Legislatura: 18Seduta di annuncio: 224 del 17/09/2019
Primo firmatario: CENTEMERO GIULIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 16/09/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BITONCI MASSIMO LEGA - SALVINI PREMIER 16/09/2019 CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 16/09/2019 COVOLO SILVIA LEGA - SALVINI PREMIER 16/09/2019 GERARDI FRANCESCA LEGA - SALVINI PREMIER 16/09/2019 GUSMEROLI ALBERTO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 16/09/2019 PAGANO ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 16/09/2019 PATERNOSTER PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 16/09/2019 TARANTINO LEONARDO LEGA - SALVINI PREMIER 16/09/2019
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/09/2019 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 23/09/2019
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
la borsa di Hong Kong ha lanciato un'offerta d'acquisto per il London Stock Exchange, il listino di Londra che controlla Piazza Affari;
stando alle notizie riportate a mezzo stampa, trattasi di una proposta non sollecitata del valore di 32 miliardi di sterline – vale a dire 36 miliardi di euro – inclusi debito, contanti e azioni; in particolare l’Hong Kong Exchanges and Clearing offre 20,45 sterline per azione della borsa di Londra e 2.495 nuove azioni del suo gruppo, valorizzando la City londinese 83,61 sterline per azione. Per i 354.471.415 titoli del gruppo di mercato, ciò rappresenta 29,6 miliardi di sterline e 31,6 miliardi di sterline, inclusi debito e altre rettifiche;
secondo i calcoli della borsa di Hong Kong tale fusione creerebbe un gruppo dal valore di oltre 70 miliardi di dollari con «una base globale, attività diversificate, idealmente posizionate per sfruttare il mutevole panorama macroeconomico globale, collegando i mercati occidentali con i mercati finanziari orientali emergenti, soprattutto in Cina». In una nota il London Stock Exchange, confermando l'offerta d'acquisto, risponde che «studierà questa proposta e la commenterà a tempo debito»;
il rischio dell'unificazione di due dei maggiori hub commerciali del mondo era stato sollevato dall'interpellante già qualche mese fa, all'indomani del discorso inaugurale di Boris Johnson, che si era detto disposto ad implementare la Brexit anche senza accordo;
il cosiddetto «DL Brexit», si ricorda, è stato varato proprio nell'ottica di prevedere precauzioni a tutela dei nostri connazionali e delle imprese italiane operanti in Inghilterra, pur tuttavia lasciando aperte altre questioni come appunto quella di Borsa italiana appartenente al gruppo London Stock Exchange;
tale proposta di acquisizione, a parere degli interpellanti, non può essere considerata limitatamente agli aspetti economico-finanziari, bensì deve essere valutata in un preciso contesto geo-politico, quello di una Cina che attraverso le vie della seta – terrestri, per mare e digitali con la 5G Huawei – tenta di ampliare la propria influenza nel mondo occidentale e di un Paese europeo – la Gran Bretagna – in uscita dall'Unione europea che diventa terreno appetibile per la Cina;
fortunatamente il Consiglio di amministrazione di London Stock Exchange ha respinto l'offerta della Borsa di Hong Kong, non rinvenendo «alcun valore strategico per Lseg», non reputando allettante la proposta pecuniaria specie quando comparata con il significativo valore (derivante) dall'acquisizione di Refinitiv e ritenendo il valore delle azioni della Borsa di Hong Kong intrinsecamente incerto;
tali motivazioni, tuttavia, se tranquillizzano al momento per quanto concerne l'esito dell'offerta pubblica di acquisto della borsa di Hong Kong su Lseg, non forniscono garanzie per il futuro di borsa italiana alla luce della Brexit –:
se e quali iniziative di competenza il Governo intenda celermente porre in essere a tutela del gruppo Borsa italiana, che, comprendendo anche Mts, il mercato all'ingrosso dei titoli di Stato, rappresenta un asset strategico per il nostro Paese.
(2-00488) «Centemero, Bitonci, Cavandoli, Covolo, Gerardi, Gusmeroli, Alessandro Pagano, Paternoster, Tarantino».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):borsa valori
debito
commercio all'ingrosso