ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00045

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 23 del 10/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
CILLIS LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
FEDERICO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
LICATINI CATERINA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
MANCA ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
NANNI IOLANDA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
RICCIARDI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
ROSPI GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
TRAVERSI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
VARRICA ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
VIANELLO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
BARBUTO ELISABETTA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
MELICCHIO ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
MISITI CARMELO MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
ORRICO ANNA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
SCUTELLA' ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
TUCCI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
AZZOLINA LUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
BALDINO VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
BELLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
BERARDINI FABIO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
BERTI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018
BILOTTI ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 10/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/07/2018
Stato iter:
13/07/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/07/2018
Resoconto PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 13/07/2018
Resoconto MICILLO SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 13/07/2018
Resoconto D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/07/2018

SVOLTO IL 13/07/2018

CONCLUSO IL 13/07/2018

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00045
presentato da
PARENTELA Paolo
testo presentato
Martedì 10 luglio 2018
modificato
Venerdì 13 luglio 2018, seduta n. 26

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   nel cuore del Parco nazionale del Pollino, tra Calabria e Basilicata, in territorio protetto a livello nazionale e dell'Unione europea in quanto zona di protezione speciale (ZPS), nonché patrimonio dell'Umanità tutelato dall'Unesco, è in funzione, da gennaio 2016, una mega centrale a biomasse dell'Enel della potenza di 41 megawatt, che brucia circa 350.000 tonnellate/anno di cippato di legno vergine;
   tale centrale è stata avversata fin dagli inizi degli anni Duemila dalle popolazioni della valle del Mercure, da loro rappresentanti istituzionali – i sindaci dei comuni di Viggianello (Potenza) e Rotonda (Potenza) – e da associazioni e comitati ambientalisti aderenti al Forum «Stefano Gioia», per il disastroso impatto sulla biodiversità del parco, ma anche per i rischi alla salute per le popolazioni residenti connessi all'immissione in ambiente dei prodotti tossici e cancerogeni liberati dalla combustione delle biomasse;
   a tale impatto ambientale va aggiunto quello dei gas di scarico dei 112 grossi camion (fonte Enel) che giornalmente percorrono le tortuose strade interne al Parco, determinando anche gravi disagi e rischi per il normale traffico veicolare;
   ad accrescere i rischi per la salute fin qui descritti si aggiunge la situazione microclimatica della valle del Mercure, caratterizzata da un debole regime di venti e dal fenomeno dell'inversione termica, che sinergicamente determinano una prolungata stagnazione degli inquinanti pericolosi per la salute nel fondovalle, con conseguente e grave nocumento per abitanti, flora e fauna, nonché delle catene alimentari;
   Enel, nella richiesta per l'apertura della centrale, ha presentato uno studio microclimatico non relativo alla valle del Mercure, come d'obbligo, bensì alla valle di Latronico, diversa e distante oltre 11 chilometri dalla prima;
   l'attuale autorizzazione che consente alla centrale di operare è, in realtà, la terza, concessa sempre dalla regione Calabria – per competenza territoriale –, dopo che le precedenti erano state annullate dal giudice amministrativo;
   con l'evidente scopo di superare l'opposizione all'esercizio della centrale, avverso cui anche il direttore del parco aveva espresso parere negativo, è stato costituito un tavolo di concertazione presso il Ministero dello sviluppo economico, promosso e sostenuto anche dal presidente in carica dell'Ente parco nazionale del Pollino, che, in data 14 gennaio 2014, ha portato a siglare un «accordo di compensazione» che prevedeva, tra l'altro, alla lettera m), punto i), misure specifiche per la «tutela e salvaguardia ambientale e della salute e sicurezza delle popolazioni anche attraverso la costituzione di uno specifico Osservatorio Ambientale»;
