Legislatura: 18Seduta di annuncio: 234 del 08/10/2019
Primo firmatario: CAPITANIO MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 08/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MOLINARI RICCARDO LEGA - SALVINI PREMIER 08/10/2019 CECCHETTI FABRIZIO LEGA - SALVINI PREMIER 08/10/2019 DONINA GIUSEPPE CESARE LEGA - SALVINI PREMIER 08/10/2019 GIACOMETTI ANTONIETTA LEGA - SALVINI PREMIER 08/10/2019 MACCANTI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 08/10/2019 RIXI EDOARDO LEGA - SALVINI PREMIER 08/10/2019 TOMBOLATO GIOVANNI BATTISTA LEGA - SALVINI PREMIER 08/10/2019 ZORDAN ADOLFO LEGA - SALVINI PREMIER 08/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO GOVERNO 08/10/2019 Resoconto ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE) DICHIARAZIONE VOTO 08/10/2019 Resoconto CUNIAL SARA MISTO Resoconto GIANNONE VERONICA MISTO Resoconto NOBILI LUCIANO ITALIA VIVA Resoconto SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA Resoconto BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto PALMIERI ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA Resoconto CAPITANIO MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto SERRITELLA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto DALL'OSSO MATTEO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE PARERE GOVERNO 08/10/2019 Resoconto ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 08/10/2019
DISCUSSIONE IL 08/10/2019
PARERE RIMESSO ALL'ASSEMBLEA IL 08/10/2019
PARERE GOVERNO IL 08/10/2019
RESPINTO IL 08/10/2019
CONCLUSO IL 08/10/2019
La Camera,
premesso che:
la tecnologia 5G (acronimo di 5th Generation) costituisce il prossimo standard tecnologico per lo sviluppo delle reti mobili;
l'ampiezza della banda e una latenza inferiore agli standard precedenti, rappresentano una vera e propria rivoluzione per la connettività;
per tali caratteristiche le reti mobili di quinta generazione saranno in grado di trasmettere dati con una velocità 14 volte maggiore rispetto alle reti 4G, consentendo di coprire capillarmente il territorio e di connettere un elevatissimo numero di dispositivi in modo affidabile;
il 5G non comporta solo un miglioramento significativo della qualità delle reti mobili, ma costituirà l'infrastruttura portante per lo sviluppo delle cosiddette « smart city» e della mobilità connessa, rendendo quindi possibile la realizzazione di ecosistemi che rivoluzioneranno una molteplicità di settori economici (industria, sanità, agricoltura, e altro);
secondo quanto indicato nel white paper della Next Generation Mobile Networks, la tecnologia di quinta generazione si dovrebbe radicare a partire dall'anno 2020 con l'aspettativa che «abiliti una società pienamente connessa e mobile, consentendo trasformazioni socio-economiche in molte direzioni, molte delle quali non immaginabili ad oggi, ivi inclusi gli ambiti della produttività, della sostenibilità e del benessere»;
la rivoluzione innescata dal 5G sarà sempre più evidente a mano a mano che nasceranno applicazioni e dispositivi in grado di sfruttarne le peculiarità. Cambieranno il modo di gestire le comunicazioni e la copertura, rendendo le reti più intelligenti ed in grado di integrare realmente le persone ed il cosiddetto internet delle cose all'interno di un unico ecosistema informativo;
tra i campi di applicazione del 5G vi saranno una più efficiente gestione della banda e delle connessioni, con la positiva conseguenza di un'alta velocità sia in aree cittadine che in quelle rurali;
le applicazioni in campo sanitario verrebbero implementate con la possibilità di rendere istantanea la comunicazione tra due punti lontani: il monitoraggio a distanza dei parametri legati ad uno stato di salute, la possibilità di tracciarne l'evoluzione nel tempo, la possibilità di comunicare problemi in tempo reale con centraline di allarme e di controllo;
secondo i dati forniti da Ericsson, tra i leader mondiali nella costruzione di infrastrutture di reti, il traffico mobile è destinato a quintuplicare entro il 2023 e pertanto solo un passaggio al 5G consentirebbe di non giungere al punto di esaurimento delle possibilità del 4G;
una delle principali cause di preoccupazione nella popolazione, circa possibili rischi per la salute connessi alle emissioni elettromagnetiche, è risultata essere l'ipotesi di una «proliferazione di antenne»;
gli effetti sui biosistemi dei campi elettromagnetici a radio-frequenza fino a 300 GHz, ossia tutte le bande di frequenza impiegate nelle tecnologie delle telecomunicazioni, sono stati studiati dalla commissione scientifica internazionale denominata International Commission on Non-Iomzing Radiation Protection (Icnirp) il cui operato è riconosciuto dall'Organizzazione mondiale della sanità. L'Incirp è finanziato dal Ministero federale tedesco dell'ambiente, la conservazione della natura e la sicurezza nucleare, dalla direzione generale per l'occupazione, gli affari sociali e l'inclusione dell'Unione europea (sicurezza sul lavoro) e dall’International Radiation Protection Association. Secondo l'Incirp, gli unici effetti scientificamente accertati delle radiazioni sotto i 300 GHz sono quelli termici, cioè conseguenti a un riscaldamento dei tessuti per effetto dell'assorbimento dell'energia elettromagnetica;
