ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00513

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 568 del 21/09/2021
Abbinamenti
Atto 1/00510 abbinato in data 22/09/2021
Atto 1/00511 abbinato in data 22/09/2021
Atto 1/00518 abbinato in data 23/09/2021
Firmatari
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 21/09/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
ALBANO LUCIA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
RUSSO GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
SILVESTRI RACHELE FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
VINCI GIANLUCA FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 21/09/2021


Stato iter:
23/09/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/09/2021
Resoconto DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/09/2021
Resoconto FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA
Resoconto BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto BERARDINI FABIO CORAGGIO ITALIA
Resoconto BINELLI DIEGO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 23/09/2021
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 23/09/2021
Resoconto VALLASCAS ANDREA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
Resoconto VIETINA SIMONA CORAGGIO ITALIA
Resoconto MORETTO SARA ITALIA VIVA
Resoconto DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 23/09/2021
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 22/09/2021

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 22/09/2021

DISCUSSIONE IL 22/09/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/09/2021

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 23/09/2021

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 23/09/2021

ACCOLTO IL 23/09/2021

PARERE GOVERNO IL 23/09/2021

DISCUSSIONE IL 23/09/2021

APPROVATO IL 23/09/2021

CONCLUSO IL 23/09/2021

Atto Camera

Mozione 1-00513
presentato da
LOLLOBRIGIDA Francesco
testo presentato
Martedì 21 settembre 2021
modificato
Giovedì 23 settembre 2021, seduta n. 570

   La Camera,

   premesso che:

    nel corso di un convegno tenutosi a Genova il 14 settembre 2021, il Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani ha anticipato che, nel corso del prossimo trimestre, si prevede un rincaro delle bollette dell'elettricità del 40 per cento, affermazione che ha destato grande allarme tra i cittadini e gli imprenditori, già fortemente provati dall'emergenza sanitaria e dalla crisi ad essa connessa;

    i rincari delle tariffe si verificano già da mesi e non riguardano solo l'Italia; per gli italiani il prezzo dell'energia elettrica, così come quello delle altre fonti energetiche, è cresciuto; da aprile 2020 ad agosto 2021 il prezzo dell'energia elettrica è aumentato da 16,08 a 22,89 centesimi di euro per kilowattora e nel trimestre giugno–agosto 2021, in particolare, i costi sono aumentati del 20 per cento, ma gli effetti sulle bollette sono stati di minore entità solo perché il Governo ha stanziato le risorse necessarie a contenere i rincari entro la soglia del 10 per cento;

    l'aumento dei prezzi è dovuto a svariati motivi contingenti: dalla carenza di materie prime ai costi della transizione green, ma anche ad alcune politiche poco lungimiranti degli ultimi Governi e al complesso delle relazioni internazionali che vengono instaurate, in particolare quelle dell'Unione europea con i Paesi terzi esportatori di materie prime per la produzione di energia;

    appare chiaro che vanno adottate misure strutturali di contenimento dei costi finali dei prodotti energetici, anche al fine di evitare la contrazione dei consumi che colpirebbe, in primis, le imprese del settore, con immediati effetti negativi sotto il profilo occupazionale, e di qui un rincaro generalizzato dei prezzi di tutti i prodotti i cui cicli produttivi siano energivori;

    come noto, con la sentenza n. 10 del 2015, la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale, dalla data della detta sentenza in poi, la cosiddetta Robin tax, in seguito alla questione di illegittimità costituzionale sollevata dalla commissione tributaria provinciale dell'Emilia-Romagna; in ragione della lettera della citata sentenza, l'eventuale costituzione di un fondo per la sostenibilità del sistema elettrico, finanziariamente alimentato da un onere economico aggiuntivo a carico delle imprese del settore energetico, non appare essere la soluzione percorribile per mitigare l'impatto negativo sul consumatore finale degli effetti derivanti dall'aumento della materia prima;

    con le riaperture post lockdown, molte aziende hanno ripreso le attività produttive determinando un aumento del fabbisogno di energia e ingenerando una maggiore domanda che ha fatto lievitare i prezzi delle materie prime: petrolio e gas naturale soprattutto, caratterizzati dalla difficile reperibilità in natura e dagli elevati costi di trasporto;

    dall'inizio della pandemia a oggi il prezzo del petrolio è aumentato del 200 per cento, mentre quello del gas naturale, nell'arco di un solo trimestre (da aprile a giugno 2021), è aumentato del 30 per cento;

    la nostra produzione energetica è retta al 40 per cento dal gas naturale; le principali provenienze di questa materia sono la Russia e alcuni giacimenti presenti nei Paesi Bassi e nel Mare del Nord; da diverso tempo, però, la Russia ha dirottato buona parte delle sue estrazioni ai Paesi del mercato asiatico e i giacimenti del Mare del Nord e dei Paesi Bassi sembrerebbero avere dei problemi, forse di esaurimento;

