ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00083

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 40 del 07/08/2018
Firmatari
Primo firmatario: FASSINA STEFANO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 07/08/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 07/08/2018
Stato iter:
02/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 02/10/2018
Resoconto FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 02/10/2018
Resoconto VACCA GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
 
REPLICA 02/10/2018
Resoconto FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/10/2018

SVOLTO IL 02/10/2018

CONCLUSO IL 02/10/2018

Atto Camera

Interpellanza 2-00083
presentato da
FASSINA Stefano
testo presentato
Martedì 7 agosto 2018
modificato
Martedì 2 ottobre 2018, seduta n. 54

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro per i beni e le attività culturali, per sapere – premesso che:
   l'area di forma triangolare in fondo a via del Casale Ghella a Roma rientrava nella lottizzazione F/2 «Volusia», fatta oggetto nel 2003 di compensazione urbanistica anche per causa del vincolo archeologico imposto con decreto ministeriale del 19 dicembre 1985, che a tutela dell'intero complesso della villa romana di Casale Ghella vieta «ogni costruzione anche a carattere non permanente» pure nella sua fascia di rispetto;
   dalla cessione gratuita è stata esclusa l'area (divenuta poi di proprietà della Topazio srl) che, per metà circa della sua superficie, ricade all'interno del vincolo archeologico indiretto e per intero è soggetta a due vincoli paesaggistici imposti nel 1986 a tutela dei quali le norme del piano territoriale paesistico n. 15/7 vietano «la ubicazione di nuovi edifici anche se con strutture e materiali precari»;
   il piano regolatore generale adottato nel 2003 e definitivamente approvato il 12 febbraio 2008 destina l'ex zona F/2 a «verde pubblico e servizi pubblici di livello locale», lasciandone fuori l'area triangolare che è stata destinata a «Città da ristrutturare – tessuti nei programmi integrati prevalentemente residenziali», malgrado i vincoli di inedificabilità prescritti anche dalla «componente primaria A» della «rete ecologica» individuata dallo stesso piano regolatore generale, per la quale le norme tecniche di attuazione dispongono che «sono vietati gli interventi diretti di categoria NE» (nuova edificazione);
   il 16 febbraio 2009 è stato chiesto il rilascio del permesso di costruire per un progetto di costruzione di 2 palazzine, progetto che, per ricavare un accesso carrabile dalla punta del triangolo che si affaccia su via del Casale Ghella, invade per un fronte di 6 metri quota parte dell'area che ha fatto parte della cessione gratuita e che attualmente rientra nel parco Volusia aperto al pubblico (particella 1008 del foglio catastale 203);
   la quota parte prevista dal progetto, che non risulterebbe conforme alle prescrizioni di legge, ricade anche all'interno della perimetrazione del parco di Veio, le cui misure di salvaguardia vietano la realizzazione di nuovi tracciati stradali;
   per l'approvazione del progetto è stata indetta il 20 marzo 2012 una conferenza di servizi a cui hanno partecipato, esprimendo pareri favorevoli e nulla osta, la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per il comune di Roma (1o agosto 2012) e la soprintendenza speciale beni archeologici di Roma (2 agosto 2012);
   i pareri favorevoli e i nulla osta, a quanto risulta all'interpellante, sono stati rilasciati senza motivare la deroga concessa ai divieti imposti dal decreto del vincolo archeologico e dalle norme di tutela dei due vincoli paesaggistici prescritte dal piano territoriale paesistico regionale del Lazio;
   il parere favorevole del 2 agosto 2012 è stato rilasciato senza tener adeguatamente conto della nota protocollo n. 4261 del 4 aprile 1991, con cui la direzione generale dell'ufficio centrale beni ambientali, architettonici, archeologici, artistici e storici aveva «bocciato» l'accesso da via del Casale Ghella al progetto della lottizzazione F/2, prescrivendo che nella zona interessata da vincolo non si sarebbe potuto effettuare nessun intervento;
   il 29 agosto 2012 la direzione regionale beni culturali e paesaggistici del Lazio ha rilasciato il parere favorevole finale, a condizione che la strada di accesso fosse realizzata in materiale biocompatibile e non in asfalto e che nella fascia di rispetto del vincolo archeologico non fosse realizzato il parcheggio auto, per assicurare la visuale verso il complesso della villa romana, ad avviso dell'interpellante senza tener conto che il dislivello di quasi 9 metri tra la quota di via del Casale Ghella (109,70) e la quota tipo dell'area della «Topazio» (118,30) costringerà allo sbancamento del terreno che impedirà qualunque visuale, considerando che sul ciglio dovrà essere realizzato un muro di cinta di 50 centimetri con un'inferriata di 150 centimetri;
   dalla conferenza di servizi risulta all'interpellante essere stato escluso l'Ente parco di Veio, che avrebbe potuto dare un parere negativo al rilascio del nulla osta sulla quota parte di terreno ricadente nel Parco Volusia;
   in data 28 agosto 2017 l'ufficio del dipartimento programmazione e attuazione urbanistica ha rilasciato il permesso di costruire n. 210, che, a quanto consta all'interpellante, non indicherebbe nessuna delle particelle catastali su cui autorizza ad edificare;
   ai sensi del comma 5 dell'articolo 21 del decreto legislativo n. 42 del 2004 i nulla osta rilasciati dalla soprintendenza speciale beni archeologici di Roma risulterebbero scaduti, per cui il soprintendente o chi per lui potrebbe dettare prescrizioni ovvero integrare o variare quelle già date in relazione al mutare delle tecniche di conservazione;
   dal 2 luglio 2018 sono iniziati i lavori che hanno portato al pesante sbancamento dovuto al forte dislivello delle quote –:
   se il Ministro interpellato non ritenga necessario e urgente esercitare i controlli di competenza sull'operato delle suddette strutture del Ministero, provvedendo a garantire il rispetto del vincolo archeologico indiretto, dei vincoli paesaggistici e delle altre prescrizioni di tutela.
(2-00083) «Fassina».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

archeologia

licenza edilizia

parco nazionale