ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00200

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 94 del 05/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: GALIZIA FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/12/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCERRA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
IANARO ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
PAPIRO ANTONELLA MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
PENNA LEONARDO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
BRUNO RAFFAELE MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
GIORDANO CONNY MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
TORTO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
DE GIORGI ROSALBA MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
CARBONARO ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
CARELLI EMILIO MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
CASA VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
CASSESE GIANPAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
CATALDI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
CATTOI MAURIZIO MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
CILLIS LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
CIMINO ROSALBA MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
CORNELI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
COSTANZO JESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
CUBEDDU SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018
D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 04/12/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER IL SUD
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER IL SUD delegato in data 04/12/2018
Stato iter:
25/01/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/01/2019
Resoconto GALIZIA FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 25/01/2019
Resoconto LEZZI BARBARA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (SUD)
 
REPLICA 25/01/2019
Resoconto GIORDANO CONNY MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/01/2019

SVOLTO IL 25/01/2019

CONCLUSO IL 25/01/2019

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00200
presentato da
GALIZIA Francesca
testo presentato
Mercoledì 5 dicembre 2018
modificato
Venerdì 25 gennaio 2019, seduta n. 114

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per il sud, per sapere – premesso che:
   dopo sette anni di recessione (2008-2014) l'economia delle regioni meridionali accenna una, seppur lenta, crescita, che tuttavia sta avvenendo in ritardo rispetto agli altri Paesi europei ed extra-europei;
   gli ultimi dati disponibili, contenuti nel Rapporto Svimez 2018 «L'economia e la società del Mezzogiorno», mostrano un tasso di crescita del prodotto interno lordo nel Mezzogiorno dell'1,4 per cento – rispetto al +1,5 per cento nel Centro-nord – con un trend di lenta ripresa rispetto all'anno precedente, seppur in un contesto di grande incertezza e con il rischio di una frenata dell'economia meridionale;
   il rapporto PMI Mezzogiorno 2018 attesta, inoltre, che le piccole e medie imprese del Mezzogiorno vantano un fatturato di 130 miliardi di euro, che vale circa il 10 per cento di tutto il prodotto interno lordo nel Meridione. Rispetto all'anno precedente, nel 2017 il fatturato è aumentato del 2,7 per cento più della media nazionale ed è tornato ai livelli pre-crisi. Sotto il profilo numerico durante la crisi economica sono scomparse circa 4.000 imprese, essendo passati da 29.000 a meno di 25.000. Nel biennio 2016-2017 la rotta si è invertita, ma mancano ancora 2.000 aziende per tornare ai livelli pre-crisi;
   sussiste ancora una forte disuguaglianza territoriale tra il Nord e il Sud del Paese che, sotto il profilo sociale, riflette un forte indebolimento della capacità del welfare di supportare le fasce più disagiate della popolazione: la carenza e l'inadeguatezza della qualità dei servizi pubblici e di prestazioni essenziali incide, infatti, anche sulla tenuta sociale dell'area meridionale e rappresenta un ostacolo in termini di produttività delle imprese e benessere degli abitanti, facendo emergere un malessere economico, sociale, lavorativo e sanitario sempre più diffuso;
