ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00238

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 220 del 01/08/2019
Firmatari
Primo firmatario: DE CARLO SABRINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/08/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SURIANO SIMONA MOVIMENTO 5 STELLE 01/08/2019
EHM YANA CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 01/08/2019
DI STASIO IOLANDA MOVIMENTO 5 STELLE 01/08/2019
OLGIATI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 01/08/2019
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE 01/08/2019
SIRAGUSA ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 01/08/2019
CAPPELLANI SANTI MOVIMENTO 5 STELLE 01/08/2019
CARELLI EMILIO MOVIMENTO 5 STELLE 01/08/2019
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 01/08/2019
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 01/08/2019
EMILIOZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 01/08/2019
PERCONTI FILIPPO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 01/08/2019
ROMANIELLO CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 01/08/2019


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-00238
presentato da
DE CARLO Sabrina
testo di
Giovedì 1 agosto 2019, seduta n. 220

   La Camera,

   premesso che:

    Il Fondo globale, partnership progettata per accelerare la fine dell'Aids, della tubercolosi e della malaria come epidemie, è un'organizzazione-meccanismo internazionale che mobilita e investe oltre 4 miliardi di dollari l'anno al fine di sostenere programmi gestiti da esperti locali in oltre 100 Paesi. Il lavoro è svolto in collaborazione con i Governi, la società civile, le agenzie tecniche, il settore privato e le persone colpite dalle malattie, e ha come obiettivo principale quello della rimozione degli ostacoli che ad oggi, non consentono ancora di debellare definitivamente le suddette malattie;

    la Global Fund Strategy è una road map pluriennale che definisce le priorità su come il nostro partenariato del Fondo può possa accelerare i progressi contro l'Hiv, la tubercolosi e la malaria e migliorare la salute globale, includendo anche obiettivi e traguardi ambiziosi per misurare i progressi;

    il Fondo globale raggruppa le risorse del mondo a livello mondiale da investire strategicamente in programmi da attuare nei Paesi sottosviluppati più poveri, al fine di aiutarli a trovare rimedi e strumenti per sostenerli, capaci di porre fine ad epidemie che non colpiscono più il resto del mondo. Il Fondo opera in 140 Paesi concentrando il 92 per cento delle risorse nei Paesi a reddito basso e medio-basso che registrano un'alta incidenza delle tre malattie. Il 73 per cento dei programmi sono attuati in Africa;

    con i suoi investimenti – circa 4 miliardi di euro l'anno – dalla sua creazione ad oggi il Fondo globale ha contribuito a salvare oltre 27 milioni di vite e il numero dei decessi dovuto ad Aids, Tbc e malaria si è ridotto di oltre un terzo. Solo nel 2017, con il sostegno del Fondo globale 17,5 milioni di persone hanno ricevuto la terapia antiretrovirale contro l'Hiv, con un calo di morti per Aids del 40 per cento dal 2000 al 2017, e del 43 per cento del rischio di nuove infezioni da Hiv. Nel 2017, 1,8 milioni sono state le persone nuovamente infette che hanno contratto il virus, segno che la malattia non è debellata, ma che l'intervento può essere decisivo. 5 milioni di persone affette da Tbc sono state curate e sono state distribuite 197 milioni di zanzariere per la prevenzione dalla malaria;

    il Fondo globale ha erogato finora oltre 38 miliardi di dollari a sostegno di azioni di lotta contro le tre epidemie proposte da organismi di coordinamento dei Paesi implementatori – Country Coordinating Mechanisms, Ccm – ed in linea con i loro piani sanitari nazionali, vagliati da un apposito organismo tecnico indipendente – Technical Review Panel, Trp, – e, infine, approvate da un comitato composto da esperti del Fondo Globale e da partner bilaterali;

    al fine di assicurare un migliore accesso ai farmaci a minor prezzo, il Fondo ha intrapreso un'ambiziosa strategia di market shaping, sfruttando la sua posizione di attore chiave nella salute globale, al fine di facilitare la creazione di un mercato farmaceutico «più sano», in grado cioè di favorire l'accesso a farmaci essenziali con prezzi più convenienti, coniugati a standard di qualità più elevati;

