ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00058

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 32 del 24/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: LO MONTE CARMELO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 24/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 24/07/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00058
presentato da
LO MONTE Carmelo
testo di
Martedì 24 luglio 2018, seduta n. 32

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:

   Leonardo, già Finmeccanica, anche dopo il suo ridimensionamento, costituisce la principale azienda nazionale nel settore dell'industria aerospaziale e dell'elettronica e una delle poche grandi imprese rimaste nell'alta tecnologia; da qualche anno vive una fase riflessiva, ascrivibile solo in parte all'andamento dell'economia e della finanza mondiale, che ha inciso negativamente sul suo posizionamento nel contesto internazionale;

   negli ultimi mesi del 2017 la comunità finanziaria internazionale, a fronte di risultati inferiori alle aspettative, aveva espresso valutazioni non favorevoli, innescando in borsa un crollo del valore del titolo, che aveva provocato una prima sospensione della sua quotazione;

   il 30 gennaio 2018 l'amministratore delegato Alessandro Profumo ha presentato il piano industriale 2018-2022, affermando essere questo finalizzato a «una crescita sostenibile», presupposto per una reale svolta;

   un'analisi attenta della presentazione di questo piano fa tuttavia emergere perplessità e riserve;

   gli obiettivi commerciali ed economico-finanziari sono ambiziosi: crescita delle vendite con tassi annui superiori al 6 per cento, di redditività dal 2020 a due cifre; tuttavia, su contenuti e costi delle iniziative le indicazioni risultano troppo generiche;

   dei tre settori dell'azienda (elicotteri, aeronautica ed elettronica sicurezza difesa) la presentazione considera solo gli elicotteri. Anche se sono stati proprio i risultati degli elicotteri a determinare una forte flessione del titolo, è da escludere che il settore elicotteri sia quello maggiormente critico: l'andamento degli altri due risulta più preoccupante;

   per tale motivo è singolare il silenzio sugli altri due settori, come se fossero estranei all'interesse futuro dell'azienda;

   neppure un accenno viene fatto all'aeronautica civile, il che sembra dar forza ai rumors relativi all'intenzione di dar corso a cessioni di stabilimenti meridionali, in primo luogo quello storico di Pomigliano;

   c'è silenzio anche sulle strategie per tutelare l'elettronica italiana a fronte dei giganti francesi nella cantieristica navale, civile ma soprattutto militare. In questa situazione, è alto il rischio che il settore venga sopraffatto dall'industria francese; il silenzio sul dossier navi appare preoccupante;

   un ulteriore motivo di perplessità è il sostanziale silenzio sulle linee di lungo periodo e, sulle intenzioni di realizzazione di prodotti futuri;

   i comparti in cui opera Leonardo sono caratterizzati da tempi lunghi per lo sviluppo di nuovi prodotti (fino a otto-dieci anni): è nel quinquennio considerato dal piano che si pongono le basi per il portafoglio prodotti che l'azienda avrà fino al 2030;

   gli scarni accenni del piano riguardano sviluppi in corso da anni (il convertiplano AW 609, avviato quindici anni fa, la versione armata del T346 e l'addestratore basico T345 dal 2014). Nulla si dice circa il lancio di un nuovo velivolo che raccolga l'eredità degli Atr e possa rappresentare il rilancio degli stabilimenti in Campania;

   nulla, inoltre, si precisa circa l'avvio di nuovi sistemi elettronici per Atci Atm sia civili che militari. E tutto ciò mentre i concorrenti esteri sono molto attivi: i francesi e i tedeschi hanno in fase avanzata una nuova generazione di elicotteri con tecnologie innovative;

   tutto questo potrebbe essere indizio della volontà di ridurre l'azienda attraverso la cessione di alcuni rami oppure la loro diluizione in «alleanze» internazionali, in cui Leonardo difficilmente potrebbe avere una posizione di controllo;

   nel caso non ci fosse tale intenzione, allora si tratterebbe, secondo l'interpellante, di una carenza di visione strategica, che fa sperare poco sul futuro della principale industria ad alta tecnologia dell'Italia;

   tali carenze hanno determinato una reazione negativa del mercato finanziario, con un ribasso del titolo e la decisione delle Autorità di vigilanza di sospenderne nuovamente la quotazione;

   risulta all'interpellante che il piano industriale sia stato elaborato da consulenti esterni con un coinvolgimento aziendale limitato alla fornitura di dati;

   non coinvolgere la dirigenza nelle scelte fondamentali implica una valutazione non positiva di quest'ultima, come se fosse estranea ai risultati anche significativi conseguiti in passato;

   il mancato utilizzo delle strutture aziendali e l'affidamento di tali attività a società di consulenza determina duplicazioni di costi. Ciò dovrebbe in teoria attirare l'attenzione del consiglio di amministrazione, del collegio sindacale e dell'organismo di vigilanza;

   nello scorso anno il Ministro dell'economia e delle finanze pro tempore ha proposto all'assemblea l'attuale vertice di Leonardo, peraltro dopo avere cancellato tra i criteri per la nomina la «clausola di onorabilità» della direttiva del governo Monti –:

   se il Ministro dell'economia e delle finanze, nella sua qualità di azionista di riferimento di Leonardo, ritenga di promuovere un attento esame del piano industriale per verificare se e in quale misura quelle che all'interpellante appaiono reticenze e carenze di questo inficino la sua validità e la sua idoneità per una «crescita sostenibile» dell'azienda, con conseguente valutazione sulla direzione dell'azienda;

   se il Ministro dello sviluppo economico, quale responsabile della politica industriale nelle aree strategiche a tecnologia avanzata, intenda valutare quale contributo Leonardo, qualora non rivedesse il suo piano industriale, potrebbe mai dare alla tutela dei settori ad alta tecnologia del Paese.
(2-00058) «Lo Monte».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

industria elettronica

direzione d'azienda