ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00616

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 667 del 29/03/2022
Abbinamenti
Atto 1/00572 abbinato in data 29/03/2022
Atto 1/00580 abbinato in data 29/03/2022
Atto 1/00582 abbinato in data 29/03/2022
Atto 1/00583 abbinato in data 29/03/2022
Atto 1/00587 abbinato in data 29/03/2022
Atto 1/00595 abbinato in data 29/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: VIANELLO GIOVANNI
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA
Data firma: 29/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALLASCAS ANDREA MISTO-ALTERNATIVA 29/03/2022
SPESSOTTO ARIANNA MISTO-ALTERNATIVA 29/03/2022
VOLPI LEDA MISTO-ALTERNATIVA 29/03/2022
CABRAS PINO MISTO-ALTERNATIVA 29/03/2022
COLLETTI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA 29/03/2022
CORDA EMANUELA MISTO-ALTERNATIVA 29/03/2022
COSTANZO JESSICA MISTO-ALTERNATIVA 29/03/2022
TRANO RAFFAELE MISTO-ALTERNATIVA 29/03/2022
MANIERO ALVISE MISTO-ALTERNATIVA 29/03/2022
RADUZZI RAPHAEL MISTO-ALTERNATIVA 29/03/2022
SAPIA FRANCESCO MISTO-ALTERNATIVA 29/03/2022
TESTAMENTO ROSA ALBA MISTO-ALTERNATIVA 29/03/2022
FORCINITI FRANCESCO MISTO-ALTERNATIVA 29/03/2022
GIULIODORI PAOLO MISTO-ALTERNATIVA 29/03/2022


Stato iter:
29/03/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 29/03/2022
Resoconto ASCANI ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 29/03/2022
Resoconto VIANELLO GIOVANNI MISTO-ALTERNATIVA
Resoconto BERSANI PIER LUIGI LIBERI E UGUALI
Resoconto PETTARIN GUIDO GERMANO CORAGGIO ITALIA
Resoconto LIBRANDI GIANFRANCO ITALIA VIVA
Resoconto BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PIASTRA CARLO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 29/03/2022

IN PARTE ACCOLTO E IN PARTE NON ACCOLTO IL 29/03/2022

PARERE GOVERNO IL 29/03/2022

DISCUSSIONE IL 29/03/2022

VOTATO PER PARTI IL 29/03/2022

IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 29/03/2022

CONCLUSO IL 29/03/2022

Atto Camera

Mozione 1-00616
presentato da
VIANELLO Giovanni
testo di
Martedì 29 marzo 2022, seduta n. 667

   La Camera,

   premesso che:

    il settore dei trasporti contribuisce ad un quarto delle emissioni totali di gas serra dell'Unione europea e, pertanto, costituisce un'area che richiede interventi urgenti ed incisivi, in funzione del conseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra del 55 per cento entro il 2030 e di neutralità climatica entro il 2050;

    il pacchetto di misure ambientali presentato dalla Commissione europea «Fit for 55» ha l'obiettivo di raggiungere tali traguardi innovativi e ambientalmente sostenibili. Tra le misure spicca quella relativa alle automobili: dal 2035 in poi non potranno più essere venduti veicoli che emettono CO2. L'Italia attraverso il Cite ha recepito in parte tale indicazione derogando sui furgoni fino al 2040 ed inoltre su alcuni settori di nicchia per le auto sportive;

    in tale quadro, s'inserisce la situazione dell'Italia che si caratterizza come nazione europea con il maggior numero di veicoli in proporzione agli abitanti e con un parco auto composto da oltre il 50 per cento di mezzi con più di 10 anni;

    la situazione che precede (in rapporto ai summenzionati obiettivi della transizione ecologica) richiede la riconversione e l'ammodernamento (anche tramite il ricorso a soluzioni di efficientamento energetico, di recupero e risparmio delle risorse idriche e di installazione di impianti a fonti rinnovabili) delle stazioni di rifornimento tradizionali in moderni impianti multi-servizio e multi-prodotto, al fine di coniugare il vantaggio di un'offerta qualitativamente migliore con gli obiettivi della mobilità sostenibile, dell'economia circolare e del risparmio energetico;

    inoltre, si deve promuovere, fortemente, l'incentivazione della mobilità elettrica che presuppone la realizzazione di una capillare rete di punti di ricarica ubicati sia sul suolo pubblico, sia nelle aree private, essendo chiaro che tale ipotesi renda necessario il rapido aggiornamento del Piano nazionale di infrastrutturazione per la ricarica dei veicoli elettrici (ex articolo 17-septies, comma 2, del decreto-legge n. 83 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134 del 2012) che, in relazione al target di 6 milioni di auto elettriche previsto dal Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (Pniec), prevede la realizzazione (entro il 2030) di 1.850 colonnine di ricarica veloci per le aree di servizio autostradali, 10 mila in area extraurbana e oltre 20.000 in area urbana, nonché di 78.600 colonnine di ricarica lente nei centri urbani;

    sempre nel quadro del necessario sviluppo della mobilità elettrica, si deve favorire la maggiore diffusione possibile (sul mercato) di veicoli alimentati elettricamente, come già in parte accaduto con la legge 30 dicembre 2018, n. 145 di cui si rammentano sinteticamente i tratti salienti:

     la previsione d'incentivi per l'acquisto di veicoli elettrici non inquinanti;

     l'introduzione di una detrazione fiscale per l'acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica per i veicoli (articolo 1, comma 1039);

