Legislatura: 18Seduta di annuncio: 234 del 08/10/2019
Primo firmatario: IANARO ANGELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 BOLOGNA FABIOLA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 LAPIA MARA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 SAPIA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 TROIANO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 COSTANZO JESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 CUBEDDU SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 CURRO' GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 DE GIORGI ROSALBA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 DE GIROLAMO CARLO UGO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 DE LORENZO RINA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 DE TOMA MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 DEL MONACO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 DI SARNO GIANFRANCO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 DONNO LEONARDO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 DORI DEVIS MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 D'ORSO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 ERMELLINO ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 09/10/2019
Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 08/10/2019 11/10/2019
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELLA SALUTE
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/10/2019 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/10/2019 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 09/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 11/10/2019 Resoconto IANARO ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 11/10/2019 Resoconto SILERI PIERPAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE) REPLICA 11/10/2019 Resoconto IANARO ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE
RITIRO FIRME IL 09/10/2019
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 09/10/2019
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 09/10/2019
DISCUSSIONE IL 11/10/2019
SVOLTO IL 11/10/2019
CONCLUSO IL 11/10/2019
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della salute, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
secondo informazioni diffuse da una organizzazione ambientalista che fa parte dell'Eeb, il Network europeo per l'ambiente, nell'Unione europea sarebbe stata elusa la normativa producendo e utilizzando sostanze che si sospetta possano causare malattie gravissime;
l'associazione ambientalista si è contrapposta all'Echa, l'organo di controllo dell'Unione europea sull'utilizzo industriale di sostanze chimiche per prodotti di largo consumo come cosmetici, cibo, medicine;
la normativa dell'Unione europea, il «Reach», prevede l'onere per i produttori o gli importatori di sostanze chimiche, di effettuare test di sicurezza sulla non tossicità per accertarne le caratteristiche e registrarle in una banca dati presso l'Echa;
il direttore dell'Echa ha dichiarato che più di due terzi dei prodotti registrati, quindi utilizzabili per la produzione di beni di consumo, infrangerebbero aspetti importanti del regolamento «Reach» sulla sicurezza:
i controlli dell'Echa, su 22.257 sostanze, hanno portato all'analisi di 700, ammettendo che il 70 per cento violano le norme di registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche. In seguito è stata promossa un'azione di conoscenza denominata « dieselgate dell'industria chimica» per conoscere i nomi delle sostanze e delle aziende coinvolte, ma Echa ha rifiutato la pubblicazione;
una ong tedesca ha quindi fatto richiesta di accesso agli atti per verificare il livello di conformità dei risultati delle analisi svolte sulle sostanze prodotte fino al 2014;
la German Environmental Agency e il German Federal Institute for Risk Assessment già nel 2015 avevano presentato alcuni risultati di una loro indagine fatta su 1.814 sostanze, dimostrando che il 58 per cento non corrispondevano ai criteri richiesti;
nel 2018 il risultato di Reach Compliance ha dimostrato che sono state 941 in totale le sostanze chimiche non conformi;
secondo l'Eeb, «l'esposizione giornaliera a un mix di sostanze tossiche aumenta rischi di cancro, problemi riproduttivi, disordini metabolici come diabete e obesità e danni allo sviluppo neurologico. Più di 300 sostanze chimiche industriali sono state trovate negli uomini, e non erano presenti nei loro nonni. E i neonati nascono già con tracce delle sostanze»;
l'ong tedesca ha pubblicato le 42 sostanze, tra cui il dibutilftalato, un plastificante utilizzato in pavimenti, mobili, giocattoli, tende, calzature, cuoio, prodotti di carta e apparecchiature elettroniche, che potrebbe causare danni ai feti e danneggiare la fertilità, l'acetato di metile, usato in adesivi e sigillanti, cosmetici e prodotti per la cura personale e la pulizia, che causa gravi infiammazioni agli occhi e può provocare sopore e stordimenti, il tricloroetilene, che può causare cancro, gravi infiammazione agli occhi e alla pelle ed è sospettato di provocare difetti genetici;
le aziende che utilizzerebbero le 42 sostanze nocive sono 692. La maggior parte hanno sede in Germania (169), seguono poi Gran Bretagna (80), in Francia (57), Italia (49) e Spagna (42);
l'Eeb sostiene che «cinque delle prime 10 società chimiche globali di vendita sono implicate». Tra esse l’«Basf, Dow Chemical, Sabic, Ineos, Exxon Mobil, 3M, Henkel, Sigma Aldrich, Solvay, Du Pont, Clariant, Thermo Fisher», e «il gigante dei cosmetici L'Oréal, la ditta di alimenti e bevande Dsm e il produttore di medicinali Merck», vista la portata del fenomeno, Bund ha chiesto che «Echa pubblichi immediatamente nel suo database i nomi delle sostanze chimiche con informazioni carenti e i nomi delle aziende»;
in passato ci furono censure a Bayer per il glifosato, a Dow Chemical per il Bhopal e a Chemours per il GenX, altre aziende implicate sono Michelin, BP e Endesa;
«Bund ha rivelato solo la punta dell'iceberg: ora è l'Echa a doverci dire il resto. Il Reach è la più ambiziosa regolamentazione chimica del mondo, ma conta poco se non viene presa sul serio», ha dichiarato un esponente di spicco dell'Eeb. Ai Governi nazionali, le organizzazioni chiedono di imporre sanzioni più severe nei confronti delle aziende che violano i principi di sicurezza. «Come al solito, il problema non è la legge, ma i controlli, che funzionano a macchia di leopardo», commenta un ex magistrato, ora docente di diritto dell'ambiente all'università La Sapienza di Roma. «L'Echa deve avviare un controllo a tappeto su tutti i prodotti chimici registrati per coprire questo gap informativo», ha dichiarato il direttore dell'ufficio europeo di un'associazione ambientalista italiana, membro del board dell'Eeb, anche perché «bisognerebbe far valere il principio di precauzione: quando c’è incertezza sul fatto che una sostanza possa essere pericolosa la si deve considerare tale» –:
quali iniziative intendano assumere per verificare se quanto affermato in premessa corrisponda al vero e, in caso affermativo, se intendano adire i competenti organi dell'Unione europea perché facciano rispettare il regolamento adottato per migliorare la protezione della salute dell'uomo e dell'ambiente dai rischi delle sostanze chimiche, e se intendano autonomamente verificare i casi di violazione del regolamento «Reach» per assumere autonome iniziative volte a scongiurare la commercializzazione in Italia dei prodotti risultati dannosi per la salute umana.
(2-00514) «Ianaro, Massimo Enrico Baroni, Bologna, Lapia, Lorefice, Mammì, Menga, Nappi, Nesci, Provenza, Sapia, Sarli, Sportiello, Troiano, Costanzo, Cubeddu, Currò, De Giorgi, De Girolamo, De Lorenzis, De Lorenzo, De Toma, Del Monaco, Del Sesto, Di Lauro, Di Sarno, Donno, Dori, D'Orso, D'Uva, Ermellino, Gagnarli».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):rischio sanitario
diritto dell'ambiente
prodotto chimico