ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00063

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 35 del 31/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 31/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 31/07/2018
BERSANI PIER LUIGI LIBERI E UGUALI 31/07/2018
BOLDRINI LAURA LIBERI E UGUALI 31/07/2018
CONTE FEDERICO LIBERI E UGUALI 31/07/2018
EPIFANI ETTORE GUGLIELMO LIBERI E UGUALI 31/07/2018
FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI 31/07/2018
FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI 31/07/2018
MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI 31/07/2018
OCCHIONERO GIUSEPPINA LIBERI E UGUALI 31/07/2018
PASTORINO LUCA LIBERI E UGUALI 31/07/2018
ROSTAN MICHELA LIBERI E UGUALI 31/07/2018
SPERANZA ROBERTO LIBERI E UGUALI 31/07/2018
STUMPO NICOLA LIBERI E UGUALI 31/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 31/07/2018
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 31/07/2018
Stato iter:
05/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/10/2018
Resoconto FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 05/10/2018
Resoconto GAETTI LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 05/10/2018
Resoconto FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 31/07/2018

ATTO MODIFICATO IL 01/08/2018

DISCUSSIONE IL 05/10/2018

SVOLTO IL 05/10/2018

CONCLUSO IL 05/10/2018

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00063
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo presentato
Martedì 31 luglio 2018
modificato
Venerdì 5 ottobre 2018, seduta n. 57

