti nel nostro Paese;

   se il Governo non intenda adottare iniziative normative, affinché l'Uif emani specifici indicatori di anomalia ai sensi dell'articolo 6, comma 4, lettera e), del decreto legislativo n. 231 del 2007 al fine di agevolare l'individuazione di segnalazioni di operazioni sospette attinenti al riciclaggio di proventi illeciti ottenuti dalle mafie straniere operanti in Italia, nonché elaborare modelli e schemi rappresentativi di comportamenti anomali riferibili a possibili attività di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo da parte di affiliati alla criminalità organizzata di origine straniera, garantendo contestualmente che vengano esercitate, anche indirettamente, forme di discriminazione etnica, razziale, religiosa o di altra natura;

   se il Governo intenda promuovere, anche per il tramite del Comitato di sicurezza finanziaria, analisi e studi su comportamenti anomali con riferimento all'attività della criminalità organizzata straniera.
(2-00637) «Ascari».