ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00014

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 6 del 17/04/2018
Firmatari
Primo firmatario: PATASSINI TULLIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 17/04/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 17/04/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00014
presentato da
PATASSINI Tullio
testo di
Martedì 17 aprile 2018, seduta n. 6

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

   il Ministero dell'interno, a seguito dell'accordo Anci/Viminale del 2016, aveva assegnato al comune di Macerata (che già da anni aveva attivato progetti Sprar) la quota di 139 richiedenti asilo;

   attualmente, presso il comune di Macerata, la rete Sprar ha in carico 110 richiedenti asilo;

   la prefettura di Macerata, con bando di aprile 2017, ha predisposto il rinnovo del progetto Cas, assegnando 272 richiedenti asilo a diversi enti attuatori;

   sarebbero dunque 382, tra richiedenti asilo e titolari di protezione, i soggetti attualmente ospitati a Macerata, un numero quindi ben al di sopra della quota assegnata (139);

   per lungo tempo il sindaco di Macerata non ha posto in essere atti formali per chiedere lo spostamento di richiedenti asilo dal Cas allo Sprar, per arrivare alla cifra sufficiente a far valere la clausola di salvaguardia, prevista dalla direttiva del Ministero dell'interno 11 ottobre 2016, perché nello Sprar vi erano, appunto, solo 110 richiedenti;

   solo in data 28 marzo 2018, la giunta del comune di Macerata ha deliberato di chiedere al Ministero dell'interno di aumentare dagli attuali 110 a 139 il numero dei richiedenti da ospitare nelle strutture Sprar per attivare la clausola di salvaguardia e così ridurre a zero l'accoglienza straordinaria nei Cas;

   sempre dalla stampa, si apprende che, tra le premesse della richiesta di attivazione della clausola da parte della giunta, vi sarebbe il fatto che l'accoglienza straordinaria gestita dalla prefettura sarebbe non controllata dal comune e che, avendo aderito alla rete Sprar in provincia solo 15 su 55 comuni, vi sarebbe una «disomogeneità nella distribuzione dei migranti sul territorio»;

   a seguito della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica del 19 marzo 2018, la stessa prefettura, «preso atto dell'esistenza di criticità nella percezione di sicurezza da parte della comunità di Macerata in relazione alla presenza di stranieri migranti» avrebbe, quindi, «condiviso l'opportunità di procedere a una progressiva riduzione del numero dei cittadini richiedenti protezione internazionale presenti»;

   il prefetto di Macerata con il bando del 2017, a giudizio dell'interpellante, ha disatteso le indicazioni della nota ministeriale dell'11 ottobre 2016, inviata ai prefetti affinché attivassero «una politica di governance applicando una clausola di salvaguardia che renda esenti i Comuni che appartengono alla rete Sprar dall'attivazione di ulteriori forme di accoglienza» e invitando già allora ad «operare affinché i centri di accoglienza temporanea eventualmente presenti sul territorio dei Comuni aderenti alla rete Sprar vengano gradualmente ridotti, ovvero ricondotti ove possibile a strutture della rete Sprar medesima, fino al raggiungimento della predetta quota di posti»;

   fino alla recente delibera approvata dalla giunta di Macerata, tuttavia né il comune né la prefettura hanno posto in essere atti formali, neanche propedeutici, alla realizzazione delle suddette raccomandazioni ministeriali, ma anzi, addirittura, la prefettura di Macerata ha rinnovato, nell'aprile 2017, i progetti Cas senza alcun piano di rientro nello Sprar, addirittura richiedendo per il territorio provinciale un numero di richiedenti superiore (1098) rispetto a quello poi assegnato (808, di cui, appunto 272 sul comune di Macerata);

   esiste quindi a Macerata una innegabile impasse nella gestione dei progetti Sprar e Cas, evenienza peraltro assai critica in una città in cui, dopo le note tragiche vicende di sangue di gennaio 2018 (uccisione di Pamela Mastropietro, tentata strage imputata a Luca Traini), è aumentata la percezione dell'insicurezza da parte dei cittadini, acuita da giornalieri episodi di cronaca per spaccio, furto e altro, assai spesso imputabili a stranieri clandestini o destinatari di progetti di accoglienza –:

   se quanto sopra riportato corrisponda al vero ed in particolare quali siano i motivi per i quali la prefettura di Macerata abbia disatteso le direttive impartite con la nota ministeriale dell'11 ottobre 2016 che invitavano ad attivare una politica di governance locale con progressiva riduzione dell'accoglienza straordinaria ed invece abbia rinnovato, con il bando dello scorso anno, i progetti Cas;

   quali siano i motivi per i quali fino ad oggi non sia stato attivato a Macerata alcun protocollo o accordo per adeguarsi alle direttive ministeriali del 2016 sopra riportate, ciò determinando una presenza di richiedenti asilo a Macerata pari quasi a tre volte quella indicata dall'accordo con l'Anci;

   quali iniziative intenda adottare per superare l’impasse sopra descritto, riassumibile, ad avviso dell'interpellante, con il totale immobilismo di comune e prefettura di Macerata, quale sia il numero dei richiedenti asilo e dei soggetti titolari di protezione suddivisi per nazionalità, effettivamente presenti nel comune di Macerata, e di quale forma di protezione beneficino;

   con quali modalità e tempistica il Ministro intenda procedere per collocare in altri comuni i richiedenti asilo attualmente ospitati nei Cas di Macerata;

   come intenda sopperire alle evidenti mancanze dovute a quella che appare una lacunosa governance locale al fine di riportare il numero dei richiedenti asilo, a Macerata, a quello previsto di 139.
(2-00014) «Patassini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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