   sul tasso di apprendimento al Sud pesa anche il contesto economico-sociale e territoriale: la disoccupazione, la povertà diffusa, l'esclusione sociale, la minore istruzione delle famiglie di provenienza e, soprattutto, la mancanza di servizi pubblici efficienti influenzano i percorsi scolastici e l'apprendimento; basti pensare che il tasso di occupazione per i diplomati e i laureati nel Mezzogiorno a tre anni dalla laurea è pari a 70 mila su 160 mila (43,8 per cento) contro i 220 mila su 302 mila (72,8 per cento) del Centro-nord;
   questi dati spiegano anche perché negli ultimi 15 anni c’è stato un aumento dei giovani del Sud emigrati verso il Centro-nord e/o verso l'estero: nell'anno accademico 2016/2017, i giovani del Sud iscritti, all'università sono circa 685 mila circa, di questi il 25,6 per cento studia in un ateneo del Centro-nord. Nello stesso anno accademico il movimento «migratorio» per studio ha interessato, quindi, circa il 30 per cento dell'intera popolazione rimasta a studiare in atenei meridionali;
   tra le cause del crescente divario tra il Nord e il Sud del Paese vi è anche l'incapacità di accesso, di spesa e di utilizzo efficiente dei fondi europei, in particolare di quelli strutturali e di investimento destinati in via prioritaria alle regioni del Sud;
   la politica di coesione territoriale dell'Unione europea rappresenta – per impegno finanziario, estensione geografica e arco temporale – uno dei programmi più importanti al mondo in tema di redistribuzione di ricchezze tra regioni e Paesi, volti a stimolare la crescita nelle aree in ritardo di sviluppo con un approccio place based;
   in particolare per il Mezzogiorno i fondi della coesione, se accompagnati da adeguati investimenti nazionali che ne agevolino i meccanismi di spesa, possono favorire la trasformazione verso un'economia intelligente e inclusiva, per dare ai giovani l'opportunità di vivere e lavorare nei luoghi di appartenenza, per innalzare la qualità dei servizi (scuole, sanità, trasporti), per rendere l'ambiente più verde e più resiliente rispetto ai rischi;
   gli strumenti finanziari contenuti nei programmi operativi dei fondi strutturali mettono a disposizione consistenti risorse per sostenere il rafforzamento del tessuto produttivo del Mezzogiorno e l'accelerazione nell'utilizzo di queste risorse risulta fondamentale per garantire l'effettiva erogazione di tali fondi ai destinatari finali e contribuire a offrire alle piccole e medie imprese meridionali un contesto più efficiente nel quale competere;
   malgrado l'accelerazione intervenuta negli ultimi mesi, la politica di coesione non è riuscita a ridurre i divari del Mezzogiorno, infrastrutturali, sociali, economici e l'Italia è ancora lontana dal centrare gli obiettivi di spesa prefissati per le politiche di coesione, così come diversamente successo nel resto dell'Europa; tale ritardo costituisce un fattore assai grave, considerato che questi fondi aggiuntivi rappresentano risorse fondamentali per il Sud, che andrebbero impiegate in modo più celere ed efficace;
   in particolare, l'attuazione dei programmi europei sconta oggi un ritardo che interessa sia i programmi operativi nazionali sia quelli regionali, coinvolgendo, sebbene in misura differente, le regioni del Mezzogiorno, come pure quelle del Centro-nord;
   per rafforzare lo sviluppo e la competitività delle Pmi del Mezzogiorno appare, dunque, imprescindibile potenziare non solo l'effettiva capacità di spesa dei fondi di coesione, ma anche la cosiddetta capacity building delle amministrazioni coinvolte nella politica di coesione, elemento questo che incide positivamente sulla performance economica e che ha un effetto di stimolo per il prodotto interno lordo dei territori nei quali si interviene –:
   nell'ambito delle politiche di governo finalizzate ad un efficientamento della capacità di programmazione, progettazione e spesa dei fondi europei a disposizione del nostro Paese, in primis quelli strutturali destinati alle regioni del Mezzogiorno, quali iniziative specifiche si intendano adottare a sostegno delle piccole e medie imprese che operano al Sud, al fine di poter assicurare un corretto impiego delle risorse e favorire la ripresa del sistema produttivo meridionale.
(2-00200) «Galizia, Scerra, Ianaro, Papiro, Villani, Penna, Bruno, Giordano, Di Lauro, Torto, De Giorgi, Carbonaro, Carelli, Carinelli, Casa, Cassese, Cataldi, Maurizio Cattoi, Chiazzese, Cillis, Cimino, Ciprini, Colletti, Corda, Corneli, Costanzo, Cubeddu, Dadone, Dall'Osso, D'Ambrosio, D'Arrando».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

coesione economica e sociale

politica comunitaria dell'ambiente

piccole e medie imprese