ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00051

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 27 del 16/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: MAGI RICCARDO
Gruppo: MISTO-+EUROPA-CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 16/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 16/07/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00051
presentato da
MAGI Riccardo
testo di
Lunedì 16 luglio 2018, seduta n. 27

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:

   con riferimento alla sentenza relativa al procedimento Commissione/Italia (C297/08 EU:C:2010:115), la Corte di giustizia dell'Unione europea ha accolto un ricorso per inadempimento ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, ed ha constatato che la Repubblica italiana non ha adottato, per la regione Campania, tutte le misure necessarie per assicurare che i rifiuti siano recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza recare pregiudizio all'ambiente;

   il 3 giugno 2010 le autorità italiane hanno inviato una nota contenente la relazione concernente le attività svolte o in corso di adozione per la realizzazione di una rete integrata di impianti di smaltimento dei rifiuti in Campania;

   in data 22 luglio e 8 novembre 2010, alla luce delle informazioni fornite, i servizi della Commissione europea hanno espresso forti riserve quanto all'adeguatezza delle misure previste;

   il 19 gennaio 2011 le autorità italiane hanno inviato una copia della proposta di piano regionale per la gestione dei rifiuti solidi urbani della regione Campania;

   il 24 gennaio 2011 i servizi della Commissione hanno nuovamente espresso le loro preoccupazioni riguardo all'esecuzione della sentenza C297/08;

   dopo aver analizzato tutte le informazioni fornite dalle autorità italiane, la Commissione, ritenendo che la Repubblica italiana non avesse ancora adottato tutte le misure necessarie per dare esecuzione alla citata sentenza C297/08, ha invitato detto Stato membro, mediante lettera di costituzione in mora in data 30 settembre 2011, a presentare, entro un termine di due mesi, le proprie osservazioni al riguardo. Il 6 dicembre 2011, tale termine è stato prorogato fino al 15 gennaio 2012;

   la Repubblica italiana ha risposto alla suddetta lettera di messa in mora mediante varie comunicazioni ed ha inviato, mediante note in data 27 aprile e 22 giugno 2012, la documentazione elaborata dalla regione Campania relativa alla bozza di programma attuativo per la gestione del periodo transitorio 2012-2016;

   il 24 luglio 2012 la Commissione, ritenendo che il suddetto programma attuativo fosse incompleto, ha chiesto alla Repubblica italiana di integrarlo entro il 15 settembre 2012 e di inviare, a partire da quella data, relazioni trimestrali in merito all'esecuzione del programma stesso;

   in data 17 dicembre 2012, nonché 20 marzo e 26 giugno 2013, la Repubblica italiana ha inviato alla Commissione relazioni trimestrali successive riguardanti lo stato di attuazione del programma per il periodo transitorio 2012/2016;

   ritenendo che continuasse ad esistere un problema strutturale e che la Repubblica italiana non avesse adottato, entro il termine impartito, tutte le misure che l'esecuzione della sentenza C297/08 comporta, la Commissione europea ha proposto, il 10 dicembre 2013, il ricorso che ha determinato una sentenza per inadempimento;

   il 16 luglio 2015 la Corte di giustizia dell'Unione europea nella causa C653/13 ha condannato l'Italia per non aver adottato tutte le misure necessarie per l'esecuzione della sentenza C297/08; la Repubblica italiana ha quindi violato gli obblighi che le incombono in virtù dell'articolo 260, paragrafo 1, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea;

   la Repubblica italiana è condannata a pagare alla Commissione europea, una penalità di 120.000 euro per ciascun giorno di ritardo nell'attuazione delle misure necessarie per conformarsi alla sentenza C297/08, a partire dalla data della pronuncia della citata sentenza e fino alla completa esecuzione della sentenza medesima;

   la Repubblica italiana è condannata a pagare alla Commissione europea, sul conto «Risorse proprie dell'Unione europea», una somma forfettaria di 20 milioni di euro;

   il 16 luglio 2018 ossia a tre anni dalla sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea l'ammontare totale delle multe pagate dall'Italia alla Commissione europea è di circa 151 milioni di euro –:

   quali iniziative urgenti di competenza intenda mettere in campo affinché l'Italia si adegui a quanto stabilito dalla Corte di giustizia dell'Unione europea, anche al fine di non dover corrispondere ulteriori sanzioni pecuniarie.
(2-00051) «Magi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

lotta contro l'inquinamento

esecuzione della sentenza