   si è previsto che tale Osservatorio, «specificamente finalizzato alla promozione di ricerche e studi in campo ambientale, a cura di esperti indipendenti, di provata competenza tecnico-scientifica, individuati dall'Osservatorio stesso», fosse finanziato direttamente ed esclusivamente da Enel, nella misura di 100.000 euro l'anno per otto anni, «con possibilità di ulteriore proroga»;
   ai sottoscrittori del suddetto accordo di compensazione Enel si impegnava a versare: 1.100.000 euro l'anno per otto anni ai comuni di Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Lauria, Laino Castello, Mormanno e Papasidero; 500.000 euro l'anno per otto anni all'Ente parco nazionale del Pollino; 750.000 euro ciascuna, una tantum, alla regione Calabria e alla regione Basilicata;
   a tali somme vanno aggiunti i 400.000 euro che Enel versa annualmente al comune di Laino Borgo sul cui territorio si trova ubicata la centrale;
   Enel ha, perciò, assunto un impegno a versare, per gli otto anni successivi all'apertura della centrale, la somma di 17.500.000 euro per «compensare» quelli che appaiono danni a salute, ambiente e territorio, certamente non compensabili e irreparabili;
   tali somme sono state più volte oggetto di contestazioni, in quanto evidentemente finalizzate ad acquisire l'acquiescenza di enti e istituzioni al distruttivo progetto della centrale del Mercure, e, per di più, esplicitamente proibite da tribunali amministrativi (TAR Puglia Sez. III 17137 15 novembre 2016) come è stato pubblicamente più volte denunciato dal Forum Stefano Gioia;
   il regolamento del già ricordato Osservatorio Ambientale prevede che tale organo venga governato da un consiglio di amministrazione presieduto dal presidente del Parco del Pollino, a giudizio degli interpellanti con un evidente e grave conflitto di interessi tra le due cariche, e che nei componenti di tale consiglio di amministrazione siano rappresentati tutti gli enti e le istituzioni firmatari del riferito accordo di compensazione del 14 gennaio 2014, il che non costituisce una garanzia di indipendenza decisionale;
   per tali motivi l'Osservatorio Ambientale appare agli interpellanti un organismo di parte, così concretizzandosi una situazione di clamoroso conflitto di interessi, eticamente grave e inaccettabile;
   l'Osservatorio Ambientale è stato per di più allocato nella sede del parco del Pollino, il che evidenzia una deprecabile e inaccettabile commistione;
   lo studio per valutare l'impatto degli inquinanti prodotti dalla centrale del Mercure sull'ambiente circostante avrebbe dovuto essere affidato dall'Osservatorio Ambientale, il cui consiglio di amministrazione è presieduto dal presidente del Parco del Pollino, a «esperti indipendenti, di provata competenza tecnico-scientifica», come riportato nell'accordo siglato al Ministero dello sviluppo economico;
   tale studio è stato affidato alla «Fondazione sviluppo sostenibile», che ha provveduto, a nome dell'Osservatorio Ambientale valle del Mercure alla presentazione della «Prima relazione di analisi dei dati ambientali»;
   tale Fondazione annovera tra i soci fondatori proprio Enel;
   quanto illustrato conferma e rafforza l'impressione di inaccettabili collegamenti e rapporti tra Enel, la presidenza dell'Ente Parco, l'Osservatorio Ambientale e la Fondazione sviluppo sostenibile, con tutto ciò che ne consegue –:
   se il Governo non ritenga opportuno assumere le iniziative di competenza volte a ripristinare legalità e giustizia nella valle del Mercure, a sostegno delle popolazioni che hanno visto negare i propri diritti;
   quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per le attività dell'Osservatorio Ambientale, affinché la sua azione sia orientata prevalentemente alla tutela e salvaguardia dell'ambiente, della salute e della sicurezza delle popolazioni, come stabilito dall'accordo di compensazione di cui in premessa;
   se e quali iniziative si intendano adottare nei confronti del presidente del Parco, le cui scelte appaiono, a giudizio degli interpellanti, non coerenti con le finalità di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema di un'area protetta, il cui perseguimento, in virtù del ruolo ricoperto, dovrebbe essere prioritario.
(2-00045) «Parentela, D'Ippolito, Vignaroli, Cillis, Daga, Deiana, Federico, Ilaria Fontana, Licatini, Alberto Manca, Nanni, Ricciardi, Rospi, Terzoni, Traversi, Varrica, Vianello, Zolezzi, Barbuto, Dieni, Melicchio, Misiti, Nesci, Orrico, Scutellà, Tucci, Liuzzi, Azzolina, Baldino, Battelli, Bella, Berardini, Berti, Bilotti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

parco nazionale

protezione dell'ambiente

lavoro autonomo