ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00313

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 147 del 22/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: SANTELLI JOLE
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 22/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ETTORE FELICE MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/03/2019
APREA VALENTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/03/2019
CATTANEO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/03/2019
FITZGERALD NISSOLI FUCSIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/03/2019
GIACOMONI SESTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/03/2019
MANDELLI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/03/2019
MUGNAI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/03/2019
PALMIERI ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/03/2019
POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/03/2019
PRESTIGIACOMO STEFANIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/03/2019
RAVETTO LAURA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/03/2019
SACCANI JOTTI GLORIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/03/2019
ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/03/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 22/03/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00313
presentato da
SANTELLI Jole
testo di
Venerdì 22 marzo 2019, seduta n. 147

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   dal 2010, sono stati introdotti incentivi fiscali per favorire il cosiddetto rientro dei «cervelli» in Italia, nell'ambito della legge «controesodo», promossa dal Governo Berlusconi, indirizzata in particolare a ricercatori e docenti residenti all'estero, con l'obiettivo di attrarre capitale umano; la prima normativa è stata la legge n. 238 del 2010 (regime più favorevole ma con durata sperimentale) poi stabilizzata con l'articolo 44 del decreto-legge n. 78 del 2010, successivamente modificato, in vigore dal 1° gennaio 2017;

   l'obiettivo è quello di favorire lo sviluppo del Paese mediante la valorizzazione delle esperienze umane, culturali e professionali di quanti hanno studiato, lavorato o conseguito una specializzazione post lauream all'estero, incentivando il loro rientro in Italia;

   le normative susseguenti, sotto il Governo Renzi, hanno riguardato dapprima alcune proroghe fino al 2015 e poi al 2017 e, successivamente, con il cosiddetto decreto «internazionalizzazione delle imprese» (decreto legislativo n. 147 del 2015), è stata ampliata la platea dei beneficiari, con contestuale riduzione degli sgravi fiscali sul reddito imponibile;

   con le disposizioni di cui all'articolo 44 del decreto-legge n. 78 del 2010, con riferimento agli sgravi per ricercatori e docenti, il reddito è conteggiato al 10 per cento e non concorre alla produzione netta ai fini Irap; per i cosiddetti «impatriati», lavoratori dipendenti o autonomi, manager, lavoratori ad alta specializzazione e laureati, l'imponibilità del reddito prodotto in Italia è limitata al 50 per cento del totale, con una retribuzione esentasse per un quinquennio, anche per i manager distaccati; mentre i cosiddetti contro-esodati in rientro, che sono stati residenti in Italia e trasferiti all'estero e che hanno deciso di tornare entro la fine del 2015, possono optare per un reddito imponibile al 20 per cento (donne) e al 30 per cento (uomini); in alternativa, per questi ultimi, è concesso di optare per un regime più favorevole, accedendo al regime degli «impatriati» per cinque anni, con tassazione sul 50 per cento del reddito dal 2016 al 2020;

   sul regime fiscale di coloro che dall'estero trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia e su quello relativo ai lavoratori cosiddetti «impatriati», sono intervenute ulteriori modifiche con la legge di stabilità 2016 e la legge di bilancio 2017; tali ripetuti interventi non contribuiscono a dare certezze sulla corretta interpretazione della citata disciplina e, dunque, sulla sua utilizzabilità nell'ambito delle politiche in favore del personale di ritorno dall'estero e per il rientro di professionalità qualificate (ricercatori e docenti);

   la predetta normativa, e segnatamente il decreto-legge n. 78 del 2010, aveva attratto in Italia circa 7 mila emigrati nel giro di tre anni, permettendo a migliaia di scienziati italiani all'estero di tornare nel nostro Paese;

   tuttavia, nel 2017 l'Agenzia delle entrate ha stabilito, con circolari interpretative (circolare N. 17 /E e risoluzione N. 146 /E del 2017) e in modo retroattivo, che all'agevolazione fiscale hanno diritto solo i ricercatori iscritti all'Aire, l'Anagrafe degli italiani residenti all'estero, nonostante la stessa Agenzia delle entrate (come risulta da una risposta resa nel 2010 alla domanda di un contribuente) non avesse finora richiesto tale ulteriore requisito concomitante con gli altri richiesti, riconoscendo comunque il beneficio fiscale;

   la conseguenza di tali circolari interpretative dell'Agenzia delle entrate è emersa dall'invio di numerose cartelle esattoriali a coloro cui, essendo contestata la mancata iscrizione all'Aire, viene richiesto di saldare un conto particolarmente salato;

   come riportato da alcune testate giornalistiche, alcuni scienziati e ricercatori tornati dall'estero, con la promessa di importanti agevolazioni fiscali assicurate dalle previsioni normative su citate, hanno denunciato, anche mediante una lettera al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di aver ricevuto richieste di rimborso da parte dell'Agenzia delle entrate, con sanzioni che in alcuni casi superano i 100 mila euro, distruggendo in tal modo progetti familiari costruiti con sacrificio negli anni –:

   se non ritenga di dover intraprendere le iniziative di competenza al fine di chiarire l'interpretazione della normativa, volta a superare l'applicazione restrittiva da parte dell'Agenzia delle entrate, circa i requisiti necessari per la fruizione delle agevolazioni fiscali finalizzate al cosiddetto «rientro dei cervelli» in Italia, con particolare riguardo alla richiesta di adempimento di iscrizione all'Aire, quale ulteriore requisito non previsto dalla normativa vigente;

   se non ritenga opportuno adottare iniziative per scongiurare l'instaurarsi di contenziosi in materia, superando le incertezze interpretative e le soluzioni in palese contraddizione con l'originaria finalità delle norme, che rischiano di minare fortemente l'affidabilità dell'intero «sistema Italia».
(2-00313) «Santelli, D'Ettore, Aprea, Cattaneo, Fitzgerald Nissoli, Giacomoni, Mandelli, Mugnai, Palmieri, Polverini, Prestigiacomo, Ravetto, Saccani Jotti, Zangrillo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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