     la previsione di un'imposta sull'acquisto di nuovi autoveicoli più inquinanti (l'ecotassa) al fine di scoraggiare l'acquisto di autovetture nuove con emissioni di anidride carbonica superiori ad una certa soglia, tramite l'imposizione (commi da 1042 a 1045);

    si deve rendere più competitivo il settore della produzione di batterie, favorendo l'aggiornamento delle competenze dei lavoratori e gli investimenti per la realizzazione di sistemi di accumulo più potenti, efficienti, duraturi e meno inquinanti;

    inoltre, si deve tenere presente che le flotte di veicoli M1 aziendali sono una categoria particolarmente adatta alle elettrificazioni;

    infatti, non si può trascurare che la media annua di chilometri accumulata da tale tipologia di veicoli risulti maggiore rispetto a quella accumulata dai veicoli privati, che sia più facile programmare le ricariche dei mezzi (resa più semplice dalla pianificazione giornaliera dei percorsi che può facilmente includere anche tale incombenza) e, infine, che il ricovero di tali mezzi in autorimesse o in parcheggi comuni renda più semplice installare e gestire l'infrastruttura di ricarica;

    un altro fronte d'intervento che richiede attenzione è quello relativo alle agevolazioni fiscali per l'acquisto o il noleggio di veicoli a zero emissioni che potrebbe essere oggetto di uno specifico intervento normativo teso ad introdurle per un periodo di almeno tre anni (in modo tale da incrementare le vendite che, sino ad oggi, sono state frenate dall'assenza d'incentivi per i veicoli a zero emissioni);

    infine, si deve intervenire a livello normativo al fine di:

     reintrodurre la detrazione per l'acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, ivi inclusi i costi iniziali per la richiesta di potenza addizionale fino ad un massimo di 7 kilowatt;

     modificare l'articolo 1, comma 1042-bis, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, affinché si prevedano nuovi scaglioni disincentivanti e relativi nuovi importi, per l'acquisto di autovetture nuove con emissioni di anidride carbonica superiori ad una soglia minima di 161 grammi di anidride carbonica per chilometro, stabilendo di utilizzare i proventi per finanziare il fondo per l'acquisto di veicoli elettrici di cui al citato articolo 1, comma 1031, della legge 30 dicembre 2018, n. 145;

     prorogare le disposizioni relative agli incentivi per l'acquisto di veicoli elettrici, in materia di detrazioni fiscali per le spese per le infrastrutture di ricarica e d'imposta sull'acquisto di autoveicoli nuovi più inquinanti,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative per stanziare nuovi e adeguati incentivi pluriennali esclusivamente per la fascia 0-20 grammi di anidride carbonica per chilometro, prevedendo benefici maggiori nel caso in cui la compravendita sia abbinata ad un'eventuale rottamazione;

2) a recepire integralmente la proposta «Fit for 55» della Commissione europea per il divieto di vendita dal 2035 di auto, furgoni e veicoli commerciali nonché di auto sportive, alimentati da fonti fossili;

3) ad adottare iniziative per introdurre nuovi scaglioni disincentivanti e relativi nuovi importi in materia ecotassa o malus di cui all'articolo 1, comma 1042-bis, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, migliorando ulteriormente l'impatto ambientale con riferimento ai veicoli con emissioni per chilometro eccedenti la soglia di 130 grammi di anidride carbonica per chilometro, prevedendo altresì l'utilizzazione dei proventi per finanziare gli incentivi destinati all'acquisto di auto a zero emissioni di ultima generazione;

4) ad adottare iniziative tese alla riconversione ed all'ammodernamento delle stazioni di distribuzione dei carburanti, al fine di conseguire l'implementazione di servizi dedicati ai combustibili alternativi e alla mobilità elettrica, nel rispetto della direttiva 2014/94/UE ed in ossequio a soluzioni di efficientamento energetico, di recupero e risparmio delle risorse idriche e di installazione di impianti a fonti rinnovabili;

5) a favorire la riconversione dell'industria automobilistica e il relativo indotto tramite investimenti in nuove tecnologie per lo sviluppo di una filiera nazionale di veicoli elettrici, anche al fine di consentire alle imprese del settore di pianificare la riqualificazione e l'aggiornamento delle competenze dei propri lavoratori e rendere il comparto maggiormente competitivo a livello internazionale nel medio e lungo periodo;

6) ad adottare iniziative per incentivare la ricerca sul riuso, il riciclo e lo smaltimento delle batterie di veicoli elettrici, anche sotto il profilo della manodopera specializzata, per la produzione di nuove tecnologie per sistemi di accumulo di energia per veicoli, nonché per la diffusione di carburanti alternativi;

7) a proseguire nel sostenere l'acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 per la logistica, la consegna e la distribuzione dell'ultimo miglio a zero emissioni di anidride carbonica e M1 speciali, con adeguate risorse statali ed i necessari strumenti incentivanti, anche valutando un aumento della deducibilità fiscale e del limite di detraibilità dell'Iva per tutti i veicoli a zero emissioni;

8) ad adottare iniziative per stanziare adeguate risorse finanziarie tese ad orientare le scelte di business dei produttori di veicoli verso lo sviluppo di nuovi modelli elettrici per il trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano;

9) ad adottare iniziative per reintrodurre, almeno fino al 2025, la detrazione per l'acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica di cui all'articolo 1, comma 1039, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.
(1-00616) «Vianello, Vallascas, Spessotto, Leda Volpi, Cabras, Colletti, Corda, Costanzo, Trano, Maniero, Raduzzi, Sapia, Testamento, Forciniti, Giuliodori».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

veicolo elettrico

inquinamento stratosferico

riduzione delle emissioni gassose