Legislatura: 18Seduta di annuncio: 261 del 18/11/2019
Primo firmatario: LUPI MAURIZIO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI
Data firma: 18/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma COLUCCI ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI 18/11/2019 SANGREGORIO EUGENIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI 18/11/2019 TONDO RENZO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI 18/11/2019 SCHULLIAN MANFRED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 18/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO PARLAMENTARE 18/11/2019 Resoconto PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO Resoconto GADDA MARIA CHIARA ITALIA VIVA Resoconto NITTI MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto EPIFANI ETTORE GUGLIELMO LIBERI E UGUALI Resoconto BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto COVOLO SILVIA LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto MARIN MARCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto PATERNOSTER PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto COLMELLERE ANGELA LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto PRETTO ERIK UMBERTO LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto GIACHETTI ROBERTO ITALIA VIVA Resoconto BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto ANDREUZZA GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER INTERVENTO GOVERNO 18/11/2019 Resoconto MARGIOTTA SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/11/2019
DISCUSSIONE IL 18/11/2019
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/11/2019
RITIRATO IL 19/11/2019
CONCLUSO IL 19/11/2019
La Camera,
premesso che:
la città di Venezia è stata colpita e devastata da un'ondata «di acqua alta» con gravissimi danni alle abitazioni ed alle opere artistiche e architettoniche di grande pregio. Un disastro, quindi, con danni molto ingenti e con alcuni morti;
a causa delle forti piogge, infatti, il livello del mare ha superato i 180 centimetri e ha causato l'allagamento della città e delle isole minori e la mareggiata ha investito tutto il litorale;
anche i comuni di Caorle, Jesolo, Cavallino Treporti, Chioggia sono stati devastati dalla mareggiata;
dopo il primo ritiro delle acque si è potuta constatare la gravità dei danni che hanno colpito, in particolare, numerosi beni culturali, come monumenti, chiese e, in particolare, la Basilica di San Marco;
anche le infrastrutture pubbliche hanno subito rovine, insieme a case, imbarcazioni e strutture ricettive, con danni futuri al settore turistico e alberghiero;
occorre, quindi, con urgenza un grande sostegno economico per le prime spese ed un successivo impegno di risorse adeguate anche per le difficoltà della regione e degli enti locali a fronteggiare da soli la grave situazione;
per realizzare una struttura protettiva che mitigasse e difendesse Venezia dall'acqua alta è stato progettato il Mose;
il Mose, infatti, è un'infrastruttura strategica inclusa nel relativo programma (istituito dalla legge n. 443 del 2001, cosiddetta legge obiettivo). L'opera, di cui oggi è completa solo la struttura di cemento e acciaio delle quattro dighe, non è ancora finita. Infatti, il sistema di paratoie mobili è fermo al 94 per cento dei lavori. Il Mose può proteggere Venezia e la laguna dalle maree alte fino a tre metri e da un innalzamento del livello del mare fino a 60 centimetri nei prossimi cento anni. Dovrebbe essere l'unica opera in grado di assicurare la difesa del territorio dagli allagamenti;
il Mose prevede che le dighe a scomparsa resistano alle maree alte fino a 3 metri (quella che ha investito la città di Venezia era alta poco meno di 1,9 metri). Adesso l'opera «lavora» con impianti provvisori e sarà effettivamente a regime fra un anno. Dall'apertura del cantiere avvenuta nel 2003 è prevista la sua realizzazione finale fra due anni. Dopo anni di lavoro sono state posate da molti mesi tutte le 78 paratoie che formano le quattro barriere alle bocche del porto di Lido, Malamocco e Chioggia. Sono stati costruiti gli edifici tecnici e la sala comando a Rocchetta, a fianco della torre piloti della bocca Malamocco, che è la torre di controllo dell'intero porto;
tuttavia, mancano gli impianti accessori, come alcune batterie di compressori, gli arredi, gli ascensori, diverse condutture, numerosi attuatori oleodinamici. Le barriere funzionano già in via sperimentale con una dotazione minima di impianti, ma mancano i collaudi finali, è assente la cabina di regia e va attivata la procedura di autorizzazione per l'apertura e la chiusura delle dighe mobili;
le prove di sollevamento hanno dato esiti positivi, ma l'esperimento in programma era stato sospeso e rinviato per alcune anomalie, Il cronoprogramma prevede che il 30 giugno 2020 il Mose sarà pronto e il 31 dicembre 2021, con la consegna delle opere, inizierà la gestione ordinaria,
impegna il Governo:
1) ad assumere immediatamente le iniziative di competenza per fronteggiare l'emergenza in atto nel comune di Venezia, per ristorare i danni alle persone e alle cose causati dal maltempo e per scongiurare pericoli futuri;
2) ad adottare iniziative di carattere normativo e finanziario a sostegno della gestione commissariale del Consorzio Venezia Nuova, affinché si possa nel più breve tempo possibile rendere funzionante il sistema di paratoie mobili del Mose.
(1-00292) «Lupi, Colucci, Sangregorio, Tondo, Schullian».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):infrastruttura turistica
accumulatore elettrico
collaudo