secondo i dati forniti dalla direzione del servizio di polizia postale e delle comunicazioni del Ministero dell'interno, dal 2017 al 2018 i dati sottratti al sistema sanitario sono aumentati del 99 per cento, i crimini cibernetici finanziari, dal 2017 al 2018 hanno registrato un aumento degli attacchi del 320 per cento per importi sottratti aumentati del 170 per cento;
l'Istituto superiore di sanità, ha osservato che «Il 5G, come le attuali tecnologie di telefonia mobile di seconda, terza e quarta generazione (2G, 3G e 4G), non richiede segnali elettromagnetici di intensità tale da indurre aumenti significativi della temperatura corporea dei soggetti esposti, per cui non è prevedibile alcun problema per quanto riguarda gli effetti noti dei campi elettromagnetici. Questo è vero anche in considerazione sia della natura particolarmente restrittiva della normativa italiana, sia dei margini di cautela impliciti negli standard internazionali per la protezione dagli effetti termici nell'ipotesi che il quadro normativo italiano venga allineato ad essi per evitare che già esistenti problemi di istallazione degli impianti di telecomunicazione mobile possano essere accentuati con l'avvento del 5G. Non solo i livelli di esposizione della popolazione saranno molto inferiori alle soglie per gli effetti a breve termine di natura termica, ma la temuta «proliferazione di antenne» non dovrebbe comportare aumenti generalizzati delle esposizioni in quanto le ridotte dimensioni delle small cells comporteranno delle potenze di emissione più basse di quelle utilizzate per coprire le macrocelle. D'altra parte, come già avviene per le small cells già utilizzate dalle tecnologie attuali di telefonia cellulare, le antenne fisse saranno presumibilmente poste a distanza più ridotte dalle persone di quanto lo sia, per esempio, la distanzia di una stazione radiobase posta sulla sommità di un edificio. Inoltre, le tecnologie 5G si affiancheranno, almeno inizialmente, alle tecnologie esistenti, per cui qualche aumento dei livelli di esposizione potrebbe verificarsi in prossimità delle antenne. Sarà comunque compito delle autorità delegate ai controlli delle emissioni verificare il rispetto della normativa. In conclusione, i dati disponibili non fanno ipotizzare particolari problemi per la salute della popolazione connessi all'introduzione del 5G (...). Tuttavia è importante che l'introduzione di questa tecnologia sia affiancata da un attento monitoraggio dei livelli di esposizione (come del resto avviene già attualmente per le attuali tecnologie di telefonia mobile) e in proseguano le ricerche sui possibili effetti a lungo termine»,
impegna il Governo:
1) a procedere senza indugio all'assunzione degli atti di competenza e comunque di ogni utile iniziativa volta a consentire la rimozione degli ostacoli ingiustificati allo sviluppo delle reti 5G, in particolare adottando iniziative, di semplificazione normativa più volte sollecitate anche dalle associazioni di categoria;
2) ad adottare un indirizzo a livello nazionale al fine di uniformare l’iter autorizzativo da seguire in caso di realizzazione di impianti di telecomunicazione, definendo chiaramente le procedure e i moduli da utilizzare e assumendo iniziative per chiarire le disposizioni che possono dar luogo a dubbi interpretativi e applicativi idonei a rallentare gli investimenti;
3) a implementare il coinvolgimento degli enti territoriali, in primis comuni e regioni, nella fase operativa di realizzazione delle infrastrutture digitali;
4) a predisporre – per il tramite di forme di «pubblicità progresso» insieme alla Rai, società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo – una adeguata campagna informativa che abbracci la conoscenza delle nuove tecnologie ma anche che fornisca adeguata e oggettiva informazione sull'impatto ambientale e su eventuali effetti dei campi elettromagnetici sulla salute dei cittadini;
5) ad adottare, di conseguenza, le opportune iniziative di monitoraggio dei livelli di esposizione, per verificare eventuali rischi sanitari;
6) ad assumere iniziative di carattere normativo volte a prevedere per le infrastrutture standard di sicurezza certificati, coniugando l'imperativo della protezione dei dati con la necessità di rapportarsi ai dispositivi di sicurezza già adottati dalle imprese e agli standard internazionali.
(1-00256) «Capitanio, Molinari, Cecchetti, Donina, Giacometti, Maccanti, Rixi, Tombolato, Zordan».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):sanita' pubblica
tecnologia
comunicazione dei dati