ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00039

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 21 del 04/07/2018
Firmatari
Primo firmatario: PORCHIETTO CLAUDIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 04/07/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SOZZANI DIEGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/07/2018
GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/07/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 04/07/2018
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 07/11/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00039
presentato da
PORCHIETTO Claudia
testo di
Mercoledì 4 luglio 2018, seduta n. 21

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per la pubblica amministrazione, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

   l'8 maggio 2018, con una lettera indirizzata a tutti i sindaci sperimentatori della carta d'identità elettronica (Cie), l'Anci ha reso noto che oltre 346.000 mila Cie, da essi rilasciate, sono inutilizzabili per l'espatrio a causa di errori nel microchip installati. Ciò sarebbe da imputare, secondo l'Anci, «all'inefficienza del processo produttivo» e «alla mancanza di controlli ad hoc» del Poligrafico dello Stato, in quanto le Cie sono state inviate ai comuni «senza essere testate e collaudate». L'Anci ha stimato un danno erariale sui 50.000.000 di euro. Il Poligrafico ha previsto un piano di sostituzione gratuita, con un costo stimato di circa 5.000.000 di euro. L'entità di tale spesa è stata contestata dai sindacati, che l'hanno giudicata sottostimata. Altre stime parlano di una spesa superiore ai 10.000.000;

   il 20 maggio 2018 la vicenda ha avuto evidenza mediatica e solo allora il Poligrafico ha diramato una nota, nella quale ha sostenuto che le carte interessate al problema sono «solo» 299.000 e che sono «perfettamente funzionanti», anche se possono verificarsi problemi in caso di passaggio delle frontiere. Le CIE, prosegue la nota «(..) potranno quindi continuare ad essere utilizzate (..)». Tuttavia si registrano casi nei quali i cittadini sono stati fermati in aeroporto per «documento non valido». In un periodo di guardia alta contro il terrorismo questo evidentemente può creare grossi problemi;

   l'8 giugno 2018 la procura regionale del Lazio della Corte dei conti ha aperto un fascicolo per verificare i danni, nei quali sono compresi oltre i costi di sostituzione, anche le eventuali richieste di risarcimento dei cittadini per i danni procurati dalla Cie difettosa;

   l'Unione europea ha chiarito che, entro 2 anni, le carte d'identità cartacee, dovranno essere sostituite dalla Cie; il Commissario agli affari interni dell'Unione europea, Avramopolos, lamentando che ancora 88 milioni di cittadini europei continuino ad usare documenti di identità cartacei, con seri rischi per la sicurezza interna dell'Unione, ha affermato che l'Italia è uno dei Paesi in maggiore ritardo;

   altre problematiche, evidenziate sulla stampa, riguardano il costo della Cie e gli abnormi tempi di attesa per ottenerla (oltre 4 mesi a Roma oltre a lunghe attese presso gli uffici comunali), che sono imputati, dai comuni coinvolti, alla incapacità del Ministero dell'interno e del Poligrafico a gestire una procedura rigidamente centralizzata. Ulteriori polemiche riguardano la non perfetta aderenza delle caratteristiche tecnica della Cie alle norme Icao, difettosità che potrebbe compromettere il livello di sicurezza 3 del sistema pubblico di identità digitale (Spid), necessario per la piena affidabilità del documento, come evidenziato in taluni atti di sindacato ispettivo;

   le produzioni del Poligrafico dello Stato, al quale peraltro sono affidate anche le carte valori, dovrebbero essere connotate dal massimo della qualità del prodotto, dalla puntualità del servizio, dalla sicurezza del procedimento e dal costo contenuto per i cittadini, trattandosi dello svolgimento di un servizio pubblico. Da innumerevoli atti parlamentari, in particolare dal 2015 in poi, risultano invece difettosità dei prodotti, lentezza negli approvvigionamenti, scarsa trasparenza e farraginosità nei procedimenti e costi elevati scaricati sui cittadini;

   nel caso esposto si ha a che fare anche con una carenza nei controlli interni e una mancanza di trasparenza nei riguardi delle amministrazioni coinvolte: la Cie difettose sono state emesse tra ottobre 2017 e febbraio 2018; il Poligrafico se ne è reso conto solo a febbraio 2018 e ha diramato precisazioni solo quando la lettera dell'Anci è diventata di dominio pubblico tramite la stampa, il 20 maggio 2018;

   l'allarme lanciato dall'Anci è solo l'ultimo di una serie e dimostra l'elevato grado di esasperazione che gli amministratori locali hanno nei confronti del procedimento per il rilascio delle Cie –:

   quale sia il costo della sostituzione delle 299.000 carte d'identità elettroniche, difettose e quale amministrazione ne sopporterà gli oneri;

   se non si ritenga opportuno individuare le responsabilità degli organi dirigenziali e gestionali del Poligrafico, rispetto alla vicenda della Cie esposta in premessa;

   se non ritengano opportuno assumere iniziative per una riforma delle funzioni e delle lavorazioni in capo al Poligrafico, al fine di migliorare la qualità delle lavorazioni medesime e la relativa affidabilità, o, in alternativa, valutare la possibilità di aprire il settore ai privati, sulla base delle esperienze maturate nei Paesi europei che affidano in outsourcing queste attività, ivi comprese le carte valori, prevedendo che alla mano pubblica restino i compiti di controllo, di accertamento di sicurezza e di affidabilità delle imprese incaricate, nonché di certificazione della qualità della lavorazione, in un quadro di riduzione dei costi a carico dei cittadini.
(2-00039) «Porchietto, Sozzani, Giacometto».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

organizzazione senza fini lucrativi

regione di frontiera

regolamentazione dei trasporti