ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00472

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 215 del 25/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2019
FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2019
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2019
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2019
MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 25/07/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 25/07/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00472
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Giovedì 25 luglio 2019, seduta n. 215

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   le malformazioni congenite (MC) sono definite sul sito del Ministero della salute nel seguente modo: «Le anomalie congenite sono errori della morfogenesi, determinati solo in parte da fattori genetici (25 per cento dei casi). L'esposizione della madre e del feto a fattori teratogeni noti (infettivi, fisici, chimici, patologie materne) causa circa il 9-10 per cento dei difetti, mentre il 65 per cento ha un'eziologia non nota, forse correlata a complesse interazioni tra i geni e l'ambiente»;

   la letteratura internazionale sempre più porta a correlare l'aumento della probabilità di MC all'esposizione a pesticidi, a ondate di calore, a combustioni, a interferenti endocrini in generale, in ogni caso a fattori ambientali;

   la raccolta dei dati relativi alle malformazioni congenite avviene in maniera difforme in molte realtà italiane, anche nelle aree a maggiori pressione ambientale, non esistendo un registro neppure in tutte le aree Sin. Alcuni registri per le MC, come quello di Mantova, non ricevono più dati adeguati relativi alle partorienti fuori regione per la legge sulla privacy. Gli stessi approfondimenti nazionali (Sentieri) finalizzati alla sorveglianza epidemiologica nei siti contaminati lamentano tale importante limitazione all'analisi;

   l'evento malformazione può indicare una finestra spazio-temporale limitata e breve, potendo suggerire singoli agenti di pressione ambientali recenti, potenzialmente ancora attivi ed evitabili in un territorio. Si segnala fra i fattori ambientali un possibile nesso causale con inceneritori (nel raggio di 5-10 chilometri) e discariche di rifiuti. Uno studio giapponese (9) condotto su 63 inceneritori con livelli di emissione di diossine molto elevati ha analizzato gli eventi riproduttivi in un raggio di 10 chilometri dalla sorgente. A 10 chilometri di distanza dall'inceneritore è stata tuttavia rilevata una diminuzione della mortalità infantile e delle malformazioni congenite (p < 0,05). Secondo lo studio italiano Moniter oltre 4 chilometri dall'inceneritore si riduce l'abortività spontanea;

   benché non sia facile definire una causalità, la letteratura internazionale pone attenzione, oltre a fattori comportamentali, a fattori di pressione ambientale come i pesticidi e l'esposizione a sostanze tossiche quali quelle rilasciate in corso di combustioni, in particolar modo quelle incontrollate. Dal 2015 a oggi sono stati oltre 562 gli incendi di impianti di rifiuti. Nel 2010 si verificarono alcuni incendi di impianti contenenti rifiuti e materiali vari a Castel Goffredo in provincia di Mantova, con apparente incremento del numero dei casi di MC, osservando i dati del registro dell'Ats Valpadana. 2010, in un contesto urbano a elevatissima densità abitativa. Bruciarono oltre 16 mila tonnellate di rifiuti. I riscontri di Arpa Lombardia furono di diossine elevate in aria nei primi 3 giorni dal fatto, ma non fu assegnato agli enti di controllo sanitario (Ats Milano) alcun compito di sorveglianza, neppure quello di osservare eventuale incremento delle malformazioni congenite;

   non è avvenuta da parte di Ats Brescia, a quanto consta agli interpellanti, la pubblicazione dei dati comunali delle MC relativi a Montichiari (Brescia), il paese caratterizzato dal maggior numero di discariche in Italia, opponendo motivi di privacy;

   da accessi agli atti su regioni dove esiste un registro delle MC si è rilevata la presenza di molte realtà comunali a bassa incidenza di MC (molti comuni toscani, Rodigo e Medole in provincia di Mantova) suggerendo possibili fattori protettivi ambientali come regolamenti di spandimento liquami, digestati e fanghi di depurazione che possono limitare l'esposizione a pesticidi o a gas tossici come l'acido solfidrico;

   la mappatura dei pesticidi in pianura Padana non ha visto in Lombardia alcuna stazione di monitoraggio nelle falde superficiali al di sotto degli standard di qualità con impatto cumulativo di altri inquinanti (azoto, fosforo, PFAS); anche alcuni campionamenti di falda profonda iniziano a dimostrare la presenza di pesticidi che possono entrare nel ciclo idropotabile –:

   se i Ministri interpellati intendano adottare iniziative, per quanto di competenza, per implementare la sorveglianza sulle malformazioni congenite, per assicurare l'omogeneità della raccolta dei dati sul territorio nazionale secondo protocolli validati a livello internazionale e la pubblicazione annuale degli stessi e per chiarire gli aspetti legati alla privacy, in particolare per quanto concerne la raccolta dei dati sul territorio interprovinciali e interregionali, anche in funzione dell'attuazione della legge n. 29 del 2019;

   se intendano adottare iniziative di competenza per prevedere una sorveglianza specifica per aree microcensuarie in caso di eventi particolari come gli incendi incontrollati e in aree particolarmente impattate sul versante ambientale come siti inquinati di interesse nazionale o regionale, impianti di combustione, aree impattate da pesticidi;

   se intendano adottare iniziative per prescrivere cautele specifiche per le donne in gravidanza nel caso del verificarsi di incendi di impianti di gestione rifiuti o comunque nel caso di rischio di emissione di diossine, interferenti endocrini o altre sostanze tossiche e prevedere fasce di rispetto dai centri abitati per quanto riguarda l'utilizzo di pesticidi o fanghi di depurazione o altri reflui che possono contenere elevate concentrazioni di pesticidi.
(2-00472) «Zolezzi, D'Ippolito, Ilaria Fontana, Massimo Enrico Baroni, Nappi, Menga».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia congenita

antiparassitario

deposito dei rifiuti