ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00528

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 241 del 18/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: DI LAURO CARMEN
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEL MONACO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2019
MANZO TERESA MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2019
IOVINO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 18/10/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/10/2019
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/10/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 23/10/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 11/12/2019

SOLLECITO IL 05/02/2020

SOLLECITO IL 26/02/2020

SOLLECITO IL 31/07/2020

SOLLECITO IL 11/09/2020

SOLLECITO IL 30/09/2020

SOLLECITO IL 14/12/2020

Atto Camera

Interpellanza 2-00528
presentato da
DI LAURO Carmen
testo di
Venerdì 18 ottobre 2019, seduta n. 241

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della salute, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:

   l'amianto è stato in passato un elemento ampiamente usato nell'industria e nell'edilizia anche se altamente nocivo e cancerogeno, in quanto produttivo di effetti neoplastici (mesotelioma, tumore polmonare, alla laringe e all'ovaio), fibrotici (asbestosi, placche pleuriche e ispessimenti pleurici) e complicazioni cardiocircolatorie;

   qualsiasi esposizione ad amianto è dannosa, sia per ex lavoratori di siti contaminati che per i loro familiari e i cittadini che vivono nelle vicinanze delle fabbriche;

   la legge n. 257 del 1992 reca norme relative alla cessazione dell'utilizzo dell'amianto, incluso il divieto di estrazione e utilizzo dell'amianto, la bonifica dei siti, tutele sanitarie e previdenziali, e prevedeva l'adozione da parte delle regioni di Piani di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica; specificatamente: censimento dei siti estrattivi e delle imprese utilizzatrici e operanti nello smaltimento e nella bonifica; programmi per dismettere l'attività estrattiva e bonificare i siti; controllo della salubrità ambientale e di sicurezza del lavoro; rilevazione sistemica delle situazioni di pericolo, derivanti da amianto; controllo delle attività di smaltimento e di bonifica; assegnazione delle risorse finanziarie alle Usl per lo svolgimento delle attività di controllo; censimento degli edifici nei quali siano presenti materiali contenenti amianto;

   l'articolo 10, comma 4, della suddetta legge, prevedeva che, in caso di inottemperanza da parte delle regioni, avrebbe provveduto con proprio decreto il Presidente del Consiglio dei ministri;

   purtroppo questa legge è stata solo parzialmente attuata;

   la regione Campania ha approvato la delibera n. 258 del 2018 recante disposizioni sulla bonifica di materiali contenenti amianto;

   il database del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha censito 96 mila siti contaminati da amianto di cui 4 mila nella regione Campania;

   secondo Codacons, 2.400 scuole sarebbero a rischio contaminazione da amianto, minacciando l'incolumità di 350 mila studenti e 50 mila docenti;

   ogni anno sarebbero 6 mila le vittime per patologie legate all'amianto;

   sarebbero 160 mila i lavoratori ex esposti all'amianto riconosciuti dall'Inail e 90 mila sono i soggetti con riconosciuta malattia professionale o provvedimento giudiziario di riconoscimento; secondo l'Associazione italiana ex esposti amianto, il numero potenziale di esposti all'amianto sarebbe 680 mila e 80 mila sarebbero il totale delle vittime di amianto;

   la soluzione per debellare le patologie asbesto correlate è evitare l'esposizione ad amianto tramite bonifiche che, tuttavia, avvengono con lentezza: a queste va affiancato un monitoraggio sanitario per permettere la diagnosi precoce e un intervento tempestivo;

   solo nel febbraio 2018 è stata siglato un accordo in sede di conferenza Stato-regioni per l'adozione del protocollo di sorveglianza dei lavoratori ex esposti all'amianto, coinvolgendo diversi soggetti istituzionali, quali Inail, regioni, Asl e il Ministero della salute al quale, annualmente entro il 31 maggio, devono essere inviati i dati raccolti sul controllo sanitario dei lavoratori ex esposti;

   solo parte delle regioni ha provveduto alla raccolta dati e all'adozione di un protocollo per la sorveglianza degli ex esposti;

   la regione Campania risulta essere carente ed aver organizzato negli anni attività sporadiche e non risolutive, oltre a non essere dotata di un sistema di prevenzione di patologie legate all'esposizione all'amianto; conseguentemente, molti soggetti ex esposti ad amianto in Campania, al pari di residenti in altre regioni, si sono dovuti recare in strutture fuori regioni, sostenendone i relativi costi; a Castellammare di Stabia sono presenti cantieri navali di Fincantieri di rilevanza nazionale e internazionale, in cui è stato impiegato amianto quale materiale coibente, fonoassorbente ed antincendio nella costruzione;

   dal 1980 Fincantieri ha diminuito l'uso di amianto, stoccando quello che già possedeva per svariate tonnellate in capannoni mentre alcuni operai continuavano a venire impiegati in mansioni a contatto con amianto senza specifiche protezione, tant'è che si sono verificate decine di vittime tra questi lavoratori per esposizione all'amianto;

   nel febbraio 1995 la presenza di amianto nei magazzini e nel cortile del cantiere venne accertato dalle analisi fatte dall'Asl Napoli 5;

   l'impiego di amianto nei cantieri stabiesi è confermato anche da testimonianze degli operai;

   nel novembre 2014, tre ex dirigenti di Fincantieri sono stati condannati per la morte di 37 operai causate da patologie legate all'amianto, impiegati nei cantieri di Palermo;

   recentemente ad un uomo, già operaio impiegato nell'indotto Fincantieri a Castellammare di Stabia per vent'anni, è stato recentemente riscontrata l'asbestosi –:

   quali iniziative di competenza intende attivare il Governo per assicurare che le regioni diano seguito agli impegni assunti in sede di Conferenza Stato-regioni nel febbraio 2018, nonché a quanto previsto all'articolo 10, comma 2, della legge 257 del 1992 e, in caso contrario, se non intenda esercitare i poteri di cui al comma 4 del medesimo articolo di legge;

   se il Ministro della salute intenda adottare iniziative per delineare regole fondamentali per una uniforme disciplina della sorveglianza sanitaria per tutto il territorio nazionale;

   se il Governo intende chiarire, per quanto di competenza, se i cantieri Fincantieri di Castellammare di Stabia risultino ad oggi totalmente bonificati dalla presenza di amianto.
(2-00528) «Di Lauro, Del Monaco, Manzo, Iovino».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sanita' del lavoro

amianto

sostanza pericolosa