ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00471

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 214 del 24/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: FASSINA STEFANO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 24/07/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 24/07/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00471
presentato da
FASSINA Stefano
testo di
Mercoledì 24 luglio 2019, seduta n. 214

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro per i beni e le attività culturali, per sapere – premesso che:

   l'Associazione «Carteinregola», il 17 luglio 2019, ha scritto una lettera al presidente della regione Lazio e al consiglio regionale del Lazio, nonché a dirigenti del Ministero per i beni e le attività culturali relativa alla proposta di deliberazione consiliare n. 26 del 4 gennaio 2019, relativo al piano territoriale paesistico regionale (Ptpr) che la giunta regionale ha inviato al consiglio regionale per l'approvazione definitiva;

   l'articolo 43 delle norme del Ptpr tutela «gli insediamenti urbani storici che includono gli organismi urbani di antica formazione e i centri che hanno dato origine alle città contemporanee nonché le città di fondazione e i centri realizzati nel XX secolo», stabilendo disposizioni per le strutture urbane «che hanno mantenuto la riconoscibilità delle tradizioni, dei processi e delle regole che hanno presieduto alla loro formazione»;

   i citati insediamenti urbani storici sono sottoposti ad autorizzazione paesaggistica, e a puntuali prescrizioni, per gli interventi di demolizione e ricostruzione, nuove costruzioni e ampliamenti al di fuori della sagoma esistente, ma anche la coloritura dei manufatti edilizi e le finiture esterne. Infatti, «Per i manufatti di interesse storico-monumentale di età medioevale, moderna e contemporanea sono consentiti esclusivamente gli interventi di manutenzione ordinaria, di manutenzione straordinaria e gli interventi di restauro e di risanamento conservativo»;

   il centro storico della Capitale d'Italia viene ancora una volta escluso dalla tutela, nonostante custodisca un patrimonio paesaggistico unico al mondo;

   l'ultimo comma dell'articolo, il comma 17, recita: «17. Non si applicano le disposizioni sostanziali e procedurali di cui al presente articolo all'insediamento urbano storico sito Unesco centro storico di Roma. L'applicazione di specifiche prescrizioni di tutela da definirsi, in relazione alla particolarità del sito, congiuntamente da Regione e Ministero, decorre dalla loro individuazione»;

   nel Ptpr del 2007 invece si rimandava a un «piano di gestione» e si prevedeva: «Le disposizioni del presente articolo non si applicano agli insediamenti urbani storici ricadenti fra i beni paesaggistici di cui all'articolo 134 comma 1 lettera a) del Codice, e alle parti ricadenti negli insediamenti storici iscritti nella lista del Patrimonio dell'Unesco (tra questi Roma – centro storico) per i quali è prescritta la redazione del Piano generale di gestione per la tutela e la valorizzazione previsto dalla “Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale” ratificata dalla legge n. 184 del 1977»;

   il piano generale di gestione per la tutela e la valorizzazione è stato approvato con delibera n. 62 del 2016, ma non ha introdotto alcuna effettiva tutela per il centro storico e la città storica di Roma;

   da tempo si perpetua l'equivoco di un presunto vincolo da ascrivere alla appartenenza del centro storico di Roma alla lista dei siti patrimonio dell'Unesco, che tuttavia non ha alcun valore prescrittivo, trattandosi di un elenco da cui un sito potrebbe persino essere escluso se perde le peculiarità che hanno portato al suo inserimento, e che non può garantire alcuna reale tutela, né fornire prescrizioni vincolanti;

   appare, quindi necessario tutelare effettivamente lo straordinario patrimonio del centro storico di Roma e tutti i soggetti interessati hanno il dovere di salvaguardare, da interventi che possono modificarne irrimediabilmente il valore paesaggistico, sia la porzione di città illustrata nelle mappe catastali redatte dopo l'avvento dello stato unitario, sia gli impianti urbani all'interno e all'esterno del perimetro delle Mura aureliane; questo per essere coerenti con la disciplina definita dalla medesima regione Lazio che fissa specifiche regole per i centri storici (articolo 60 della legge regionale n. 38 del 1999);

   non sfugge all'interrogante la preoccupazione relativa al fatto che sono ancora pendenti i rischi su pregiatissimi tessuti storici novecenteschi prodotti dal «Piano casa» della regione Lazio, prorogato fino al 2017, a cui si aggiungono quelli recati della recente legge regionale del Lazio per la rigenerazione urbana;

   l'associazione «Carteinregola» ha richiesto di apportare al testo del Ptpr un emendamento al fine di preservare e tramandare alle generazioni future un bene che rappresenta la nostra storia e la nostra memoria collettiva; l'emendamento proposto recita: «All'articolo 43 il comma 17 (ovvero articolo 15 dei PTPR adottato) è sostituito dal seguente: “L'insediamento urbano storico del Comune di Roma è sottoposto alle prescrizioni di tutela paesaggistica del presente articolo sia nelle aree interne alle mura del centro storico monumentale, come individuato negli elaborati prescrittivi Tav. A 24 e Tav. B 24 del presente Piano, sia nelle aree di cui agli ambiti T5 e T7, rispettivamente articoli 30 e 32 delle Norme tecniche del PRG, inerenti la Città storica che individuano l'edilizia puntiforme otto-novecentesca dei villini e della città giardino”» –:

   quali siano gli orientamenti del Ministro interpellato, per quanto di competenza, in merito alle esigenze evidenziate dall'associazione «Carteinregola»;

   quali iniziative di competenza intenda assumere, alla luce di quanto riportato in premessa, affinché si determino le condizioni di tutela effettiva ed efficace dell'insediamento urbano storico nel comune di Roma.
(2-00471) «Fassina».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

habitat urbano

protezione del patrimonio

piano di sviluppo