ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00626

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 678 del 19/04/2022
Abbinamenti
Atto 1/00557 abbinato in data 19/04/2022
Firmatari
Primo firmatario: TRIPODI MARIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 14/04/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PEREGO DI CREMNAGO MATTEO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/04/2022
D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/04/2022
PITTALIS PIETRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/04/2022


Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/04/2022
Resoconto PITTALIS PIETRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 19/04/2022
Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
 
INTERVENTO GOVERNO 19/04/2022
Resoconto PUCCIARELLI STEFANIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/04/2022

DISCUSSIONE IL 19/04/2022

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/04/2022

Atto Camera

Mozione 1-00626
presentato da
TRIPODI Maria
testo di
Martedì 19 aprile 2022, seduta n. 678

   La Camera,

   premesso che:

    il 4 novembre 1918 entrò in vigore l'Armistizio di Villa Giusti sottoscritto a Padova il giorno precedente, dall'Italia e dall'Impero austro-ungarico. Tale accordo è l'atto che determinò la cessazione dello stato di belligeranza e consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, portando a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale;

    la celebrazione dell'evento avvenne per la prima volta il 4 novembre 1921 presso il Sacello dell'Altare della Patria, a Roma, per onorare il sacrificio dei soldati caduti in difesa della patria e il 23 ottobre dell'anno successivo, con il regio decreto n. 1354, il medesimo giorno divenne festa nazionale;

    fino al 1976 il 4 novembre, Giorno dell'Unità nazionale e Giornata delle Forze armate, era un giorno festivo a tutti gli effetti. L'anno successivo, in pieno clima di austerity, la legge 5 marzo 1977, n. 54, stabilì che cessavano di essere considerate festive agli effetti civili diverse festività religiose e che la celebrazione della Festa nazionale della Repubblica e quella della Festa dell'Unità nazionale avrebbero avuto luogo, rispettivamente, nella prima domenica di giugno e nella prima domenica di novembre. Cessavano pertanto di essere considerati festivi i giorni 2 giugno e 4 novembre;

    il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 792, per quanto riguarda le festività religiose, ha ripristinato le festività dell'Epifania, il 6 gennaio, e quella dei Santi Pietro e Paolo, il 29 giugno, soltanto per il comune di Roma in quanto festa del Patrono della città, dando attuazione all'intesa tra la Repubblica italiana e la Santa Sede ai sensi dell'art. 6 dell'accordo, con protocollo addizionale, firmato a Roma il 18 febbraio 1984 e ratificato con legge 25 marzo 1985, n. 121;

    la legge 20 novembre 2000, n. 336, invece, ha stabilito che «a decorrere dal 2001 la celebrazione della Festa nazionale della Repubblica ha nuovamente luogo il 2 giugno di ciascun anno, che pertanto viene ripristinato come giorno festivo»;

    la reintrodurre della Festa della Repubblica fu frutto anche dell'impegno dell'allora Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, volto a sensibilizzare l'opinione pubblica sul valore delle ricorrenze e ricucire quel distacco verso quell'idea di patria che unisce anche attraverso simboli e occasioni;

    il 4 novembre 2021 si sono tenute le celebrazioni del centenario della traslazione del Milite Ignoto all'Altare della Patria, che hanno visto il culmine il 29 ottobre 2021 con la partenza dalla stazione di Cervignano Aquileia di un treno storico, il «Treno della memoria», che ha ripercorso le tappe che, nel 1919, portarono il feretro scelto da Maria Bergamas di Gradisca d'Isonzo, una madre che aveva perso il figlio in guerra, a Roma, prima presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in piazza dell'Esedra e poi, il 4 novembre, alla definitiva sistemazione all'Altare della Patria, ad imperitura memoria dell'eroismo e dell'abnegazione del soldato italiano;

    la traslazione del Milite Ignoto rappresentò una delle poche manifestazioni collettive a cui gli italiani presero parte sotto la stessa bandiera, sentendosi un popolo unico e unito nel dolore provato per la ferita ancora aperta causata della perdita di migliaia di uomini morti al fronte durante la Grande Guerra;

    la legge di bilancio per il 2022, al fine di favorire la conoscenza degli eventi che portarono la salma del Milite ignoto a Roma e di preservarne la memoria in favore delle future generazioni, ha autorizzato, con un apposito stanziamento, la prosecuzione, per quest'anno, del viaggio del «Treno della memoria» attraverso un itinerario che raggiunga almeno tutti i capoluoghi di regione e le maggiori città italiane non coinvolte nel percorso storico del 1921 e che simboleggi l'Unità nazionale;

    le mutate circostanze odierne spingono a riconsiderare la scelta fatta nel 1977, ripristinando la festa nazionale del 4 novembre, al fine di commemorare i nostri caduti di tutte le guerre. Si tratta di una scelta volta a ricostituire il valore storico, politico e sociale di uno dei momenti più importanti della storia del nostro Paese e a riconoscere rispetto e gratitudine ai nostri caduti e sostenere le donne e gli uomini che hanno combattuto al servizio dell'Italia;

    ripristinare la festa del 4 novembre significa onorare degnamente tutti i nostri militari impegnati in Italia e nell'ambito delle missioni internazionali a salvaguardia della pace e a difesa dei diritti umani e a sostegno dei più deboli; significa anche valorizzare la professionalità, l'abnegazione, il senso di solidarietà e di umanità con cui donne uomini delle nostre Forze Armate assolvono ai loro doveri nel rispetto del giuramento di fedeltà alla Repubblica e ai valori della Costituzione,

impegna il Governo:

1) ad adottare tutte le iniziative di competenza per dare concreta attuazione a quanto previsto dal comma 908 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, n. 234;

2) ad adottare iniziative normative volte a ripristinare la festività nazionale del 4 novembre per la celebrazione della Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate.
(1-00626) «Maria Tripodi, Perego Di Cremnago, D'Attis, Pittalis».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mantenimento della pace

missione d'inchiesta

unificazione nazionale