ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00269

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 124 del 12/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: GERMANA' ANTONINO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/02/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/02/2019
PRESTIGIACOMO STEFANIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/02/2019
BARTOLOZZI GIUSI FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/02/2019
MINARDO ANTONINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/02/2019
SCOMA FRANCESCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/02/2019
SIRACUSANO MATILDE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/02/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 12/02/2019
Stato iter:
15/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/02/2019
Resoconto GERMANA' ANTONINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 15/02/2019
Resoconto DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 15/02/2019
Resoconto GERMANA' ANTONINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/02/2019

SVOLTO IL 15/02/2019

CONCLUSO IL 15/02/2019

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00269
presentato da
GERMANÀ Antonino
testo di
Martedì 12 febbraio 2019, seduta n. 124

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   la situazione in cui versa il sistema viario siciliano, già da tempo critica, va aggravandosi sempre di più, in particolare quella delle autostrade dove si verificano sempre più incidenti, con numerosissimi morti a causa delle pessime condizioni in cui versano, con gallerie fatiscenti, carreggiate cosparse di buche, frane diffuse;

   a titolo esemplificativo, vale la pena segnalare le condizioni dell'autostrada A18 Messina-Catania che rappresenta la principale dorsale autostradale della Sicilia orientale nonché parte integrante dell'itinerario europeo E45. La centralità di questa opera è altresì rimarcata dai numeri: da anni ormai i volumi di traffico tra Messina e Catania sfiorano circa i 30 milioni di veicoli in transito, e in particolare tra le località di Taormina e Giardini Naxos annualmente registra oltre 2 milioni di turisti;

   purtroppo, altri dati numerici rendono l'A18 protagonista nel settore viario siciliano: basti ricordare che nel corso del 2018 sono stati ben 617 gli incidenti registrati su un tracciato caratterizzato da gravi e inaccettabili criticità in numerosi tratti. Sulla medesima autostrada, il 15 gennaio 2019 l'ispettore capo della polizia stradale di Giardini Naxos, Angelo Spadaro, è rimasto ucciso, schiacciato contro il guard-rail da un tir sopraggiunto, mentre l'agente stava intervenendo per un altro incidente;

   il governo regionale in carica sta intervenendo con 46 milioni di euro per manutenere tutta la tratta messinese A18 e A20, in tutto 120 chilometri da riasfaltare e 30 chilometri di barriere, in direzione Catania e in direzione Palermo, da finanziare con 120 milioni di euro dal Patto per il Sud. Inoltre, 16 milioni di euro sono previsti per la sistemazione della tratta interessata dalla frana di Letojanni in essere dal 2015 (con 4 milioni di euro della protezione civile regionale);

   si riscontrano però gravissime problematiche riconducibili ad anni di inerzia da parte delle precedenti amministrazioni regionali e del Consorzio autostrade siciliane (Cas), ente gestore della rete stradale, quest'ultimo interessato da un'inchiesta della direzione investigativa antimafia, che nel 2017 emetteva ordinanze di arresto, interessando oltre 50 indagati tra il personale del consorzio, con accuse di appalti truccati e progetti inesistenti e ipotizzando reati di falso, abuso d'ufficio e truffa per fatti riguardanti le autostrade A18 e A20, per l'ammontare di 1,3 milioni di euro;

   le previsioni del Cas di circa 510 mila euro per interventi di pavimentazione delle tratte ammalorate appaiono ormai insufficienti. Si continua, infatti, a svolgere micro interventi, di poche centinaia di metri. Risulta, inoltre, che l'appalto per riasfaltare l'intera carreggiata da Messina a Giarre, per un valore di 24,3 milioni di euro, sia fermo, in attesa del via libera del provveditorato regionale delle opere pubbliche, organo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. «Così vuole il codice degli appalti, solo che al Provveditorato fanno poche sedute e i tempi si allungano a dismisura», precisano dal Cas ammettendo così la grave e inaccettabile situazione in cui versa la Sicilia;

   il Ministro interpellato, durante la conferenza stampa del 20 novembre 2018, ha affermato che per risolvere il problema della viabilità avrebbe adottato «il modello Genova», nominando un commissario straordinario al quale avrebbe assegnato i poteri e i fondi necessari;

