ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00088

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 42 del 11/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: NOVELLI ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 10/09/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 10/09/2018
Stato iter:
17/09/2018
Fasi iter:

RITIRATO IL 17/09/2018

CONCLUSO IL 17/09/2018

Atto Camera

Interpellanza 2-00088
presentato da
NOVELLI Roberto
testo di
Martedì 11 settembre 2018, seduta n. 42

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della salute, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   nonostante nell'ultimo decennio i bambini obesi e sovrappeso nel nostro Paese siano diminuiti, l'Italia resta il Paese «più grasso» d'Europa; si tratta di risultati preoccupanti, che svelano l'adozione reiterata e diffusa sul nostro territorio di pessime abitudini alimentari da parte degli adulti e di conseguenza dei minori e persino di uno scarso interesse per la salute, poiché essere magri non è una questione meramente estetica, bensì di benessere;

   secondo l'organizzazione mondiale della sanità, obesità e sovrappeso rappresentano una delle emergenze più rilevanti della sanità mondiale, poiché associate a morte prematura e universalmente riconosciute come fattori di rischio per numerose patologie croniche, quali malattie cardiovascolari, ictus, diabete tipo 2, nonché alcuni tipi di tumore, come le neoplasie colon rettali, renali, della colecisti, endometriali;

   per arginare questo fenomeno, uno Stato ha il dovere di agire su più fronti, partendo dall'educazione alimentare e dalla corretta informazione sulle conseguenze di comportamenti alimentari scorretti, fino all'introduzione di un efficace sistema di etichettatura dei prodotti alimentari, passando per una necessaria regolamentazione della pubblicità degli alimenti, in particolare quella rivolta ai bambini;

   contemporaneamente, appare importante la creazione di una collaborazione tra industria alimentare ed esperti di nutrizione e salute, al fine di modificare i prodotti immessi sul mercato, calibrando i contenuti di sale, zuccheri e grassi;

   il ruolo educativo della scuola, nell'ambito dell'educazione alimentare, rappresenta un elemento fondamentale del processo di sviluppo delle giovani generazioni, nella consapevolezza che i corretti comportamenti alimentari, costituiscono fonte di salute e benessere per uno stile di vita ispirato ad una sana alimentazione mediterranea;

   a tal fine, le recenti iniziative in ambito comunitario, hanno previsto l'introduzione di programmi destinati a migliorare l'accesso ai prodotti alimentari, con riferimento ai bambini che frequentano scuole materne, istituti d'istruzione primaria o secondaria amministrati o riconosciuti dalle autorità competenti di uno Stato membro;

   si rileva il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, che istituisce un'organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, nell'ambito delle misure di applicazione;

   interventi normativi supplementari, di modifica al suesposto regolamento (UE) n. 1308 del 2013, hanno stabilito inoltre, nuove misure intese a riunire in un quadro comune, due distinti programmi per le scuole: «Frutta nelle scuole» e «Latte nelle scuole», con l'obiettivo di affrontare con maggiore decisione, il problema della cattiva alimentazione, rafforzare la dimensione educativa dei programmi e contribuire alla lotta contro l'obesità;

   il programma di educazione sperimentale nelle scuole, annunciato nel marzo 2017 dal Governo pro tempore Renzi, (che avrebbe dovuto coinvolgere tutte le scuole d'Italia a partire dall'anno scolastico in corso, ma che in realtà non ha conseguito particolare successo), se da un lato ha rappresentato un'iniziativa di sensibilizzazione condivisibile sul tema del cibo sano e sostenibile per i giovani, dall'altro non è stato adeguatamente sostenuto anche attraverso interventi finanziari per favorire l'iniziativa, non avendo determinato alcun effetto positivo in termini di conoscenza e divulgazione per una corretta educazione alimentare nelle scuole;

   la necessità d'intervenire in maniera più efficace, per migliorare il quadro di salute delle giovani generazioni, attraverso una serie di linee guida in materia di educazione alimentare nelle scuole, risulta a tal fine non più rinviabile, se si valuta il preoccupante aumento della diffusione di sovrappeso e obesità e le future implicazioni socio-sanitarie legate al prevedibile incremento delle malattie cronico-degenerative connesse a questi stati –:

   se, in base a quanto esposto in premessa, il Governo abbia intenzione di assumere iniziative per prevedere o valutare, anche attraverso un tavolo di confronto interministeriale, coinvolgendo esperti di nutrizione e industria alimentare, un possibile intervento per migliorare il quadro di salute delle giovani generazioni, promuovendo una serie di linee guida in materia di educazione alimentare nelle scuole;

   se si ritenga opportuno assumere iniziative per aumentare la gamma dei prodotti agroalimentari ammissibili, all'interno delle scuole, riconoscendo una particolare attenzione a quelli facenti parte della dieta mediterranea, che rappresenta un patrimonio culturale condiviso dell'umanità, ed una componente importante di identità culturale d'innovazione e sviluppo economico sostenibile ed elemento riconosciuto di prevenzione delle malattie cardiovascolari;

   se si intendano assumere iniziative per concedere una specifica valenza qualitativa e distintiva alle produzioni agricole e agroalimentari a partire da quelle di qualità certificata e biologiche e dagli alimenti a «chilometro zero» provenienti da filiera corta, le cui caratteristiche di qualità nutrizionali, di sicurezza, di eticità e di ecocompatibilità degli alimenti, possono determinare effetti positivi e virtuosi, all'interno del quadro di salute delle giovani generazioni;

   se si intendano assumere iniziative per aumentare la diffusione di un corretto modello agroalimentare, attraverso la presenza dei prodotti del made in Italy, il cui valore qualitativo e nutrizionale universalmente riconosciuto, è fondamentale per assicurare la sicurezza alimentare all'interno delle scuole e ridurre le patologie legate al sovrappeso e all'obesità.
(2-00088) «Novelli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica agricola comune

malattia

organizzazione comune di mercato