ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00453

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 206 del 10/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: MARTINCIGLIO VITA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASA VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2019
GIARRIZZO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2019
TROIANO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2019
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2019
GIULIODORI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2019
APRILE NADIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2019
D'ORSO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2019
DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2019
GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2019
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER LA FAMIGLIA E LE DISABILITA'
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/07/2019
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/07/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA FAMIGLIA E LE DISABILITA' delegato in data 26/07/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/07/2019

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 26/07/2019

SOLLECITO IL 27/09/2019

SOLLECITO IL 16/10/2019

SOLLECITO IL 22/10/2019

Atto Camera

Interpellanza 2-00453
presentato da
MARTINCIGLIO Vita
testo presentato
Mercoledì 10 luglio 2019
modificato
Martedì 16 luglio 2019, seduta n. 209

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro per la famiglia e le disabilità, il Ministro della salute, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:

   da un post di facebook del 26 aprile 2019 si apprende la denuncia di una madre circa la vendita di costumi da bagno per bambine (taglia 4 anni in su) dai modelli che, sia nel formato intero che due pezzi, presentano taglio da donna con scollature ombelicali, coppe imbottite e reggiseni push up;

   dall'etichetta dell'articolo si evincerebbe che i costumi (marca YES! DO KID'S) siano prodotti in Italia, e precisamente da una azienda con sede a Tivoli;

   la promozione e la vendita di prodotti di questo tipo – peraltro denunciata in passato in Spagna e Gran Bretagna (marchi Abercrombie & Fitch e Primark) e risolta con il loro ritiro dal mercato – integrerebbe ciò che esperti sociologi e psicoterapeuti definiscono «sessualizzazione femminile e infantile», un fenomeno preoccupante che, complice anche l'attività di «sedicenti» stilisti, sta crescendo esponenzialmente anche e soprattutto nel settore della moda;

   è, infatti, noto a tutti che nel mercato per l'infanzia le bambine siano sovente destinatarie di articoli (dai giocattoli, all'abbigliamento) che tendono a dare una «veste erotica» e «sensuale» ai loro piccoli corpi infantili, creandone una sessualizzazione precoce che impatta negativamente sulla loro vita, in tantissimi modi diversi e tutti parimenti gravi;

   questa tendenza a «normalizzare» l'uso del corpo, autorizzando indirettamente le bambine a metterlo in mostra facendone un uso prettamente estetico, oltre ad incitare alla pedofilia (motivo di per sé sufficiente per la rimozione dei costumi dal mercato), instilla nelle minori l'esigenza di vestire determinati indumenti per essere belle e accettate socialmente, veicolando subdolamente il messaggio per cui la femminilità passa dall'apparenza;

   gli esperti definiscono questo preoccupante fenomeno «erotizzazione dei bambini», ossia una forma di adultizzazione precoce che altera le fisiologiche tappe di maturazione della personalità, con conseguenze gravissime di carattere cognitivo – che possono provocare in chi si scopre «inadeguato», tensioni interne, insoddisfazioni o vergogna determinando, nei casi più estremi, disturbi alimentari – a cui si aggiunge anche l'effetto di incoraggiare ad adottare atteggiamenti seduttivi che attirino l'attenzione dei maschi prima di essere in grado di comprenderne le potenziali conseguenze sul piano fisico e psicologico;

   nella odierna società si assiste al paradosso per cui anche se la protezione dell'infanzia è considerata valore primario e inderogabile, va diffondendosi la tendenza a perseguire forme sempre più pervasive di «adultizzazione» dei bambini, inculcando loro modelli di comportamento o atteggiamenti sessuali tipici degli adulti e opacizzando le differenze tra adulti e bambini, ponendoli sotto il comune denominatore di consumatori, quest'ultimi (i bambini) grande fonte di investimenti e guadagni;

   uno studio dell’Australian Institute rivela che questa tendenza ad accelerare la crescita dei bambini (cosiddetto hurried child syndrome), vendendo prodotti prima che essi siano in grado di comprendere il significato dei messaggi pubblicitari, integri una fattispecie di sfruttamento del bambino da parte dell'adulto al fine di trarne vantaggi economici, rappresentando una strumentalizzazione del minore assimilabile ad un abuso;

   quanto descritto integrerebbe, dunque, una manifestazione mascherata e subdola di violazione dell'infanzia riassumibile nelle espressioni «furto dell'infanzia» e «violazione del diritto ad essere un bambino»;

   essendo la stagione estiva già iniziata occorre intervenire tempestivamente, quantomeno per limitare il pregiudizio patito dalle minori –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa e quali iniziative, anche di concerto con l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza intenda assumere per assicurare il rispetto della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza;

   se ritengano sussistere i presupposti per adottare iniziative, anche normative, per inibire la vendita dei descritti prodotti, imponendone l'immediato ritiro dal mercato.
(2-00453) «Martinciglio, Giuliodori, Aprile, D'Orso, Sabrina De Carlo, Grippa, Casa, Giarrizzo, Troiano, Carinelli, Cancelleri».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del consumatore

commercializzazione

ritiro dal mercato