ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00443

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 201 del 02/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: GELMINI MARIASTELLA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 02/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/07/2019
ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/07/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 02/07/2019
Stato iter:
12/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/07/2019
Resoconto POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/07/2019
Resoconto FIORAMONTI LORENZO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 12/07/2019
Resoconto POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/07/2019

SVOLTO IL 12/07/2019

CONCLUSO IL 12/07/2019

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00443
presentato da
GELMINI Mariastella
testo presentato
Martedì 2 luglio 2019
modificato
Venerdì 12 luglio 2019, seduta n. 207

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
   le aule parlamentari sono attualmente impegnate, in entrambi i rami, nell'esaminare e valutare gli aspetti e le peculiarità del salario minimo quale misura introdotta in via legislativa che, secondo i promotori, sarebbe volta a garantire una retribuzione minima oraria per tutti i lavoratori;
   il mercato del lavoro italiano e il sistema di rappresentanza sindacale e datoriale, però, consentono già l'individuazione di appositi livelli di retribuzione oraria settoriale e di categoria che, attraverso la contrattazione collettiva, garantiscono da decenni il diritto dei lavoratori a compensi adeguati. È parere degli interpellanti che l'impoverimento delle retribuzioni dipenda maggiormente, e quasi esclusivamente, da politiche fiscali altamente lesive della disponibilità finanziaria, nonché del potere d'acquisto dei lavoratori e delle famiglie, così come dei datori di lavoro e delle imprese, motivo per cui a parere degli interpellanti il taglio del cuneo fiscale rappresenta l'unico vero strumento per sostenere i redditi, i consumi e gli investimenti nel nostro Paese;
   come denunciato dalla segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, e da altri rappresentanti sindacali, la platea di lavoratrici e lavoratori ai quali non si applica la contrattazione nazionale ammonterebbe a circa il 15 per cento del totale, sostanzialmente non rappresentati nelle aziende da un'organizzazione sindacale effettivamente rappresentativa;
   in tal senso, quindi, va considerato l'aspetto dei cosiddetti «sindacati gialli», cioè delle organizzazioni delle quali non si ha alcun dato oggettivo e chiaro in termini di effettiva rappresentanza;
   al fine di contrastare l'insorgere e il sempre maggiore sviluppo di organizzazioni non rappresentative impegnate nella sottoscrizione di contratti cosiddetti «pirata», in danno dei lavoratori e delle lavoratrici nonché della produttività e della concorrenza leale tra le imprese, il 10 gennaio 2014 è stato siglato l'accordo interconfederale tra Cgil Cisl e Uil e Confindustria in merito al testo unico sulla rappresentanza;
   obiettivo è quello di disporre di uno strumento che consenta l'effettiva misurazione della rappresentatività delle organizzazioni sindacali e datoriali;
   con direttiva del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, nel 2015 si dava applicazione al predetto accordo avviando il previsto censimento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori per la rilevazione dei lavoratori associati alle organizzazioni sindacali — cioè di lavoratori aderenti con formale delega di rappresentanza — nelle aziende che applicano i contratti collettivi nazionali di lavoro sottoscritti dalle federazioni di categoria aderenti a Confindustria;
   in data 4 luglio 2017 Confindustria e Cgil, Cisl e Uil sottoscrivevano un accordo di modifiche al richiamato testo unico sulla rappresentanza orientandosi verso l'affidamento a Inps, in collaborazione con l'Ispettorato nazionale del lavoro (Inl), della funzione di raccolta del dato elettorale composto da numero di iscritti e verbali sottoscritti, nonché di quella ponderazione del dato associativo con il dato elettorale, precedentemente attribuite al Cnel;
   risulta agli interpellanti che nel luglio 2018 Inps, Inl, Confindustria e Cgil, Cisl e Uil raggiungevano l'intesa per la sottoscrizione di un'apposita convenzione finalizzata alla certificazione della rappresentanza delle organizzazioni sindacali per la contrattazione collettiva nazionale di categoria;
   secondo i dati forniti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, i contratti collettivi nazionali censiti su Uniemens per tale funzionalità sono 68, mentre le organizzazioni sindacali censite, in quanto aderenti al testo unico sulla rappresentanza, sono 170. Dalla ultima rilevazione svolta (aprile 2018) risultano aver trasmesso il dato sulla rappresentanza 22.395 aziende, per un totale di 2.345.829 lavoratori;
   nonostante sia trascorso circa un anno dall'intesa raggiunta per la nuova convenzione con Inps, a tutt'oggi la suddetta nuova convenzione non risulta definita e anzi il processo di perfezionamento parrebbe soggetto ad una sospensione sine die e con esso la possibilità di adottare il primo strumento valido per il contrasto dello sfruttamento dei lavoratori sottoposti ai cosiddetti contratti «pirata»;
   come ha avuto modo di sostenere il Sottosegretario Durigon, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali avrebbe sospeso la procedura di perfezionamento dell'atto negoziale a causa di «una riflessione sulla convenzione (...) nell'ottica di un possibile miglioramento e nella prospettiva della messa a punto di tutti gli accorgimenti necessari, anche dal punto di vista tecnico-informatico, per rendere lo strumento pienamente adeguato rispetto alle finalità per le quali è previsto», ma nella sostanza, così facendo, la platea di lavoratori scoperti dalla contrattazione nazionale attende invano di essere tutelata e salvaguardata;
   risulta agli interpellanti che nell'ultimo anno trascorso sono giunte numerose sollecitazioni da parte di esponenti delle organizzazioni sindacali all'indirizzo del Ministro interpellato al fine di promuovere le necessarie azioni volte alla definizione della predetta convenzione tra le stesse, Confindustria, Inps e Inl –:
   se, in considerazione delle condizioni critiche in cui versano i lavoratori sfruttati a causa delle distorsioni in termini di rappresentanza sindacale, il Ministro interpellato non intenda adottare tempestivamente le iniziative di competenza per il perfezionamento della richiamata convenzione, al fine di rilevare con certezza e coerenza di informazioni l'effettiva rappresentatività sindacale nei luoghi di lavoro, e contrastare in maniera concreta l'insorgere e la diffusione delle organizzazioni sindacali spurie e dei contratti cosiddetti «pirata».
(2-00443) «Gelmini, Polverini, Zangrillo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contrattazione collettiva

sindacato

rappresentanza del personale