ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00348

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 159 del 09/04/2019
Firmatari
Primo firmatario: PASTORINO LUCA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 09/04/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI 09/04/2019
FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 09/04/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 09/04/2019
Stato iter:
12/04/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/04/2019
Resoconto PASTORINO LUCA LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 12/04/2019
Resoconto SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 12/04/2019
Resoconto PASTORINO LUCA LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/04/2019

SVOLTO IL 12/04/2019

CONCLUSO IL 12/04/2019

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00348
presentato da
PASTORINO Luca
testo presentato
Martedì 9 aprile 2019
modificato
Venerdì 12 aprile 2019, seduta n. 162

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della difesa, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
   il Governo pro tempore ha avviato nel maggio 2017 un programma pluriennale di acquisizione di aeromobili a pilotaggio remoto della categoria Male (Medium Altitude Long Endurance) e di potenziamento delle capacità di Intelligence, Surveillance and Reconnaissance della Difesa, il cui costo complessivo è stato stimato in circa 766 milioni di euro, con il seguente andamento temporale di massima: 9,8 milioni di euro per il 2017, 72 milioni di euro per il 2018, 79 milioni di euro per il 2019, 83,8 milioni di euro per il 2020, 123,4 milioni di euro per il 2021, 161 milioni di euro per il 2022, 57 milioni di euro per il 2023 e 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2032;
   la produzione dei suddetti aeromobili avrebbe dovuto svolgersi presso gli stabilimenti della «Piaggio Aerospace» di Villanova di Albenga e di Genova;
   in un primo momento il Governo aveva concluso un accordo con la «Piaggio Aerospace» per la consegna di venti esemplari di velivoli del tipo P.2HH a fronte di un corrispettivo di 766 milioni di euro. Successivamente, come riferito dallo stesso Governo in Parlamento, si è preferito puntare all'acquisto di soli otto esemplari di velivoli del tipo P1HH per un valore di 250 milioni di euro, destinati ad applicazioni sempre più duali, anche al fine di rafforzare l’expertise italiano verso il drone europeo EuroMale. Lo stesso Governo ha precisato che la scelta di puntare sul modello P.1HH e di abbandonare il più avanzato modello P.2HH di nuova generazione sarebbe sostanzialmente legata a tre obiettivi: 1) preservare i circa 1.200 posti di lavori dell'azienda di Villanova d'Albenga; 2) rafforzare le competenze italiane in vista del programma del drone europeo EuroMale; 3) avere a disposizione droni da impiegare per una molteplicità di applicazioni che comprendono anche la sorveglianza dei flussi migratori e il monitoraggio ambientali;
   dopo alcuni mesi di sostanziale stallo della vicenda e stante la particolare congiuntura industriale che interessava la «Piaggio Aerospace», è voluto intervenire il Ministro della difesa Elisabetta Trenta dicendosi disposta a voler cambiare il destino dell'azienda, «supportando», come dalla stessa affermato, «la creazione delle condizioni idonee ad una soluzione più duratura possibile, che possa contemperare al meglio le esigenze operative dello Strumento militare e il valore strategico dell'azienda». Nella fattispecie, prosegue il Ministro, «mi adopererò perché ciò avvenga anche con l'attuazione di un programma di rinnovamento della flotta di velivoli P180 già disponibile presso le Forze Armate, intervento peraltro risultato di grande rilevanza già in sede di riunione con le rappresentanze sindacali presso il MiSE del 26 febbraio scorso»;
   a gettare tuttavia nello sconforto i lavoratori interessati sono state le successive parole dello stesso Ministro che ha specificato testualmente che, quanto al drone militare P1HH, «sono in corso approfondimenti per ricercare ulteriori sinergie che permettano il proseguimento del programma nel più ampio interesse nazionale», anche se «sono venute meno alcune fondamentali condizioni abilitanti», parole interpretate dagli interessati come una sostanziale frenata ai finanziamenti per la certificazione del drone;
   dopo le dichiarazioni del Ministro della difesa, nel corso di un incontro svoltosi all'Unione Industriali di Savona, il commissario Vincenzo Nicastro ha annunciato l'avvio a decorrere dal 1o maggio 2019 della procedura di cassa integrazione per la gran parte dei 1.027 lavoratori, un provvedimento che di fatto certifica l'interruzione della produzione in relazione alla situazione di stand by dell'azienda aeronautica –:
   se il Governo intenda portare a compimento l'acquisto, già preventivato, dei droni P.1HH e confermare il contributo allo sviluppo dei droni P.2HH e se, al contempo, sia confermata la commessa pubblica per rinnovare la flotta governativa dei P180;
   quali siano le iniziative che il Governo intende porre in essere al fine di salvaguardare i lavoratori della Piaggio Aero Industries Spa e quali siano in concreto le azioni che si impegna a portare avanti in favore della produzione e manutenzione del reparto motori della stessa azienda.
(2-00348) «Pastorino, Fassina, Fornaro».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria aeronautica

aereo

cassa integrazione