ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00571

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 265 del 25/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: FICARA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RAFFA ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2019
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2019
ALAIMO ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2019
GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2019
BARBUTO ELISABETTA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2019
SURIANO SIMONA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2019
D'ORSO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2019
BARZOTTI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 28/11/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 25/11/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 28/11/2019

Atto Camera

Interpellanza 2-00571
presentato da
FICARA Paolo
testo presentato
Lunedì 25 novembre 2019
modificato
Giovedì 28 novembre 2019, seduta n. 268

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:

   il contratto di servizio (CdS) a media e lunga percorrenza 2017-2026 per il trasporto ferroviario di passeggeri, è stato sottoscritto nel 2017 dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'economia e delle finanze e la società Trenitalia s.p.a. e vede tra gli obiettivi principali il mantenimento di tutti collegamenti ferroviari precedentemente in essere con incremento di oltre 1,8 milioni di treni/chilometro, servizi aggiuntivi a bordo treno, rinnovo e sostituzione del vecchio materiale rotabile IC nel corso dei primi tre anni di validità del Cds;

   associazioni, comitati, rappresentanze sindacali e semplici cittadini lamentano i sempre più frequenti ritardi che affliggono i treni a lunga e media percorrenza, oltre ad una situazione igienica sanitaria sempre più critica nei convogli e nelle stazioni;

   scelte, a giudizio degli interpellanti, scellerate, dei precedenti governi e decisioni aziendali discutibili rischiano dipingere gli utenti a non usufruire dei servizi di trasporto ferroviario portando Ferrovie dello Stato italiane spa alla loro soppressione e/o alla loro ulteriore riduzione, perché antieconomici con ulteriori ripercussioni sul piano occupazionale;

   come riporta l'ultimo rapporto di Legambiente sul trasporto ferroviario, Pendolaria 2018, dal 2010 al 2017 si è assistito ad una riduzione del 16,1 per cento del numero dei collegamenti a lunga percorrenza e parallelamente sono calati i passeggeri del 42,8 per cento;

   dalla «Relazione informativa circa i servizi finanziari in regime di obbligo di servizio pubblico relativa al Contratto di Servizio per il Trasporto Ferroviario di passeggeri a media e lunga percorrenza 2017/2026. Anno 2018» trasmessa annualmente dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al Cipe emergono numerose criticità nel raggiungimento degli obiettivi contrattualmente prefissati e un trend che, relativamente agli indicatori di puntualità, regolarità e pulizia, vede spesso valori inferiori al 2017;

   in particolare: a) gli indici di puntualità con riferimento ai ritardi entro i 30 ed i 60 minuti per l'anno 2018 sono risultati inferiori al valore obiettivo prefissato attestandosi per i ritardi entro i 30 minuti ad un valore di 92,2 a fronte di un obiettivo di 93,9 e per i ritardi entro i 60 minuti ad un valore di 96,8 a fronte di un obiettivo fissato di 97,9. Destano, inoltre, non poca preoccupazione i dati degli indici di puntualità riferiti ad alcune direttrici di traffico quali la Sicilia-Milano (83,58), la Sicilia-Roma (87,54) e la Roma-Puglia (86,54); b) l'indice relativo all'efficienza del servizio, rapportata ai treni soppressi, limitati e giunti con ritardo superiore alle 2 ore, risulta essere pari ad un valore di 98,6 rispetto al valore obiettivo atteso di 99,1; c) in relazione alla «qualità percepita» dagli utenti i parametri concernenti pulizia e condizioni igieniche del treno, comfort del treno, security e viaggio nel complesso sono risultati inferiori a quelli attesi nonostante nel 2018 vi sia stato un aumento degli interventi di pulizia con treno in marcia; d) nel corso del 2018 vi è stato un incremento dell'attività ispettiva rispetto all'anno precedente che tuttavia è stata limitata sulle tratte in arrivo/partenza da Roma a causa di un'insufficiente disponibilità finanziaria che non rende possibile l'estensione dell'attività all'intero territorio nazionale. Su tale aspetto è importante ricordare che l'articolo 5, comma 1, lettera o), del contratto di servizio passeggeri 2017-2026 ha previsto di «destinare annualmente, in caso di mutamento del quadro regolatorio che lo consenta, la quota del 0,15 per cento dell'ammontare dello stanziamento di bilancio alla finalità di consentire studi di monitoraggio sui servizi prestati e valutazione del bacino di traffico soggetto a obblighi di servizio pubblico, nonché all'espletamento e all'effettuazione di ispezioni e controllo a bordo treno anche mediante ricorso a terzi e all'utilizzo di applicazioni innovative». Tuttavia, ad oggi l'utilizzo delle suddette somme sembrerebbe subordinato all'assunzione di un provvedimento normativo che ne autorizzi l'effettiva disponibilità;

   sempre dalla suddetta relazione emerge che, a seguito di disallineamenti riscontrati fra i valori previsti e quelli consuntivi nel piano degli investimenti per l'anno 2017 (235,70, milioni di euro a fronte del valore riportato nella certificazione di 154,9 milioni di euro), è stata determinata una sanzione di euro 4.038.904,60;

   alla luce di quanto sopra riportato desta non poca preoccupazione il raffronto con i dati della relazione informativa circa i servizi finanziari in regime di obbligo di servizio pubblico relativa al contratto di servizio per il trasporto ferroviario di passeggeri a media e lunga percorrenza 2017/2026. Anno 2017 da cui emerge un netto aumento dei treni con ritardo superiore ai 30 minuti (passati da 1.807 a 3.349), dei treni con ritardo superiore ai 60 minuti (passati da 671 a 1.402) e dei treni con ritardo superiore ai 120 minuti (passati da 183 a 396). In riferimento all'indicatore di regolarità, inoltre si assiste ad un numero di treni soppressi che è passato dai 26 del 2017 ai 64 del 2018;

   nel corso dell'ultimo anno, il controllo costante e dettagliato del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha consentito che venissero alla luce le suddette criticità e un trend che invece che migliorare tende a ridurre ulteriormente, soprattutto nel Mezzogiorno, il livello e l'efficienza del trasporto ferroviario –:

   se il Ministro interpellato sia a conoscenza di quanto sopra esposto e quali iniziative intenda porre in essere per verificare il rispetto da parte di Trenitalia degli impegni assunti nel contratto di servizio 2017-2026 per porre rimedio all'annoso problema del rinnovo del materiale rotabile e del miglioramento della qualità complessiva dei servizi relativi ai treni a lunga percorrenza, in particolare nel Sud Italia;

   se e in che termini il Ministro interpellato ritenga opportuno attivarsi al fine di una eventuale revisione e del potenziamento del meccanismo di rilevazione della qualità e del grado di soddisfazione, in maniera tale da tenere conto anche delle peculiarità e criticità di aree specifiche del Paese.
(2-00571) «Ficara, Raffa, Martinciglio, Alaimo, Grippa, Barbuto, Suriano, D'Orso, Barzotti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto ferroviario

veicolo su rotaie

contratto di prestazione di servizi