    inoltre, il Fondo globale si pone l'obiettivo di valorizzare le comunità dei Paesi più poveri, partendo dal presupposto che la copertura sanitaria universale – Uhc – può essere raggiunta soltanto con il loro attivo coinvolgimento. Pertanto, investe nella formazione delle operatrici e degli operatori sanitari di base che agiscono a livello comunitario. Ciò ha contribuito a incrementare l'accesso non soltanto ai servizi per la prevenzione e cura delle epidemie, ma anche a quelli per la salute materno-infantile, nonché allo screening delle malattie non trasmissibili;

    il Fondo globale raccoglie fondi e ricostituisce le sue risorse in cicli triennali noti come rinnovi mediante apposite Conferenze a cui partecipano gran parte dei Paesi sono invitati i suoi donatori. Fondamentale è stato il sostegno della società civile e delle persone colpite dalle malattie, che hanno guidato e spinto i Governi ad un contributo costruttivo al fine di ridurre la diffusione di queste terribili malattie. Grazie a ciò c'è stato un costante aumento, a partire dal 2002, delle risorse a disposizione. Circa il 95 per cento del finanziamento totale proviene dai Governi dei donatori, mentre il restante 5 per cento proviene dal settore privato, da fondazioni private e da iniziative di finanziamento innovative;

    l'approccio di partnership del Global Fund incoraggia, quindi, risposte agili e massima partecipazione. I Paesi implementatori assumono un ruolo guida nel determinare dove e come combattere al meglio le tre malattie, e i partner amplificano gli sforzi per raggiungere le persone colpite dalle malattie. Collettivamente, si sfruttano la migliore esperienza possibile, le intuizioni e l'innovazione nei settori pubblico e privato, dalla consegna più rapida di farmaci essenziali a metodi più efficaci per raggiungere le persone più bisognose;

    ad ottobre 2018, in occasione della sedicesima conferenza del Global Fund a Lione, il Fondo globale ha annunciato l'obiettivo di raccogliere almeno 14 miliardi di USD nel prossimo triennio, in occasione della sesta conferenza di rifinanziamento che si svolge a ottobre 2019. Ciò consentirebbe al fine di salvare 16 milioni di vite entro il 2023, dimezzando in questo modo il tasso di mortalità, e prevenendo 234 milioni di infezioni ed eradicando queste malattie. Il tasso di incidenza relativo alle tre epidemie si ridurrebbe del 42 per cento entro il 2023 rispetto ai livelli del 2017. Essenziale dunque è il rifinanziamento del Fondo che, dopo innumerevoli passi avanti, si potrebbe trovare ad affrontare un rallentamento dovuto alla minaccia di mancanza dei fondi e alla resistenza a insetticidi e farmaci;

    l'Italia è uno dei principali donatori del Fondo avendo devoluto un totale di 971,09 milioni di euro (in assoluto il nono donatore pubblico). Il nostro Paese è da sempre un forte sostenitore del Fondo globale e ha svolto un ruolo di centrale importanza nella creazione del Global Fund al Vertice G8 di Genova nel 2001. Nel 2005 si è tenuta a Roma la prima conferenza di rifinanziamento tra donatori per ricostituire le risorse del Fondo globale. In occasione della quinta conferenza del Fondo globale, l'Italia ha impegnato 140 milioni di euro per il periodo 2017-2019 aumentando del 40 per cento l'impegno rispetto al precedente contributo. Il 5 per cento di questo impegno è riservato al finanziamento diretto di attività di assistenza tecnica ai programmi del Fondo realizzate da attività sinergiche nel proprio Paese con iniziative programmatiche e di cooperazione tecnica poste in essere dalle organizzazioni specializzate della società civile, delle università e dei centri di ricerca italiani nei Paesi in via di sviluppo. Tutti i 22 Paesi prioritari della cooperazione italiana hanno beneficiato o stanno ancora beneficiando di programmi del Fondo globale;

    in data 25 giugno 2019 si è svolto l'incontro della vice ministra Emanuela C. Del Re con Peter Sands, direttore esecutivo del Fondo globale per la lotta ad Aids, tubercolosi e malaria. Durante l'incontro Sands ha illustrato l'analisi realizzata dal Fondo globale a sostegno della campagna di rifinanziamento in vista della quinta conferenza di rifinanziamento che si terrà ad ottobre 2019 a Lione. L'obiettivo è un incremento del 15 per cento rispetto alla Quinta conferenza di rifinanziamento del 2016 di Montréal, a cui si aggiungeranno 46 miliardi di dollari di finanziamenti nazionali da parte dei Paesi in via di sviluppo implementatori;