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro della difesa, per sapere premesso che:
   il 16 luglio 2018, alle ore 12.42, le navi Open Arms e Astral, impegnate in una missione di «Save and Rescue», hanno intercettato una comunicazione tra il mercantile Triades e la Guardia costiera libica in cui quest'ultima segnala la posizione di un gommone in difficoltà con migranti a bordo non lontano dal mercantile;
   secondo il Comandante della Astral, dalle comunicazioni successive, sarebbe emerso che la posizione del gommone sia stata fornita dalla Guardia costiera italiana;
   il primo firmatario del presente atto di sindacato ispettivo, che si trovava a bordo della Astral vicino all'area di comando dell'imbarcazione, ha potuto assistere a tutte le comunicazioni avvenute in quelle ore;
   per 10 ore il mercantile Triades è rimasto in prossimità del gommone, chiedendo istruzioni alla Guardia costiera libica;
   alle ore 20.39, la Guardia costiera libica suggerisce al comandante del Triades di contattare la motovedetta Ras-al Jadr, che non risponderà alle chiamate;
   in seguito la Guardia costiera libica autorizza il mercantile a proseguire verso Misurata in quanto di lì a poco sarebbe arrivato un loro mezzo ad effettuare il soccorso. Da quel momento non vi è stata più alcuna comunicazione;
   le navi della ong si sono dirette verso l'ultima posizione segnalata dal mercantile Triades per accertarsi che il gommone non si trovasse ancora in difficoltà;
   alle ore 7.20 del 17 luglio 2018, Open Arms e Astral ritrovano i resti di un gommone alle coordinate 34o 13'N 013o 52,4'E. Il relitto galleggiava leggermente immerso. A bordo tre corpi abbandonati, due donne e un bambino;
   una delle donne, ancora viva, è stata recuperata dai soccorritori, insieme agli altri due corpi ormai senza vita;
   terminate le operazioni di recupero, alle ore 9.18 il comandante della Open Arms ha avvisato il Maritime rescue coordination centre (Mrcc) spagnolo in quanto Stato di bandiera della nave per chiedere istruzioni sul da farsi;
   su indicazione dell'Mrcc spagnolo, il comandante della Open Arms contattava l'Mrcc italiano e quello maltese, chiedendo di farsi carico del coordinamento delle operazioni di salvataggio;
   contestualmente, la guardia costiera libica annunciava l'avvenuto soccorso di un gommone al largo delle coste libiche, con il salvataggio di 158 persone cui era stata prestata assistenza medica e umanitaria nel «campo profughi» di Khoms;
   a quel punto, Open Arms ha reso pubblica la notizia del ritrovamento del gommone affondato, della superstite e dei corpi senza vita, chiedendo al Governo italiano di farsi carico del soccorso;
   il Ministro dell'interno Salvini ha replicato che la versione dei fatti riportata dalla ong e dal deputato fosse falsa e che una testimonianza indipendente avrebbe smentito la notizia rappresentata da Open Arms e dal primo firmatario del presente atto, riferendosi probabilmente alla versione della giornalista, Nadjia Kreinwald, a bordo della motovedetta libica che avrebbe effettuato il salvataggio. La giornalista ha prima confermato che in acqua non sarebbe rimasto più nessuno, salvo poi riferire che il capitano libico dell'imbarcazione le avrebbe parlato di altra missione della guardia costiera libica, avvenuta un paio di ore prima;
   la giornalista, contattata dal primo firmatario del presente atto, ha confermato la circostanza riferitagli e che l'operazione a cui aveva partecipato era partita da Tripoli e ivi ritornata;
   il comandante della Guardia costiera libica di Misurata, Tofag Scare (o Tawfik Skeeb come sembrerebbe), in un'intervista, ha confermato un secondo intervento al largo di Khoms in cui sarebbero stati lasciati a bordo i cadaveri di una donna e un bambino perché non c'era alcun motivo di recuperarli, sostenendo che nessuna altra persona era a bordo;
   questa versione darebbe ragione alla ricostruzione della Open Arms e del primo firmatario del presente atto, confermando l'esistenza di un secondo intervento, nonostante l'affermazione del comandante della guardia costiera libica che l'aver abbandonato in acqua delle persone vive costituirebbe una bugia e una propaganda contro la Guardia costiera libica;
   il Governo italiano continuerebbe a non fornire prove che smentirebbero tale versione. I tracciati depositati presso la Presidenza della Camera all'esito della risposta all'interrogazione a risposta immediata 3-00123 fornita dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in data 1o agosto 2018 non risultano comprensivi delle motovedette italiane e libiche transitate in quel tratto di mare nella notte tra il 16 ed il 17 luglio 2018 –:
   se il Ministro dell'interno intenda chiarire sulla base di quali elementi e di quale prova ha dichiarato che la notizia diffusa dalla Open Arms fosse falsa;
   quale sarebbe la «fonte terza» a cui si riferiva il Ministro dell'interno quando sosteneva di avere delle prove per confutare la tesi della Open Arms e del primo firmatario del presente atto;
   se il Governo abbia sentito direttamente o indirettamente le autorità libiche nelle ore successive al ritrovamento sopra richiamato;
   per quali motivi ci siano volute oltre 10 ore per individuare un porto di sbarco e sulla base di quali motivazioni sia stato individuato come porto di sbarco Catania;
   se sia stato accertato che la Guardia costiera italiana abbia ricevuto una chiamata dal gommone in difficoltà;
   se corrispondano al vero le dichiarazioni del comandante della nave Astral, il quale ha affermato di avere ascoltato, nelle comunicazioni via radio tra il mercantile Triades e la Guardia costiera libica, che la posizione del gommone fosse stata fornita dalla Guardia costiera italiana;
   se, durante le 10 ore di comunicazioni tra il Triades e la Guardia costiera libica, la Guardia costiera italiana fosse a conoscenza della situazione e perché non abbia emanato alcun avviso;
   se il Governo sia in possesso dei dati relativi alle motovedette italiane e libiche transitate nella zona, nella notte tra il 16 ed il 17 luglio 2018, o intenda reperirli tramite la Guardia costiera o la Marina militare e se non ritenga che questi dati debbano essere resi pubblici per permettere di individuare esattamente i responsabili di questa tragedia.
(2-00063)
(Nuova formulazione) «Palazzotto, Fornaro, Bersani, Boldrini, Conte, Epifani, Fassina, Fratoianni, Muroni, Occhionero, Pastorino, Rostan, Speranza, Stumpo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione dell'inquinamento

sorveglianza marittima

nave