ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00397

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 180 del 29/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: ASCARI STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/05/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/05/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA FAMIGLIA E LE DISABILITA' delegato in data 18/06/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 23/10/2019

SOLLECITO IL 11/12/2019

SOLLECITO IL 05/02/2020

SOLLECITO IL 26/02/2020

SOLLECITO IL 31/07/2020

SOLLECITO IL 11/09/2020

SOLLECITO IL 30/09/2020

SOLLECITO IL 14/12/2020

Atto Camera

Interpellanza 2-00397
presentato da
ASCARI Stefania
testo di
Mercoledì 29 maggio 2019, seduta n. 180

   La sottoscritta chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della giustizia, il Ministro dell'interno, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   l'inchiesta giornalistica «Veleno», di Alessia Rafanelli e Pablo Trincia, pubblicata su Repubblica.it, tratta la vicenda, iniziata tra il 1997 e il 1998, riguardante 16 bambini sottratti alle rispettive, famiglie tra Massa Finalese e Mirandola, nella Bassa modenese, su indicazione dei servizi sociali, e mai più restituiti, malgrado alcune famiglie siano state successivamente prosciolte da ogni accusa;

   l'inchiesta vorrebbe dimostrare l'inconsistenza delle accuse secondo cui i bambini sarebbero stati vittime di abusi sessuali da parte di una rete satanica di pedofili che li costringeva ad assistere e compiere riti satanici e sacrifici umani nei cimiteri della zona, promossi e diretti da un sacerdote, nonostante le indagini non abbiano mai riscontrato prove;

   le dichiarazioni rese dai minori non sarebbero supportate da prove quali fotografie, riprese audiovideo, testimonianze dei custodi del cimitero, non furono ritrovati cadaveri, mentre le stesse testimonianze dei bambini derivavano da quanto riportavano gli assistenti sociali senza che vi fosse traccia di registrazioni dei colloqui con i minori;

   sembrerebbe che gli assistenti sociali impiegassero la tecnica dello «svelamento progressivo», per cui il minore vittima di abuso rivelerebbe gradualmente la propria storia e per questo viene fatto parlare il più possibile: in questo caso, questa tecnica potrebbe aver prodotto effetti gravissimi, con interrogatori lunghi e ripetuti, atti a far dire ai minori ciò che gli interroganti adulti si aspettavano di ascoltare, anziché i fatti reali;

   nel corso del processo, le perizie mediche che avrebbero dovuto accertare gli abusi sui minori sono state del tutto controverse, avendo alcuni periti addirittura negato che i bambini abbiano mai subito violenze;

   metà degli accusati è stata prosciolta da ogni accusa e nel frattempo alcuni di loro sono morti: una madre si è suicidata; il sacerdote accusato di dirigere la setta, Don Govoni, è morto d'infarto e successivamente dichiarato innocente; altre due madri sono morte in carcere; un indagato è stato colpito da un attacco cardiaco;

   l'Unione dei comuni modenesi are nord s'è fatta carico delle spese per l'affido e le terapie psicologiche dei minori sottratti, versando 4 milioni di euro, di cui circa la metà destinata al Cab, «Centro aiuto al bambino», aperto privatamente dalla dottoressa Donati, una tra gli assistenti sociali responsabile degli «interrogati» e delle sottrazioni dei bambini, per fornire assistenza ai bambini di cui diagnosticava i traumi, dopo che l'Asl aveva deciso di appaltare il servizio all'esterno;

   l'inchiesta Veleno ha raccolto le testimonianze di due ragazze all'epoca minori, le quali hanno dichiarato rispettivamente: «Ho la certezza di aver inventato tutto» e «Mi sono sentita sequestrata da assistenti sociali, psicologhe e giudici. Queste persone non devono più avere a che fare con dei bambini. Io chiedo questo. Lo faccio per i bambini di oggi, perché non devono più subire quello che ho subito io»;

   a seguito dell'inchiesta, psicologi e assistenti sociali sono stati convocati nella commissione servizi sociali del Consiglio dell'unione dei comuni modenesi area nord per fare luce sulla vicenda e l'ente ha deciso di non rinnovare la quota associativa annuale al Cismai, il coordinamento dei servizi per i maltrattamenti dei minori in Italia, a cui appartenevano molti degli assistenti protagonisti della vicenda;

   dall'altra parte, è pervenuta alla stampa, nel gennaio 2018, una lettera attribuita a quattro dei bambini a suo tempo sottratti alle famiglie, nella quale, da adulti, confermano la veridicità di tutto quello che riferirono sulle accuse alle famiglie;

   quanto descritto esemplifica un fenomeno molto ampio, come denuncia la Campagna Nidi Violati che si occupa, in rete con associazioni, degli allontanamenti sui minori ex articolo 403 del codice civile su segnalazioni all'interforze contro genitori accusati di molestie, maltrattamenti, abusi e incapacità genitoriale, per i quali dopo anni o decenni si accerta la totale innocenza, noti anche come «falsi positivi»;

   rappresentanti della Campagna in audizione in commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza nell'ottobre 2017 hanno ribadito la mancanza di dati e informazioni aggiornate che rendono difficile affrontare il fenomeno e comprenderne la portata;

   i primi studi su falsi ricordi, falsa memoria e falsi positivi risalgono agli anni ‘70: quantomeno negli anni ‘90, gli specialisti avrebbero dovuto conoscere il rischio, nell'approccio psicologico sul fanciullo e l'adolescente, di indurre i minori a falsi ricordi;

   è fondamentale che questo fenomeno venga eradicato: lo Stato dovrebbe farsi garante del benessere dei minori e dovrebbe contrastare comportamenti illeciti, soprattutto di organi o funzionari pubblici, che pregiudicano l'integrità psico-fisica dei bambini e delle loro famiglie –:

   di quali informazioni e dati disponga il Governo sul fenomeno descritto in premessa, con particolare riguardo alle azioni intraprese ai sensi dell'articolo 403 del codice civile e dei «falsi positivi», accertati anche tramite sentenze giudiziali, nonché degli affidi di minori in generale;

   quali iniziative intenda intraprendere, anche normative, al fine di porre fine al fenomeno descritto in premessa.
(2-00397) «Ascari».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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