    Sands ha sottolineato inoltre che porre fine alle epidemie di Aids, Tbc e malaria entro il 2030 è uno degli scopi del 3° obiettivo di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 sottoscritta da 193 Governi nel 2015 in ambito Onu. È emerso, nella stessa giornata in una conferenza al Senato, che ogni giorno quasi 1.000 ragazze e giovani donne vengono contagiate dall'Hiv ed il numero di bambini che muoiono per la malaria è ancora altissimo. Il sostegno che l'Italia ha dimostrato nei confronti del Fondo globale ha permesso enormi passi in avanti nella lotta contro le discriminazioni che ha portato e porterà a benefìci per l'intera umanità;

    grazie a maggiori investimenti, scoperte scientifiche, riduzione dei costi e un migliore know how sono stati raggiunti importanti successi. La diffusione dell'Hiv ha iniziato a rallentare e l'incidenza della Tbc e della malaria è diminuita. Nel 2017 si sono registrati 940.000 decessi per cause correlate all'Aids, in diminuzione rispetto a 1,4 milioni del 2010 e 1,9 milioni del 2004. Circa 54 milioni di persone sono state salvate tra il 2000 e il 2017 grazie alla diagnosi e alla cura della Tbc. Infine, il numero dei decessi nel mondo a causa della malaria è sceso a 435.000, mentre nel 2016 se ne registravano 451.000 e 607.000 nel 2010;

    le tre epidemie continuano, tuttavia, a imporre un tributo devastante in termini di vite umane ed i notevoli progressi potrebbero rallentare a causa dell'insufficienza dei finanziamenti, nonché all'aumento della resistenza a insetticidi e farmaci. Pertanto, senza un incremento degli investimenti vi è il concreto rischio di assistere nei prossimi anni ad una recrudescenza di Aids, Tbc e malaria;

    a livello globale le malattie correlate all'Aids rimangono comunque la causa principale di morte per le donne di età compresa fra 15 e 49 anni; il 66 per cento delle nuove infezioni fra persone di 10-19 anni colpisce il sesso femminile, questa percentuale sale al 79 per cento nell'Africa orientale e meridionale; la tubercolosi multiresistente ai farmaci (Mdr-Tb) è in aumento, con circa 600.000 persone colpite in tutto il mondo nel 2017. Inoltre, solo il 25 per cento delle infezioni dovute a tale forma di Tbc, la cui terapia è molto più costosa e prolungata, è diagnosticato e curato e le percentuali di successo rimangono comunque più basse rispetto alla Tbc farmaco-sensibile. L'aumento della tubercolosi multiresistente rappresenta, pertanto, una crescente minaccia alla sicurezza sanitaria globale. Infine, sebbene i casi di malaria siano diminuiti di 20 milioni dal 2010 al 2017, l'Organizzazione mondiale della sanità, Oms, ha sottolineato come i dati relativi al triennio 2015-2017 evidenzino la mancanza di progressi significativi nella riduzione dei casi di malaria a livello globale,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative per un aumento del contributo italiano in linea con l'obiettivo del Fondo, al fine di assicurare una continuità con l'impegno degli anni precedenti e un riconoscimento internazionale all'Italia, soprattutto in considerazione della compatibilità con l'attuale dinamica di stanziamenti della cooperazione italiana;

2) a riconfermare con fermezza la necessità di rafforzamento dei sistemi sanitari dei Paesi sottosviluppati più poveri al fine di poter giungere ad una sicurezza sanitaria globale, in particolare, attraverso iniziative di cooperazione allo sviluppo volte a sostenere:

   a) il processo di attuazione della copertura sanitaria universale (Uhc) e lo sforzo globale volto a sviluppare sistemi sanitari resilienti, contribuendo a rafforzare il ruolo delle comunità locali nell'erogazione dei servizi sanitari;

   b) tutte le azioni volte a ridurre ed eliminare le discriminazioni di genere e la violenza contro le donne, adolescenti e bambine, impegnandosi nel contrasto di abusi e pratiche altamente lesive della loro incolumità fisica, quali le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni forzati o precoci.
(1-00238) «Sabrina De Carlo, Suriano, Ehm, Di Stasio, Olgiati, Cabras, Siragusa, Cappellani, Carelli, Colletti, Del Grosso, Emiliozzi, Perconti, Romaniello».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

statistica della sanita'

malattia infettiva