ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00305

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 144 del 19/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO ELVIRA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 19/03/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/03/2019
Stato iter:
18/09/2019
Fasi iter:

RITIRATO IL 18/09/2019

CONCLUSO IL 18/09/2019

Atto Camera

Interpellanza 2-00305
presentato da
SAVINO Elvira
testo di
Martedì 19 marzo 2019, seduta n. 144

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   gli ematologi italiani si sono ormai da anni organizzati in una rete non solo di centri clinici (Gimema, per gli adulti; Aieop, per i bambini, ad esempio), ma anche in una rete di laboratori che si mettono a disposizione per fornire a chiunque, a prescindere dal luogo di residenza o dal centro clinico che lo ha in carico, le indagini diagnostiche necessarie (prevalentemente, indagini molecolari necessarie a scegliere la terapia più corretta o a monitorare l'andamento di una cura in un caso di leucemia);

   non tutte le indagini oggi necessarie e disponibili per eseguire l'indispensabile diagnosi di precisione vengono eseguite in tutti i laboratori, e questo peraltro non è né necessario sia perché si stratta di indagini molto sofisticate, che solo anni di esperienza sul campo hanno consentito di arrivare a fare correttamente, sia perché sono esami costosi e la scelta di centralizzare in pochi laboratori è già una realtà, che produce eccellenza oltre ad un risparmio di risorse e di competenze;

   è lecito affermare che l'ostacolo non è la complessità della malattia da curare o delle indagini molecolari da eseguire, bensì la burocrazia, poiché risulta lungo, complesso e difficile spedire un campione biologico da un centro clinico al laboratorio di un altro centro, anche se c'è l'assoluta disponibilità da parte di tutti i centri a collaborare nel segno dell'efficienza;

   in questa situazione, spesso per motivi solo burocratici, è necessario chiedere al paziente di andare da una parte e dall'altra per ripetere i prelievi, quando sarebbe sufficiente farli tutti insieme una volta sola nel centro in cui è in cura e spedirli poi nei diversi laboratori coinvolti;

   tutto questo si sta rendendo indispensabile perché, negli ultimi 20 anni, la ricerca di base e traslazionale in ematologia ha aperto la strada allo sviluppo di terapie innovative, le cosiddette «targeted therapy», o «terapie mirate sul bersaglio», quei farmaci intelligenti che colpiscono la cellula neoplastica leucemica senza attaccare le cellule sane. La complessità delle indagini necessarie a tipizzare le diverse forme di malattie per scegliere la terapia giusta ha indotto gli ematologi (adulti e pediatrici) a realizzare una rete nazionale di diagnostica integrata formata da laboratori specializzati (operanti solo nel Servizio sanitario nazionale) su tutto il territorio italiano;

   in particolare, la Fondazione Gimema ha realizzato una rete dedicata alla diagnosi ed al monitoraggio della risposta al trattamento per pazienti con leucemia mieloide cronica (Lmc), leucemia mieloide acuta (Lma), le neoplasie mieloproliferative philadelphia negative (Mpn Ph-) e in futuro pazienti con sindromi Mielodisplastiche (MDS). L'obiettivo del progetto è offrire la migliore qualità disponibile negli accertamenti diagnostici molecolari e genomici, utilizzando laboratori di eccellenza esistenti, senza generare nuova spesa e ottimizzando le risorse a disposizione;

   la finalità è quella garantire a tutti i pazienti la stessa accuratezza negli esami diagnostici, indipendentemente dal centro presso il quale sono in cura. Il paziente esegue il prelievo di sangue presso il centro ematologico dove è in cura e l'ematologo spedisce il campione con un corriere dedicato al laboratorio di riferimento aderente al network LabNet. Il campione sarà quindi analizzato dal laboratorio tramite sofisticate indagini molecolari o istopatologiche, standardizzate e condivise tra i laboratori afferenti al network. Il paziente in trattamento presso un centro di ematologia può avvalersi, pertanto, di un esame diagnostico effettuato in laboratori standardizzati secondo elevati standard europei, senza doversi spostare dal suo centro;

   i principali ostacoli alla diffusione della diagnostica in rete nei laboratori di eccellenza sono rappresentati da problemi amministrativi e burocratici legati alle regioni e alle prestazioni corrisposte per ciascun esame. Spesso è necessaria l'autorizzazione aziendale o regionale per consentire la spedizione dei campioni tra laboratori di ospedali del Ssn anche all'interno della stessa regione – o tra regioni diverse;

   il progetto «La Salute un bene da difendere, un diritto da promuovere», coordinato da Salute donna onlus è un progetto di advocacy che vede la collaborazione di 24 associazioni di pazienti, di una commissione tecnicoscientifica di valore internazionale e di un intergruppo parlamentare nazionale e di quattro intergruppi consiliari. La Fondazione Gimema partecipa a questo progetto con l'obiettivo primario di sensibilizzare, a tutti i livelli, gli interlocutori politici in grado di intervenire in modo virtuoso, al fine di ottenere un'autorizzazione ufficiale alla libera circolazione dei campioni inter ed extra-regione per i pazienti con neoplasie ematologiche. In questo senso, solo un adeguamento ed un abbattimento di regole burocratiche – a costo zero, senza nessun aggravio di costi per il Ssn – potrebbe implementare un simile progetto –:

   quali iniziative urgenti il Governo intenda intraprendere per quanto di competenza, anche normative, per snellire in modo perentorio le regole burocratiche che oggi impediscono una sollecita ed efficiente circolazione dei campioni dei pazienti affetti da patologie ematologiche all'inferno delle reti ematologiche esistenti sul territorio italiano, al fine di consentire una migliore e più efficiente presa in carico e cura dei pazienti stessi.
(2-00305) «Elvira Savino».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

terapeutica

malattia del sangue