ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00079

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 40 del 07/08/2018
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO ELVIRA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 07/08/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA FAMIGLIA E LE DISABILITA'
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA FAMIGLIA E LE DISABILITA' delegato in data 07/08/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00079
presentato da
SAVINO Elvira
testo di
Martedì 7 agosto 2018, seduta n. 40

   La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro per la famiglia e le disabilità, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:

   in Italia, attualmente, i parchi giochi accessibili ai bambini con disabilità, sia nelle aree verdi pubbliche, sia nelle scuole, sono meno del 5 per cento del totale: d'altronde, i primi parchi giochi inclusivi sono apparsi nel nostro Paese da pochi anni e per essere riconosciuti come tali devono adottare una serie di misure e accorgimenti in relazione alle attrezzature e alle strutture che rendano possibili i giochi ai bambini normodotati e non;

   moltissime strutture sono state progettate e realizzate per ospitare i bambini con diverse abilità e i parchi gioco inclusivi, spesso completati grazie alla determinazione di genitori e associazioni che non si sono arresi di fronte alle prime difficoltà, sono una realtà sociale importante, anzi fondamentale, per consolidare il processo di integrazione e uguaglianza di tutti;

   purtroppo il numero delle strutture presenti è nettamente inferiore rispetto alle esigenze e alle richieste e questa situazione costituisce una grave carenza nelle politiche inclusive del nostro Paese, aggravata dal fatto che la «Convenzione sui diritti del Fanciullo», firmata a New York il 20 novembre 1989 e ratificata dallo Stato italiano con legge 27 maggio 1991, n. 176, prevede esplicitamente, che «gli Stati parte riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica»: non si fanno differenze per bambini e ragazzi con disabilità tra i titolari di tale diritto;

   con la legge n. 18 del 3 marzo 2009 il nostro Paese ha ratificato e reso esecutiva la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con protocollo opzionale, adottata dall'Assemblea generale dell'Onu il 13 dicembre 2006 ed entrata in vigore il 3 maggio 2008;

   tale Convenzione dispone che gli Stati prendano «le appropriate decisioni per assicurare che i bambini con disabilità abbiano eguale accesso alla partecipazione ad attività ludiche, ricreative e di tempo libero, sportive, incluse tutte quelle attività che fanno parte del sistema scolastico»;

   purtroppo l'Italia è ancora molto indietro sul tema, non solo perché mancano i finanziamenti, ma perché manca una vera e propria politica dell'inclusione, una reale sensibilità da parte delle amministrazioni locali, nonché il senso civico e il rispetto del bene pubblico, visto che anche i parchi giochi esistenti non inclusivi sono spesso inaccessibili, perché sporchi, caratterizzati da incuria o distrutti dai vandali o in condizioni pessime, in quanto poco e mal manutenuti;

   il gioco dovrebbe essere un diritto di tutti i bambini, ma, in un contesto come quello attuale, costituisce un problema insormontabile quando la difficoltà a muoversi o l'incapacità di vedere, oppure ancora la scarsa capacità d'attenzione e concentrazione lo compromettono. Se per tutti i bambini esiste un diritto al gioco, la disabilità rischia di negarlo, soprattutto quando i giochi, gli strumenti e le attrezzature tradizionali costituiscono barriere insormontabili;

   i bambini con disabilità hanno il diritto, quindi, di giocare in spazi adatti alle loro esigenze, con strumenti idonei alle loro capacità e per farlo hanno bisogno di parchi giochi inclusivi, parchi giochi per tutti, ovverosia di aree attrezzate con singole giostre o interi spazi dove anche i bambini con disabilità (fisiche o sensoriali) o con problemi di movimento possano giocare in sicurezza, come ed insieme a tutti gli altri –:

   quali iniziative di competenza i Ministri interpellati intendano assumere per diffondere la cultura e la politica dell'inclusione in tutte le sedi, anche attraverso opportuni accordi con gli enti locali e le scuole, affinché venga dato seguito alle previsioni della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e alla conseguente realizzazione di parchi giochi inclusivi, dove tutti i bambini, indipendentemente dalle loro condizioni psicofisiche, possano esercitare il loro diritto al gioco.
(2-00079) «Elvira Savino».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

convenzione ONU

parco dei divertimenti

diritti del bambino