ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00482

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 502 del 06/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: ADELIZZI COSIMO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPODI ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021
BALDINO VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021
MANZO TERESA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021
SILVESTRI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021
ALAIMO ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021
AZZOLINA LUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021
DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021
CORNELI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021
GIORDANO CONNY MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021
DONNO LEONARDO MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021
LORENZONI GABRIELE MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021
BUOMPANE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021
FARO MARIALUISA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021
FLATI FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 06/05/2021


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-00482
presentato da
ADELIZZI Cosimo
testo di
Giovedì 6 maggio 2021, seduta n. 502

   La Camera,

   premesso che:

    con il decreto 24 marzo 2021 del Ministro dell'economia e delle finanze, Daniele Franco, all'Onorevole Claudio Durigon sono state attribuite deleghe in qualità di Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, ovvero componente del Governo con la funzione di coadiuvare il Ministro Franco ed esercitare i compiti delegati dallo stesso;

    il Sottosegretario Durigon ricopre attualmente anche il ruolo di coordinatore regionale del partito Lega nel Lazio;

    lo stesso Durigon è stato recentemente al centro di una video-inchiesta dal titolo «Follow the Money» – a richiamare il dettame di Giovanni Falcone – realizzata da Blackstair, team investigativo di Fanpage.it, giornale online con sede a Napoli ed appartenente al gruppo editoriale Ciaopeople Media Group;

    da quanto si apprende dalla summenzionata inchiesta, lo stesso Durigon, quando ancora ricopriva l'incarico di vicesegretario del sindacato Unione generale del lavoro (Ugl), avrebbe commesso alcune presunte irregolarità: diverse testimonianze anonime raccontano, ad esempio, che l'Ugl dichiarava di poter contare su quasi due milioni di iscritti, mentre invero i tesserati sarebbero stati solo poche migliaia (tra i 65 e i 70 mila);

    si noti altresì che, mentre la procura di Genova bloccava i conti della Lega in seguito alla nota inchiesta su presunti fondi occulti e 49 milioni di euro del partito di Via Bellerio di cui si è persa traccia, gli uffici del sindacato Ugl sono stati impiegati per lo staff del team comunicazione social (denominato ufficiosamente la «Bestia») del leader della Lega Salvini, il quale, a gennaio 2018, annuncia un «accordo di reciproca e proficua collaborazione» tra il partito da lui diretto ed il sindacato di cui era vicepresidente Durigon;

    altre fonti anonime rivelano poi rapporti ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo ambigui, del Sottosegretario Durigon con imprenditori della provincia di Latina, già investita da numerose inchieste per infiltrazioni mafiose nella politica;

    in particolare, nella video-inchiesta, il Sottosegretario Durigon confida agli interlocutori di non preoccuparsi delle indagini della magistratura che riguardano il suo partito, pronunciando le seguenti parole: «I tre commercialisti? Tutte c...te»; il riferimento parrebbe essere ai commercialisti legati alla Lega arrestati nell'inchiesta sul caso Lombardia Film Commission, filone della già citata inchiesta milanese sui presunti fondi neri e che procede in parallelo a quella sui 49 milioni di euro del partito di Salvini;

    dalla video-inchiesta emergono altresì in maniera lampante comportamenti poco chiari e parole inappropriate del Sottosegretario Durigon, il quale esplicitamente afferma «Quello che indaga della Guardia di Finanza [...] il generale [...] lo abbiamo messo noi», con riferimento sempre all'indagine sui 49 milioni di euro;

    le esternazioni del Sottosegretario Durigon riguardo a un millantato «controllo» delle indagini e dei processi portati avanti dalla Guardia di finanza rispetto al suo partito, la Lega, gettano, ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, una oscura e pesante ombra sull'imparzialità e sull'incorruttibilità di tale Corpo dello Stato, evidenziando un contrasto con l'articolo 54 della Costituzione che recita: «I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onere»;

    quanto emerso dalla video-inchiesta appare tanto più grave se si considera che la delega attribuita a Durigon quale Sottosegretario per l'economia e le finanze, tenendo conto che al Ministero dell'economia e delle finanze afferisce la stessa Guardia di finanza, concernono, tra i vari compiti, la delega a seguire i lavori parlamentari inerenti al documento di economia e finanza, la relativa nota di aggiornamento, nonché il disegno di legge di bilancio (articolo 1, comma 3, del decreto summenzionato), ma anche questioni relative alla spesa sociale e previdenziale, ai rapporti con l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, a politiche e interventi in materia di dissesto idrogeologico, ricostruzione e sviluppo dei territori colpiti dal sisma e tavoli di lavoro del Ministero dello sviluppo economico, concernenti crisi di impresa (articolo 2);

    l'articolo 54 della Costituzione, come sopra riportato, recita solennemente che «I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge». I comportamenti del Sottosegretario Durigon, ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, denotano la totale inadeguatezza a ricoprire un incarico istituzionale di così particolare delicatezza, proprio in un dicastero che ha rapporti diretti con la Guardia di finanza;

    i presentatori del presente atto di indirizzo ritengono fondamentale ribadire la necessità di tutelare in ogni forma l'onorabilità, l'immagine e l'operato degli uomini e delle donne del Corpo della Guardia di finanza, che rischiano di essere compromesse dalle parole del Sottosegretario;

    anche il solo sospetto che, attraverso la sua funzione di Governo, il Sottosegretario abbia potuto millantare un legame con la Guardia di finanza al fine di perseguire interessi riferiti al suo partito politico, non ne consente la permanenza nell'incarico;

    la grave compromissione dell'«onorabilità» del Sottosegretario e della sua attività ministeriale non consente la sua ulteriore permanenza in una delicata carica di impegno e responsabilità,

impegna il Governo

1) ad avviare immediatamente le procedure di revoca, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio dei ministri, della nomina a Sottosegretario di Stato del deputato Claudio Durigon.
(1-00482) «Adelizzi, Elisa Tripodi, Brescia, Baldino, Manzo, Francesco Silvestri, Dieni, Alaimo, Azzolina, De Carlo, Corneli, Giordano, Donno, Gabriele Lorenzoni, Gallo, Buompane, Villani, Faro, Flati».