    è necessario ricordare, inoltre, che bisogna far fronte anche ai costi della transizione verde: le aziende hanno visto aumentare i costi dei permessi per la produzione di anidride carbonica, aumenti previsti dal Sistema per lo scambio delle quote di emissione (Ets-UE), il meccanismo di permessi e quote elaborato dall'Unione europea che ha fatto in modo che le autorità europee ne rilascino sempre di meno e a costi più elevati, al fine di spingere le aziende a decarbonizzare;

    l'impostazione europea di perseguire a tutti i costi la cosiddetta politica green, che sta avendo un effetto determinante sull'aumento delle bollette energetiche, rischia di risolversi in un aggravio inutile se poi le politiche d'importazione senza dazio agevolano Stati come la Cina, responsabile da sola di oltre il 22 per cento delle emissioni globali di anidride carbonica, a fronte del 6,4 per cento imputabile agli Stati membri dell'Unione europea;

    il 1° ottobre 2021 l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente renderà noto l'aggiornamento delle tariffe secondo i costi di produzione e – come già annunciato dal Ministro Cingolani – è atteso un nuovo incremento dei costi, data la tendenza regolare da mesi;

    tali rincari secondo l'Unione nazionale consumatori, nell'ipotesi di prezzi costanti su base annua, comporteranno 56 euro in più per la luce e 158 euro in più per il gas e, quindi, una spesa complessiva di 214 euro in più all'anno a famiglia;

    appare non più procrastinabile una valutazione sulla possibilità di riformare in maniera strutturale la fiscalità relativa alle bollette dell'energia. Attualmente, infatti, l'imposta sul valore aggiunto su elettricità e gas applicata è in media, rispettivamente, del 15 e del 10 per cento,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative per introdurre, in questa fase emergenziale, nel prossimo provvedimento utile, un meccanismo volto ad abbattere il costo delle bollette di energia elettrica e gas, sia operando sugli oneri di sistema, sia mediante una riduzione dell'imposta sul valore aggiunto applicata oggi sul totale del costo finale del servizio, incluse le accise che già concorrono ad aumentare il prezzo finale;

2) a proseguire nell'utilizzo equilibrato del maggior gettito derivante dalla vendita all'asta delle quote di anidride carbonica per calmierare i prezzi delle bollette per cittadini e piccole e medie imprese, ferme restando le risorse destinate a interventi strutturali per la decarbonizzazione anche dei settori industriali manifatturieri;

3) a ricercare ulteriori soluzioni per scongiurare l'aumento dei prezzi delle bollette, così da evitare nuovi aggravi economici per i nuclei familiari e le imprese italiane;

4) ad adottare iniziative progressive di contenimento del costo finale dei prodotti energetici riducendo il peso fiscale delle accise e dell'Iva all'aliquota più bassa oggi consentita dalla normativa europea;

5) a perseguire idonee politiche, anche e soprattutto a livello europeo, volte ad evitare che la transizione green rechi effetti eccessivamente distorsivi del mercato energetico e, di conseguenza, vada a penalizzare aziende e famiglie;

6) a valutare l'opportunità di prevedere, con un'urgente iniziativa normativa, la differenziazione dell'Iva sui costi dell'energia in favore di alcuni territori, determinati in base alla loro localizzazione geografica, alle caratteristiche orografiche e agli indici di sviluppo.
(1-00513) (Nuova formulazione – Testo modificato nel corso della seduta) «Lollobrigida, Meloni, Albano, Bellucci, Bignami, Bucalo, Butti, Caiata, Caretta, Ciaburro, Cirielli, De Toma, Deidda, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Ferro, Foti, Frassinetti, Galantino, Gemmato, Lucaselli, Mantovani, Maschio, Mollicone, Montaruli, Osnato, Prisco, Rampelli, Rizzetto, Rotelli, Giovanni Russo, Rachele Silvestri, Silvestroni, Trancassini, Varchi, Vinci, Zucconi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aumento dei prezzi

prezzo dell'energia

gas naturale