   la ragione per cui «al di là delle appartenenze politiche è necessario lavorare insieme», risiedeva nella necessità di abbreviare i tempi. Il Ministro ha affermato, altresì, che «forse già nel prossimo consiglio dei ministri», sarà nominato un commissario straordinario per la Sicilia, per «mettere in condizione di ordinarietà una situazione che al momento appare assimilabile, per buona parte dei 26 mila chilometri di strade provinciali, a quelle postbelliche»;

   lo stesso Ministro interpellato ha poi aggiunto: «Servono interventi ordinari e straordinari, sono qui a proporre un commissario straordinario governativo che non si sostituisca alla Regione, ma che integri. Un nome proposto dalla Regione con la condivisione di tutti. Lo dico con grande sincerità: oggi lo Stato torna a interessarsi concretamente della Sicilia». E anche che «Qui bisogna riprendere in mano la situazione. E se servono poteri speciali lo faremo. Così in pochi mesi qualche cantiere può essere sbloccato»;

   gli interpellanti ricordano che le ex province, oggi liberi consorzi comunali e città metropolitane, sono sottoposte a un prelievo forzoso, solo parzialmente ridotto con l'ultima legge di bilancio;

   il processo di riforma avviatosi dal 2014 non ha però ricevuto adeguato sostegno finanziario da parte dello Stato, anzi è stato caratterizzato dal crescente prelievo forzoso che ha quasi cancellato ogni autonomia finanziaria regionale, a giudizio degli interpellanti in palese violazione dell'articolo 119 della Costituzione. Di tale avviso è anche la Consulta, come risulta dalla sentenza n. 137 del 2018. Il prelievo forzoso operato dallo Stato, in violazione dei princìpi costituzionali, ha reso impossibile l'erogazione di fondamentali servizi pubblici essenziali, soprattutto in materia di viabilità, ma essa incide complessivamente sulla possibilità di fornire adeguati servizi sociali, come l'edilizia scolastica;

   si è, pertanto, innanzi a un caso definibile come «dissesto indotto» dalla normativa, che ha reso impossibile il completamento del processo di riforma avviato prima dal legislatore nazionale, poi dalla regione siciliana;

   la richiamata sentenza della Corte Costituzionale afferma che: «L'omissione del legislatore statale lede l'autonomia di spesa degli enti in questione (...) perché la necessità di trovare risorse per le nuove funzioni comprime inevitabilmente le scelte di spesa relative alle funzioni preesistenti, e si pone altresì in contrasto con il principio di corrispondenza tra funzioni e risorse, ricavabile dall'articolo 119, quarto comma, della Costituzione (...) perché all'assegnazione delle funzioni non corrisponde l'attribuzione delle relative risorse, nonostante quanto richiesto dalla L. n. 56 del 2014 e dalla sentenza n. 205 del 2016 di questa Corte.». La sentenza della Suprema Corte è auto esplicativa –:

   se le condizioni di cui in premessa corrispondano al vero e, in tal caso, quali iniziative il Governo intenda assumere;

   in particolare, se e quando il Governo intenda adottare le iniziative di competenza per provvedere alla nomina di un commissario straordinario, come affermato nel corso della conferenza stampa citata, per risolvere la drammatica situazione della viabilità stradale in Sicilia, dotandolo di fondi adeguati;

   quali iniziative, anche di carattere normativo, il Governo intenda assumere al fine di intervenire sulla causa principale delle problematiche illustrate in premessa, cioè in merito al prelievo forzoso che provoca la mancata erogazione dei servizi pubblici essenziali descritti, con particolare riguardo alla tutela della libertà di circolazione, nonché al diritto alla mobilità, costituzionalmente garantiti ma, di fatto, in Sicilia, non pienamente goduti dai cittadini-utenti a causa della impossibilità di percorrere gran parte della rete viaria.
(2-00269) «Germanà, Gelmini, Prestigiacomo, Bartolozzi, Minardo, Scoma, Siracusano».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto finanziario

consorzio comunale

rete viaria