ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00078

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 40 del 07/08/2018
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO ELVIRA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 07/08/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 07/08/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 07/08/2018
Stato iter:
28/09/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/09/2018
Resoconto SAVINO ELVIRA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 28/09/2018
Resoconto PESCE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
 
REPLICA 28/09/2018
Resoconto SAVINO ELVIRA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/09/2018

SVOLTO IL 28/09/2018

CONCLUSO IL 28/09/2018

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00078
presentato da
SAVINO Elvira
testo presentato
Martedì 7 agosto 2018
modificato
Venerdì 28 settembre 2018, seduta n. 52

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
   da anni ormai nella regione del Salento in Puglia, tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca, vengono distrutte intere coltivazioni di ulivi a causa della presenza di un batterio originario della California chiamato « Xylella Fastidiosa»; tale parassita, difficile da eliminare, è giunto in Italia con l'importazione di piante ornamentali di caffè infette, provenienti dall'America centrale e, purtroppo, ha colpito le distese di uliveti di cui la Puglia è ricca, mettendo i coltivatori nelle condizioni di doverli eradicare e bruciare in quanto pericolosi anche per la fauna;
   il batterio è stato trasmesso dalla «cicala sputacchina» che è un insetto ad apparato pungente-succhiatore che, una volta assorbita la linfa delle piante, la trasporta su altri fusti e li contagia;
   il ceppo di batterio che ha devastato gli ulivi in Puglia è in grado di attaccare anche altre piante, come il ciliegio, il mandorlo, l'oleandro e alcune ornamentali;
   l'unico rimedio ad oggi conosciuto per eliminare il parassita pare sia il taglio radicale del tronco e l'estirpazione delle radici stesse: le ripercussioni negative sull'agricoltura pugliese risultano evidenti e si tradurranno in un danno inestimabile;
   il batterio si è infatti diffuso anche in altre zone d'Italia producendo gli stessi effetti disastrosi con un reale pericolo per tutta la penisola;
   la Francia ha adottato misure, considerate in linea con la legislazione dell'Unione europea, contro la diffusione della « Xylella fastidiosa» che prevedono il blocco delle importazioni delle piante dalla Puglia e da altre zone colpite dal batterio;
   il decreto firmato dal Ministro dell'agricoltura francese, Stephane Le Foli, in vigore già dal 4 aprile 2015, vieta l'importazione di 102 tipi di piante vive dal territorio pugliese e di quelle piante contaminiate dal batterio e inibisce gli scambi intra-europei con la Puglia con un conseguente rafforzamento di un piano di controllo su tutto il territorio transalpino;
   la procura di Lecce continua ad indagare su eventuali ritardi, omissioni, manipolazioni rispetto all'importazione delle piante provenienti dai Paesi extracomunitari in Europa, e alla diffusione colposa di malattia delle piante; nonostante il 17 luglio 2018 siano scaduti gli ultimi sei mesi di proroga, i pubblici ministeri titolari dell'indagine, Elsa Valeria Mignone e Roberta Licci, hanno deciso di non chiedere al giudice per le indagini preliminari l'archiviazione del fascicolo aperto nel 2015 ma di poter continuare ad indagare su tre dei dieci, tra ricercatori e funzionari, già iscritti nel registro degli indagati, su cui maggiormente sarebbero emersi elementi tali da necessitare un ulteriore approfondimento;
   dopo l'estate gli investigatori della Forestale depositeranno presso i pubblici ministeri l'informativa finale sulla quale stanno ancora lavorando. L'ipotesi di reato resta quella di diffusione colposa di malattia delle piante, perché i due magistrati sono convinti della tesi finora sostenuta ovvero che il batterio killer non è arrivato casualmente nel Salento, ma vi sia stato portato volutamente, complice un mancato controllo da parte di chi sarebbe dovuto essere preposto a vigilare con opportune tutele e non l'ha fatto;
   il 21 marzo 2018 si è svolto a Bari un convegno organizzato dall'Accademia Pugliese delle scienze, a cui hanno partecipato tutti i principali ricercatori coinvolti nello studio di questa patologia vegetale, tra cui Donato Boscia e Maria Saponari, entrambi dell'istituto per la protezione sostenibile delle piante del Consiglio nazionale delle ricerche, e Francesco Porcelli, professore associato al dipartimento di scienze del suolo, della pianta e degli alimenti (Disspa) dell'università di Bari «Aldo Moro»;
   il nodo cruciale emerso è che, come era da aspettarsi, l'espansione verso nord di Xylella continua inesorabile. È arrivata oramai da Oria a Cisternino, alle porte della provincia di Bari, e ha invaso una notevole porzione della zona di contenimento nelle province di Brindisi e Taranto al punto che, si pensa, potrebbe essere necessario spostare ancora a nord il confine della zona «cuscinetto»;
   in presenza di una preponderanza di prove e di un consenso diffuso nella comunità dei ricercatori, è una inutile e dannosa perdita di tempo ricercare ulteriori evidenze scientifiche, richiedere l'ennesimo esperimento e formulare l'ennesima teoria, se non finalizzata alla ricerca della cura e dell'eliminazione dell'agente patogeno;
   nel corso della precedente legislatura, numerosi sono stati gli atti di sindacato ispettivo, tra i quali l'interpellanza urgente n. 2-00928 presentata dall'interpellante, e le commissioni agricoltura di Camera e Senato avevano avviato e svolto numerose audizioni, ma ad oggi si è ancora ad un punto morto –:
   quali iniziative il Governo intenda porre in essere per affrontare e risolvere, senza ulteriori ritardi, la fase di crisi economica degli agricoltori e dei vivaisti, che, rispettivamente, con l'abbattimento delle piante di olivo e con la sospensione o l'annullamento dei contratti e delle forniture, perdono la loro fonte di reddito e di sopravvivenza;
   quali iniziative si intendano adottare per incentivare la ricerca finalizzata a studiare il patogeno, l'insetto vettore, ed individuare ogni misura idonea a prevenire e curare gli ulivi e le altre specie vegetali attaccate dalla Xylella fastidiosa mediante progetti che mettano in rete tutti gli istituti di ricerca operanti a livello nazionale e internazionale e salvaguardando l'aspetto paesaggistico, ambientale e produttivo dei territori colpiti, caratterizzati nelle zone delle province di Lecce, Brindisi e Taranto da oliveti secolari, da oliveti produttivi e da vegetazione spontanea colpita dal batterio;
   quali iniziative il Governo intenda adottare per definire e attuare un piano di certificazione delle produzioni vivaistiche in grado di verificare tutte le produzioni, in modo da certificare l'assenza del patogeno prima di ogni movimentazione di materiale vivaistico e da evitare qualsiasi blocco di esportazioni, e per riconoscere incentivi e sovvenzioni a tutti coloro che aderiscono al protocollo di certificazione delle produzioni vivaistiche;
   quali proposte si intendano avanzare, anche a livello europeo, per il finanziamento delle attività di prevenzione e di ripristino del potenziale produttivo ridottosi a causa dell'infezione causata dalla Xylella fastidiosa, nonché per la certificazione di tutte le aziende anche vivaistiche che oggi sono esposte a rischi economici molto importanti.
(2-00078) «Elvira Savino, Occhiuto».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto di forniture

diritto comunitario

pianta vegetante