ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00370

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 168 del 30/04/2019
Firmatari
Primo firmatario: MARROCCO PATRIZIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 30/04/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 30/04/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER LA FAMIGLIA E LE DISABILITA'
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30/04/2019
MINISTERO PER LA FAMIGLIA E LE DISABILITA' 03/05/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 07/05/2019
Stato iter:
10/05/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/05/2019
Resoconto MARROCCO PATRIZIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 10/05/2019
Resoconto CANDIANI STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 10/05/2019
Resoconto MARROCCO PATRIZIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/05/2019

SVOLTO IL 10/05/2019

CONCLUSO IL 10/05/2019

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00370
presentato da
MARROCCO Patrizia
testo presentato
Martedì 30 aprile 2019
modificato
Venerdì 10 maggio 2019, seduta n. 173

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della giustizia, il Ministro per la famiglia e le disabilità, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
   la sottrazione del minore alla famiglia, dopo l'attivazione delle misure di tutela temporanee previste dalla legge, è considerata soluzione «limite» che sancisce l'insuperabilità delle difficoltà della famiglia di origine ad assicurare al minore un ambiente familiare idoneo;
   nel caso limite in cui la famiglia non sia in grado di provvedere alla crescita e all'educazione del minore si applicano quindi gli istituti dell'affidamento e dell'adozione (legge n. 184 del 1983). In particolare, in materia di affido, si prevede che il minore temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo sia affidato ad una famiglia, preferibilmente con figli minori, o ad una persona singola, in grado di assicurargli il mantenimento, l'educazione, l'istruzione e le relazioni affettive di cui egli ha bisogno. Ove non sia possibile, è consentito l'inserimento del minore in una comunità di tipo familiare o, in mancanza, in un istituto di assistenza pubblico o privato, che abbia sede preferibilmente nel luogo più vicino a quello in cui stabilmente risiede il nucleo familiare di provenienza. Per i minori di età inferiore a sei anni l'inserimento può avvenire solo presso una comunità di tipo familiare;
   la legge prevede, inoltre, che le regioni, nell'ambito delle proprie competenze e sulla base di criteri stabiliti dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, definiscano gli standard minimi dei servizi e dell'assistenza che devono essere forniti dalle comunità di tipo familiare e dagli istituti e verifichino periodicamente il rispetto dei medesimi;
   in genere, sono individuate tre macro-tipologie di comunità di accoglienza residenziale per minori: le comunità familiari/case famiglia, caratterizzate dalla presenza stabile di adulti residenti, tra cui rientrano anche le comunità multiutenza; le comunità educative/socio-educative, caratterizzate da operatori/educatori che non abitano stabilmente in comunità ma sono presenti con modalità «a rotazione»; le comunità socio-sanitarie, che possono essere comunità familiari, case famiglia o comunità educative, caratterizzate dalla compresenza di funzioni socio-educative e terapeutiche;
   nell'ambito di tali strutture, opera nel Lazio la casa famiglia «La Valle dei Fiori», fondata nel 1997 dall'associazione G.M. Gioventù Mariana Centro Sociale Ragazzi, che accoglie minori da 0 a 6 anni, e che si avvale di un’équipe di professionisti che operano a favore dei piccoli, creando un ambiente sereno e stimolante. L'ambiente familiare, sereno e pieno di attenzione, favorisce il recupero psicofisico dei piccoli, affinché possano reinserirsi gradatamente in un nuovo contesto familiare: rientro nella famiglia d'origine, affido o adozione, sostenuti da figure professionali della casa famiglia e delle istituzioni. Tutta la struttura è orientata a favorire la crescita del bambino, collaborando con i servizi sociali del territorio per la rimozione delle cause che hanno determinato l'allontanamento del piccolo o il suo stato di abbandono, affinché possa recuperare la sua dimensione umana e sociale all'interno della famiglia;
   la stessa aderiva al progetto «Sostegno alla genitorialità – Asilo Nido auto-organizzato Valle Aurelia» del Municipio 18 di Roma, che rappresentava un importante sostegno alle famiglie per il dopo-scuola; purtroppo, dall'insediamento della giunta comunale presieduta dal sindaco Virginia Raggi, il progetto, a quanto consta agli interpellanti, non è stato più finanziato;
   «La Valle dei Fiori» vanta inoltre numerosi crediti da parte di diversi enti locali per il periodo 2011-2019: si tratta infatti di oltre 300.000 euro di pendenze che la struttura deve riscuotere da una decina di enti, tra municipi di Roma e comuni del Lazio;
   il tema delle risorse è centrale e coinvolge moltissime strutture: troppo frequentemente sono esse stesse a creare, spesso a proprie spese, percorsi virtuosi per questi ragazzi che diversamente si troverebbero ancora una volta soli ad affrontare il loro futuro;
   è poi compito obbligatorio dello Stato garantire un adeguato e rigoroso controllo circa l'operato delle realtà di accoglienza e il mantenimento degli standard e dei criteri di qualità; è pertanto necessario rendere effettivi ed efficienti, sull'intero territorio nazionale, i controlli previsti e le connesse responsabilità istituzionali;
   anche a tal fine occorre, tuttavia, che i soggetti preposti allo svolgimento di tali attività possano disporre di adeguate risorse finanziarie e professionali e che siano previste sanzioni nel caso in cui i controlli non siano regolarmente eseguiti;
   è inoltre fondamentale adottare iniziative di prevenzione, in particolare per evitare che si arrivi troppo tardi, con interventi riparativi dopo che maltrattamenti e abusi si sono già verificati. Il sistema di protezione va ripensato come uno degli strumenti da mettere in campo, fra gli altri, e non come il solo strumento che spesso si configura come «ultima spiaggia» –:
   quali iniziative di competenza intenda intraprendere il Governo per sostenere l'operato delle strutture di accoglienza per minori di cui in premessa, per garantire standard di qualità per tutte le strutture, da nord a sud Italia, ed evitare che vi siano comunità virtuose costrette a chiudere – interrompendo percorsi che sono di alta qualità – per i gravissimi ritardi accumulati dai comuni nel liquidare gli importi necessari alla copertura dei costi vivi;
   quali iniziative di competenza intenda adottare per assicurare la funzionalità e il servizio fino ad ora garantito dalla casa famiglia «La Valle dei Fiori»;
   quali iniziative intenda implementare, per quanto di competenza, per rendere effettivi ed efficienti i controlli sulle diverse realtà di accoglienza, e le connesse responsabilità istituzionali poste in capo alle procure della Repubblica presso i tribunali per i minorenni, alle aziende sanitarie e agli enti locali, volti a fare emergere casi di particolare gravità, ma anche e soprattutto a livello ordinario per analizzare aspetti di grande rilievo che ineriscono alla sensibilità di un minorenne nella vita quotidiana, per una più attenta valutazione delle esigenze del minore e delle pregresse problematiche ad esso legate, fondamentali per il collocamento presso strutture o famiglie affidatarie;
   se intenda adottare iniziative per rivedere i criteri utilizzati per il collocamento dei minori presso le diverse realtà di accoglienza, e quali azioni intenda realizzare per favorire adeguati percorsi di tutela, cura e crescita del minore, tenendo conto delle caratteristiche del minore e della compatibilità del suo personale progetto educativo con quello delle comunità presenti sul territorio o delle famiglie affidatarie in grado potenzialmente di accoglierlo.
(2-00370) «Marrocco, Occhiuto».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

situazione economica

famiglia

minore eta' civile